~6~

173 12 0
                                    

Corretta

-Ma la nostra Aria verrà , e vivremo nella stessa casa , non deve preoccuparsi ! -disse Benni elettrizzata ma arrabbiata.

Finirono il frappè e accompagnarono Benni a casa.
-Ehm ... Aria so che tua mamma , in pratica ascolta sempre sua sorella e sicuramente ti metteranno in castigo. Perciò ti va di dormire da me?- chiese Charlie.
-No , grazie . Se cominciano a farmi la ramanzina dirò loro che hanno 1 giorno prima che io parta e che devono goderserlo. -Rispose Aria.
-Mmm ... tipo psicologa... ci sta!-ridacchiò Charlie .
-Non per niente studieremo psicologia- sorrise Aria.

Arrivate davanti casa di Aria si salutarono e si diedero la buona notte.

Charlotte tornò a casa. Appena varcata la soglia della porta vide tutta la famiglia davanti a lei .
-Che succede?-chiese.
-Solo che ci mancherai e vogliamo che tu stia bene , Charlotte Alison Back.-disse sua mamma.
-Mamma .... starò bene . In fin dei conti passerò la mia vita fra scuola , casa , Aria e Benni.- disse Charlie
-E vi voglio bene-. Finì.

Dopo un'infinità di baci e abbracci dai nonni e dalla madre , Charlie andò a dormire.

"Fa molto caldo qui. Non si respira.
Charlie si guarda intorno.È buio.
Sente un grido disperato.
Comincia a correre muovendo le mani attorno a lei per evitare di rompere qualcosa .Non tocca niente. È tutor bios, non so cede niente.
Sente di nuovo quell'urlo pietoso , ha caldo , l'aria è afosa. Poi si sente un ultimo grido e un sparo. Charlie continua a correre temendo il peggio. Vede una luce. La segue.
Più corre più la luce si ingrandisce. Più quella luce si ingrandisce , più cerca di capire cosa succede.
Corre , corre quando arriva ad una luce meno forte , abbastanza per lasciar capire a Charlie che succede.
Vede un corpo a terra , lo seguì dai piedi , sperando che stesse bene.
Arriva al petto e vede del sangue.
Vede un ammasso di sangue nella maglia , in direzione del cuore."

-Oh Mio Dio! - Urlò Charlie sedendosi nel letto.
Era solo un sogno, pensò .
Un sogno che le faceva provare qualcosa di reale . Cercò di riesaminare il sogno , cercando di ricordare di chi fosse il corpo . Cercava di ricordare se c'erano segni che le ricordavano qualcuno , dei capelli , qualche maglia che avesse già visto da qualche parte. Ma niente.
Non ricordo nulla.
Avvertì un piccolo brivido di paura attraversarle il corpo .
Vide l' orario nell'orologio dalle lancette fosforescenti. 2.30.
Accese la luce sul comodino , la girò dall'altro lato in modo che non le venisse in faccia e cercò di riaddomentarsi.

chArlieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora