Capitolo 8

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"Oggi è meglio di no." Mi rispose. Non feci domande e dissi solamente: "Okay". Dopo qualche minuto di silenzio assoluto, Luca mi scrisse: "Comunque ho visto quello che hai fatto con quella bambina oggi, quando ti ha chiesto di farle vedere la coppa...".
"Ah si. Lei è Sophie, la mia sorellina" risposi.
"Beh è davvero una bella bambina...così come lo è la sorella..."
"Grazie" risposi aggiungendoci un cuore. Arrossii, ma fortunatamente non poteva vedermi dato che lui non era lì con me.
A quel punto iniziai a fare dei ragionamenti da disagiata mentale, come era mio solito fare: nessun altro ragazzo si era mai comportato così con me. Non capivo cosa stesse facendo lui. In un certo senso sembrava che lui ci stesse provando con me, però, nel frattempo, era fidanzato. Non capivo se era solo una mia impressione oppure era giusta la mia teoria. Così decisi che il giorno dopo ne avrei parlato con Milena e Mirko, dato che un loro consiglio può far solo bene.
Erano circa le dieci di sera ed ero stanchissima per cui lo salutai e andai a dormire, anche perché il giorno dopo mi sarei dovuta svegliare alle 7 per andare a scuola.
Il mattino dopo andai a scuola, salutai i miei migliori amici e raccontai a loro tutto quello che era successo, a partire da quando mi aveva scritto durante il viaggio di ritorno a casa. Milena mi disse:<<sinceramente non saprei. Non lo conosco nemmeno per cui non so che tipo di persona sia. Magari fa sempre così con tutti oppure prova davvero qualcosa per te>>
Mirko invece disse:<<a pelle è "figo", e non lo dico solo perché sono gay, ma perché i ragazzi così, di solito, hanno un sacco di ragazze che gli sbavano dietro per cui potrebbe anche essere che ne cambi una ogni settimana>>.
Okay forse non l'avevo detto, ma sì, Mirko è gay. Non l'ho detto perché una persona non si deve riconoscere dal suo orienatamento sessuale, ma bensì dal suo carattere.
Tornando a bomba.
Non riuscivo a capire quale dei due ragionamenti poteva essere più reale perché, effettivamente, potevano essere vere entrambe. Così dissi:<<E se noi lo conoscessimo meglio? Ci usciamo insieme, io, lui e voi due. Così ci facciamo tutti un'idea su chi sia>>. Milena accettò la proposta, mentre Mirko non volle farlo perché, secondo lui, io dovevo uscirci da sola, ma ovviamente io non approvavo. Suonò la campanella ed entrammo a scuola. Quando entrammo in classe, tutti i miei compagni erano già seduti. Nessuno di loro mi aveva mai cagato, solo il primo giorno di scuola. Ma quando Milena urlò:"signore e signori ecco a voi la campionessa!" Indicandomi si girarono tutti a guardarmi e vennero tutti lì da me a congratularsi, stringermi la mano e per una volta da quando ho messo piede in quella scuola, mi sentii apprezzata, anche se ero sicura che il giorno dopo nessuno mi avrebbe più guardato in faccia. Terminate le lezioni tornai a casa, mangiai qualcosina e feci i compiti. Andai ad allenarmi e provai il disco. Tornai a casa verso le 19:15 e mangiai. Dopo cena decisi di scrivere a Luca: "Ehi campione! Ti andrebbe di uscire un giorno, io, te e una mia amica?".
"Certo! Ditemi dove e quando e vi dico se ci sono" rispose.
Scrissi anche a Milena e lei mi disse che era libera domenica 10 marzo e lo comunicai anche a Luca, dato che anche io ero libera quel giorno. In comune accordo decidemmo di trovarci tutti a Monza davanti alla stazione, dato che io e Milena saremmo andate lì col treno, mentre non so lui come, dato che abita nelle vicinanze. Decidemmo di trovarci tutti alle 10:30. Ero impaziente di rivederlo, non vedevo l'ora che fosse domenica. Passai tutta la settimana in ansia e non sapevo il perché. Sabato 9 marzo, verso le 17 mi arrivò un messaggio da Luca; credevo volesse dirmi che non sarebbe più venuto e invece mi disse:" vi dispiace se viene anche mio fratello? Ha insistito tanto perché te lo chiedessi". "No figurati, certo che può venire" risposi. Inviai subito un messaggio a Milena dicendole:"Ehi! Domani viene anche suo fratello! Top!". "Ahahahah meglio, almeno non rimango sola. Speriamo sia figo come il tuo ragazzo" rispose lei.
"Milena, ti ripeto che non ho il ragazzo! Comunque sicuramente sarà figo" risposi. Alle 10 io e Milena prendemmo il treno diretto per Monza centro. Eravamo nervose, soprattutto io. Una voce femminile all'altoparlante disse:"prossima fermata:Monza". Io e la mia amica iniziammo a fantasticare sulla giornata che avremmo trascorso con i due fratelli Brambilla. La stessa voce di prima disse:"Monza" ed io e Milena ci alzammo in piedi, mentre il treno iniziava a fermarsi. Mi batteva forte il cuore e il pensiero di rivederlo mi metteva un po' in ansia, tanto che mi tremavano le gambe. Arrivammo alle 10:40 e ci sedemmo su una panchina ad aspettarli. Eravamo in ritardo e loro non erano ancora arrivati. Iniziai a preoccuparmi che non sarebbero mai arrivati.

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