CAPITOLO 41

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Dopo solo una decina di minuti in macchina, arriviamo in un quartiere alberato, ricco di panchine e verde ... tanto verde!

Le ville che sfilano davanti al mio finestrino sono immense e una più bella dell'altra, ma a differenza di quelle che ho visto ad Edimburgo, qui ognuna ha la sua privacy; circondate da spaziosi giardini recintati da alti cespugli perfettamente potati.
Harry comincia a rallentare accostandosi sulla sinistra, per poi fermarsi di fronte ad un alto cancello in ferro battuto; lo vedo infilare una mano nella tasca della giacca e tirarne fuori un mini telecomando che gli permette di aprirlo premendo un semplice pulsante.

Noto subito che attaccate al telecomando vi sono anche un paio di chiavi e ovviamente non posso farmi sfuggire quest'occasione; << E' una copia delle chiavi di casa di Louis quella?>>.

<< Yep!>>, risponde sovrappensiero con un sorrisetto che però svanisce in un battito di ciglia.

<< E sei l'unico ad averne una tutta per te?>>.

<< N... no! Certo che no! Uhm...Anche gli altri ne hanno un paio...>>, la sua presa sul volante si fa più stretta e rigida.

<< Oh... Ma non avevi detto che non era più una casa collettiva? >>.

<<Oh guarda!! C'è Niall!>>, esclama con un po' troppo entusiasmo non appena si accorge dell'amico sotto il porticato d'ingresso. Spegne la macchina ben parcheggiata nel vialetto insieme ad una decina di altre e si precipita fuori come in cerca d'aria.

Dio mio!

Credo di aver finalmente incontrato una persona che mente peggio di me!
Era tipo nel panico più totale! Ma perché cavolo non me lo vuole dire! Di cosa ha paura? Che lo giudichi? Che sia una specie di omofoba del cazzo?

Scendo dalla macchina e raggiungo i due cantanti all'entrata; l'irlandese è al telefono, ma mi lancia un sorriso a trecentocinquantamila denti non appena mi vede.

Indossa un jeans nero aderente con un paio di Vans scure ed una T-shirt bianca con un logo a me sconosciuto stampato sull'ampio petto. È pazzo per caso? Fa un freddo boia!

Ma poi lo guardo in faccia e dal rossore del naso e delle guance capisco il perché non sembri accorgersi della temperatura polare.

<< Sei già ubriaco!?>>, chiedo non appena riattacca e lui si volta a guardarmi cominciando a ridere come solo lui sa fare!

<< Naaah! Ho solo partecipato ad uno stupido giochino alcolico con Andy e Pablo mentre aspettavamo voi ritardatari! Pesshima idea a proposito!! Hahahah>>.

Mi unisco alla sua risata contagiosa e gli offro un braccio per sostenersi. Barcolla parecchio il ragazzo!

<< Chi altro è in ritardo?>>, chiede Harry cominciando a sfilarsi la giacca e ad entrare.

<< Uhm ... Ero al telefono con Zayn! Ha appena preso Perrie e sono per strada... poi ... uhm ... haha! Merda non ricordo! Ah sì! Anche Liam non è ancora arrivato!>>.

Okay... quindi non è ancora arrivato ...

Ho ancora qualche minuto per rilassarmi e fare una scappata in bagno a controllare la situazione trucco!

Madonna ... ma da quando mi preoccupo di ste'cose?!

Entriamo dentro mentre Niall elenca un altro paio di nomi a me sconosciuti e smetto di ascoltarlo perdendomi nel contemplare l'atrio; di fronte a noi una larga scala in marmo porta ad un piano superiore non illuminato. Sulla destra ci sono due attaccapanni stra-colmi di giacche e sciarpe dove sia io che Harry lasciamo le nostre; mentre affianco vi è un mobile nero lucido piuttosto moderno con varie cianfrusaglie e fogli sparpagliati sopra.

I Dare You - ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora