CAPITOLO 19

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<< Di cosa stai parlando? >>, chiedo al manager pensieroso.

Questa la voglio proprio sentire! Vediamo che altro s'inventa sto' stronzo per farmi incazzare ulteriormente.

I suoi occhi, di un azzurro chiaro tendente al grigio mi studiano centimetro dopo centimetro con un'attezione meticolosa che mette a disagio. Che sta facendo?

Comincio a cercare un cenno di una qualsiasi risposta sui volti dei presenti, ma vi trovo solo confusione e curiosità.

In tutti tranne che in uno.

Louis.

Il corpo del ragazzo é rigido ed immobile, i muscoli delle braccia tesi per via dei pugni serrati lungo i fianchi. Rancore e rabbia ne induriscono i lineamenti fini del volto; ma c'è dell'altro.

Qualcosa si nasconde dietro quegli occhi che dal gelido colore del ghiaccio sanno trasformarsi nel blu profondo di un mare in tempesta... e quel qualcosa porta il nome di Paura.

Non so' come, ma più osservo il giovane dall'apparenza forte e spavalda e più mi accorgo di quanta insicurezza e terrore siano celati al suo interno.

Non conosco questo ragazzo, come non conosco nessuna delle persone che mi circondano in questo momento; ma se c'è una cosa in cui sono brava è l'osservare.

Quando sei costretta a crescere nella solitudine e nella paura, ti accorgi di quanto la capacità del capire uno sguardo e dell'andare oltre le apparenze possa salvarti da situazioni complicate e... "spiacevoli".

Negli anni ho imparato ad alzare lo sguardo da terra e ad osservare.

Ho imparato a fare attenzione ai gesti del corpo, anche a quelli più insignificanti, ma soprattutto ho imparato a guardare la gente negli occhi; perchè è lì che si trova il loro vero io.

Si dice che gli occhi siano lo specchio dell'anima... ed é vero.

Forse è per questo che osservo morbosamente quelli delle persone con cui mi relaziono, ma allo stesso tempo non permetto loro di fare lo stesso con me;

non voglio che qualcuno si accorga di quanto lacerata e logora sia la mia.

<< Beh...>>, comincia finalmente a parlare Dan; << Potresti lavorare per noi!>>.

Eh?

<< Vuoi dire per te? No grazie!>>, gli rido in faccia incredula. Non m'importa quanti soldi possa avere questo sbruffone! Se sono in questa situazione di merda è solo colpa sua ed il fatto che adesso stia cercando di offrirmi un lavoro per pena non posso proprio accettarlo!

Non voglio avere niente a che fare con questo tizio!

<< No, voglio dire per la band! E poi perché no? A te serve un lavoro, e considerando la portata del prossimo tour, ci servirà piú staff! >>.

<< Ehm.. Il tour comincerà ad Aprile Dan...>>, lo informa Paul grattandosi la nuca con aria confusa.

<< Sí, ma Patricia é incinta, e dovremmo pur rimpiazzarla prima o poi. In piú, ci sono un sacvo di cose da fare prima di Aprile; promozioni, interviste, conventions, photoshoots, il nuovo profumo! Devo andare avanti?>>, ribatte il manager cominciando a contare gli impegni lavorativi della boyband con le dita di una mano e pronto ad usare l'altra per andare avanti.

<< Quindi vuoi rimpiazzare Patricia con questa ragazza che non conosci nemmeno?>>, chiede Louis guardando dritto negli occhi il suo manager, anche se a giudicare dal tono di voce più che una domanda sembra un'accusa.

I Dare You - ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora