CAPITOLO 1

3.1K 89 39
                                    

Hey guyyyys!! Ho il piacere d'informarvi che ho deciso di ripubblicare "I dare You", completamente in versione italiana su richiesta di alcuni di voi! Mi rendo conto che leggere metà storia in italiano e metà in inglese possa essere spiacevole per molti lettori >.<
Tradurrò pian piano ogni capitolo e ve lo posterò qui, sperando in questo modo, di riuscire ad accontentare tutti! Vi ringrazio per i consigli, i like ed i commenti ricevuti! Mi sono stati di grande aiuto!
Vi mando un bacione e vi auguro una buona immersione nel mondo di Corine...

P.S.
Per i miei cari lettori della versione originale; Don't worry! Continuerò anche quella! ;P <3
-Cory

I DARE YOU

<< CORINE?!? MI HAI SENTITO?? >> .

Una ragazza pacata... magari non estremamente educata, ma comunque tranquilla; ecco come mi sono sempre reputata.

Una di quelle che preferiscono farsi gli affari propri cercando di non creare mai problemi a nessuno ... ma mentre sono chinata a terra reggendo il vassoio con una mano e raccogliendo i cocci di vetro con l'altra, mi ritrovo a pensare a cosa succederebbe se questo bel vassoio di alluminio gli finisse dritto in faccia!?

Non pesa granché certo, ma forse con la giusta pressione riuscirei perlomeno a rompergli il naso!

Alzo gli occhi al cielo pregando chissà quale dio affinché mi dia la pazienza e la forza di restare calma; per quanto odioso, viscido e umanamente improponibile sia il mio capo, non posso assolutamente rischiare di perdere il lavoro.

<< GUARDAMI NEGLI OCCHI QUANDO TI PARLO!! >>.

Faccio un bel respiro e mi alzo da terra poggiando il vassoio sul tavolo vicino (non sia mai che il mio impulso omicida prenda il sopravvento), e mi costringo a guardarlo negli occhi, cercando di sembrare il meno alterata possibile.

<< TE L'HO DETTO UNA VOLTA E TE LO RIPETO, E SARA' MEGLIO PER TE CHE QUESTA SIA L'ULTIMA! DEVI RISPETTARE I CLIENTI! >>

<< Okay! Punto primo: non sono ancora sorda, per cui smettila di urlare! E secondo; che ne è di me?
Voglio dire... io do loro il rispetto che meritano, e mi dispiace Frank, ma se uno dei tuoi preziosi clienti si azzarda a palparmi il culo fischiandomi come se fossi un fottutissimo cane, io _ >>

<< Tu cosa...?? >> , il forte e ormai familiare odore di birra che fuoriesce dalla sua bocca s'infrange sulla mia faccia come un'ondata di vento calda e soffocante.

Frank si è avvicinato costringendomi ad urtare il tavolino dietro di me.

Non potendo indietreggiare ulteriormente, mi ritrovo con la schiena inarcata all'indietro, quel tanto che basta per guadagnare qualche centimetro di distanza in più da quel disgusto umano.

La sua faccia sembra andare a fuoco; è nervoso ed ubriaco, ma non si azzarderebbe a toccarmi ... non di fronte ai suoi preziosi clienti per lo meno.

E' un mercoledì di novembre, una serata tranquilla al Winston, fino a quando un perfetto idiota non ha deciso di farsi bello davanti ai suoi amici palpandomi il sedere e ridendosela trionfante.

Versargli addosso la Beck's che aveva appena ordinato è stato un gesto esagerato? Può darsi.

Me ne sono pentita? Assolutamente No.

<< Faresti meglio a stare attenta Corine... se dovessi perdere anche solo un altro cliente a causa del tuo caratteraccio, sei licenziata... e tu non vuoi davvero perdere questo lavoro, vero? >>

I Dare You - ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora