CAPITOLO 62

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<< Corine, la cena é pronta! Dobbiamo scendere! >>.

<< Non ho fame, Louis! >>. Lo sento sospirare esasperato, ma non accenna a muoversi; resta lì a cercare aiuto nello sguardo dei suoi compagni tutti seduti sul lettone di Harry.

Il silenzio regna sovrano da qualche minuto ormai. Nessuno ha più voglia di parlare per il seplice fatto che nessuno sa cosa dire. Liam manca da ore, ha il telefono spento; non so dove sia, non so cosa stia facendo né se stia bene. Zayn nel frattempo è tornato e ha detto che non è da lui sparire così senza dire una parola e so che ha ragione; è proprio per questo che non riesco a darmi pace.

Temo che gli sia successo qualcosa, che sia finito nei guai o che si sia sentito male da qualche parte.

Più il tempo passa e peggiori si fanno le mie ipotesi.

<< Senti, anche se non hai intenzione di mangiare, vieni almeno a sederti con noi al tavolo, così parliamo del piano con Paul e Dan! >>.

<< Quale piano? >>.

<< Il piano per trovare Liam! >>, afferma Louis guardandomi dritta negli occhi; << Ti ho detto che se non fosse tornato entro l'ora di cena ti avrei aiutata a cercarlo. E non sei l'unica che mantiene le promesse, sai?>>.

Annuisco grata di vederlo così deciso a darmi una mano e accetto di seguirli tutti giù in sala da pranzo.

Harry si rifiuta di farsi portare la cena in camera e mangiare da solo a letto, preferendo unirsi a noi seppur soffrendo un po'.

Una volta seduti al tavolo arrivano le portate, ma io non riesco a toccare nulla; ho lo stomaco serrato.

<< Novità dal ragazzo scomparso? >>, chiede Dan con una vena di cinismo che mi fa venir voglia di sputargli dritto in faccia ancora e ancora.

Nessuno risponde e lui comincia a scuotere la testa sbuffando; << Ma quand' è che voi ragazzi prenderete questo lavoro sul serio? >>.

<< Io e Corine usciamo dopo cena a cercarlo! >>, afferma Louis ignorando completamente la domanda fuori luogo del manager.

<< Anche io e Niall! >>, intervine Zayn mentre il biondino annuisce.

<< Oh non credo proprio! >> ribatte Dan scuotendo la testa e senza guardarli in faccia; segno che non li sta prendendo sul serio.

<< Non penso che ti stessero chiedendo il permesso Dan... >>, tenta di fargli notare Paul, constatando la determinazione presente sul viso di ciascun ragazzo e finalmente lo stronzo si degna di alzale lo sguardo dal piatto; << Chiariamo una cosa, perchè mi sà che state tutti dimenticando un dettaglio fondamentale; SONO IO IL CAPO QUI! Ogni vostra stupidata, ogni cazzata che dite, ogni stronzata che fate, letteralmente ogni fottutissima singola cosa che combinate viene ricollegata a me! Sono io ad essere incolpato per i vostri errori, quindi d'ora in avanti farete esattamente ció che diró! TUTTI VOI! >>.

L'ultima frase la dice fulminando con occhi pungenti Paul che siede alla sua sinistra e a testa bassa.

Dopo le sue parole nessuno ha più il coraggio di ribattere, o almeno... nessuno di loro; <<Posso andare da sola, non é un problema! >>.

<< Non mi hai sentito? >>.

<< Sí che ti ho sentito, ma Liam é scomparso e non me ne staró qui ferma ad aspettare con le mani in mano! >>.

<< Non é scomparso! Molto probabilmente sarà in qualche bettola ad ubriacarsi con un paio di ragazze sedute sopra e pronte a tutto per portarselo a letto! >>.

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