alvarito||alvaro morata

Come ha(i) sempre fatto

La ragazza scoppió in pianto infernale portandosi le mani tra i capelli e continuando a scuotere la testa, non ne poteva più di sentire quel racconto fin troppo crudo per lei, non si aspettava tutte quelle cose.
"E poi sei caduta dalle scale, hai perso la memoria, abbiamo pensato che fosse meglio per te non dirti nulla, ti volevamo felice, ti vogliamo felici."
La madre cercava di farla calmare abbracciandola ma lei si dimenava continuandó a tenersi la testa che le faceva un male atroce mentre lei cercava di ricordare tutte quelle cose senza successo.
"Volevate togliermi un pezzo della mia vita, come se fosse vostro dovere decidere cosa sia meglio per me. Statemi lontano tutti, almeno lui è stato sincero con me" ora anche suo padre e suo fratello erano entrati in cucina per capire cosa stesse succedendo e le parole li avevano colpiti dritti al cuore, come una pallottola.
"Dici così perché sei arrabbiata e.. Innamorata" l'ultima parola della madre rimase nell'aria mentre tutti guardavano la ragazza che ancora non aveva tolto le mani dalla testa, voleva ricordare, doveva ricordare.
"È la mia vita, porca puttana, e non avevate il diritto ti portarmene via una parte così significativa. Dannazione, siete la mia famiglia, pensavo di dovermi fidare, o almeno eravate la mia famiglia" corse via da quella casa mentre la voce di suo fratello si faceva strada nella sua testa.
"Continuerà a rovinarti, come ha sempre fatto, e tu lo lascerai fare, come hai sempre fatto."