Viola

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ELSA P.o.v.

Cioccolata calda in mano e caos nella testa, ecco cosa avevo in quell'istante in salotto nella mia casa con cinque personaggi di miti e leggende più conosciuti al mondo.

Da quel che avevo capito erano i Guardiani, proteggevano i bambini e tutti i loro sogni e speranze.

«Ancora non capiamo bene il motivo, ma L'uomo nella luna ci ha indicato di venire qui.» disse confuso Calmoniglio «Tu ne hai idea?»

«Come posso saperlo? Non riesco ancora a spiegarmi il perchè dei miei capelli! Come vuoi che sappia di questo?» dissi leggermente confusa e irritata...ok, molto confusa ed irritata!

«Adesso calamti e raccontaci di quando ti si sono colorati i capelli.» mi mise una mano sulla spalla Jack. I cinque mi fissaronno in attesa, così sospirai e cominciai a raccontare l'accaduto. Raccontai tutto, del cavallo di sabbia nera e dell'elettricità che si era fusa con la sabbia, fino a questa mattina in cui i miei capelli si coloravano da soli.

«Ed ora siamo qui.» conclusi. I presenti mi guardarono pensierosi.

Fu Dentolina a rompere il silenzio. «E poi non mi spiego ancora il perchè tu ci veda.»

«Perchè non vi dovrei vedere?» chiesi. Si stavano accumulando troppe informazioni.

«Perchè...» spiegò Nord «...solo chi crede può vederci.» lo guardai corrugando la fronte.

«Solo chi crede in noi ci può vedere. E questo vuol dire che..» disse Calmoniglio.

«Hey, buoni un secondo!» alzai una mano per interromperli. «Io credo in tutti i miti, leggende e fantasie che si tramandano da generazioni. Per me le leggende sono insegnamenti, in esse c'è la verità e sempre un pezzo di storia. Per questo ci credo e, a quanto pare, riesco a vedervi.»

«Ecco spiegato.» disse Nord incrociando le braccia. In quell'istante arrivò una fata di Dentolina.

«Hanno bisogno di me al palazzo.» disse lei. Si librò in aria e, dopo averci salutati si avviò verso l'uscita.

«Vado anche io. Renne sono stanche e devo finire regali per bambini!» se ne andò Nord. Calmoniglio chiese un passaggio a Babbo Natale, strano da parte sua! E poi toccò a Jack.

«Sarai stanca e devi riposare.» disse.

«Dopo tutto quello che mi è successo credi che riuscirei a dormire?» lo guardai sorridendo.

«Ovviamente era un modo di dire!» alzò le mani ridendo.

«Lo so.» alzai le spalle «Beh, buona notte Jack.» mi alzai dal divano prendendogli la mano. «E grazie per ciò che hai fatto.»

Stava per dire qualcosa, quando sospirò e disse «Ho fatto quello che mi sembrava giusto.» si allontanò verso la finestra aperta «Buona notte.» e volò via.

La mattina dopo mi svegliai come al solito, andai in cucina e presi il caffè lo versai nella tazza, zucchero e qualche biscotto.

«Il cucchiaino..» sbuffai seduta al tavolo. Non ho voglia di alzarmi. Allungai la mano, il cassetto si aprì e un cucchiaino volò verso di me con delle ali piccole viola. Lo presi e mescolai.

Una volta vestita uscii in direzione della stalla. Mentre Nin mangiava andai per spazzolarla.

«Che scema! La spazzola!» Perché sono così sbadata oggi? dell'elettricità violetta scuro ricoprì la mia mano e creò una busca sul colore dell'elettricità. La toccai sbalordita ed era come se fosse vera!

Anche Nin mi guardò. Ma che..?

Dopo la solita ora di allenamento e il turno di lavoro alla caffetteria, pranzai tranquillamente. Poi mi misi a leggere un libro per staccare dalla routine quotidiana.

Sentii battere sul vetro di una finestra del salotto. «Ciao!» mi salutò Dentolina.

«Hey! Che sorpresa!» dissi aprendole e facendola entrare.

«Sono passata per salutare. Come stai?» chiese raggiante.

«Tutto bene, grazie. Te?» le portai un te caldo alla rosa. Me ne aveva parlato quella mattina mentre mi accompagnava a casa dal lavoro. Ci incrociavamo spesso tra giri miei e dentini suoi. Così ci eravamo messe a chiacchierare.

«Grazie. Tutto bene.» sorrise prendendo la tazza.

«Sai...mi è successo una cosa questa mattina. Sia alla stalla che a colazione.» le dissi pensierosa ricordando gli avvenimenti.

«Dimmi pure.» mi guardò interessata.

Le raccontai del cucchiaio volante e della spazzola.

«Potrebbe essere il tuo potere!» esclamò. Mi guardai intorno e stavo per avvicinarmi alla sedia, quando lei venne da me. Letteralmente! Prese vita e camminò verso di me.

«Si, decisamente!» fissò sbalordita la sedia Dentolina.

HEYLÀ!!!

Allora? Com'è? Vi piace?

Si, è vero. Ho modificato un po (anzi un po tanto XD) i poteri di Elsa, ma mi sembravano più azzeccati!

Che ne pensate?

E, secondo voi, che potere può mai avere Elsa?

Commentate, votate, e un saluto!

Ely

P.S.: volevo invitarvi a leggere la mia nuova creatura XD. Il libro si intitola "Alididrago". Grazie ancora per la lettura!

Il potere dei coloriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora