alvarito||alvaro morata

Capitolo 11

"Caro Alvaro,
Sono passate due settimane da quando ho lasciato la Spagna, ma soprattutto ho lasciato te. Sono passate due settimane e non sono ancora uscita da camera mia se non per prendere la nutella, ho mangiato solo quella del fantastico cibo italiano (o almeno dicono sia così). Da quando ci siamo dati il nostro ultimo bacio non ho smesso di piangere e ogni volta mi chiedo quando finiró, mi manchi così tanto amore mio. Mi manchi come l'aria e non posso fare altro che guardare le nostre foto e aspettarti, aspettarti nella speranza che un giorno tu mi venga a prendere per fuggire insieme da quella che ormai è la mia vita. Nessuno ci prova più a farmi uscire perchè sanno che è una battaglia persa in partenza, usciró da questa camera vincitrice del dolore: usciró quando tu sarai qui con me.
Io ti aspetto, e nel frattempo ti sogno.
È strano come la mia esistenza giri intorno a te, al tuo sorriso, alle tue labbra, attorno ai tuoi ti amo e ai tuoi baci; sai mi ero ripromessa a 13 anni che non avrei mai pianto o sarei stata male per amore, ma si è spezzata anche quella come promessa, come tutte le altre.
Io ti amo e te lo dico sempre anche via messaggio ma tu non mi rispondi più, è cambiato qualcosa? Se ho sbagliato dimmelo amore mio, io ci tengo a te e non voglio perderti, non più di quanto io abbia già fatto lasciando Madrid.
In questo periodo continuo a rileggere i nostri messaggi sai, ormai li so a memoria dal primo all'ultimo, sono caduta così in basso? Odieresti quello che sono in questi tempi.
Non sorrido più, non scrivo più, non parlo più se non per dire quanto la mia vita faccia schifo, non sono più la tua Alice: sono un'altra persona.
Forse è colpa tua che non mi ami più, forse con questa convinzione andró avanti.
Per sempre tua, alice.
Torino, 22 gennaio 2010, 03;57."

SpazioAutrice
Abbiamo superato le mille visualizzazioni e i 100 voti ma i commenti sono pochissimi, mi fate un regalo? Grazie