Non pensai a nulla. Avevo la mente vuota. Feci un paio di passi spinta e doppio Toe-loop, seguito da una serie breve di passi e una catena di "doppio Toe-loop, Turen, doppio Flip, Turen, doppio Salcow". Una bella pattinata e trottola "Angelo Avanti, Interna, Angelo Indietro, Abbassata Esterna". Successivamente eseguii la serpentina obbligatoria seguito dalla catena che sbagliai nel prova pista. Al Salcow finale traballai però rimasi in piedi ed era perfettamente valutabile. Sentii un boato alzarsi alle mie spalle. Mancava solo una trottola e un salto e avrei finito. Feci i "tre" ed entrai in Tacco Destra. Eseguii l'ultimo doppio Flip e la musica terminò con il passo finale. Partirono urli da tutto il palazzetto. Feci un inchino ai giudici e al pubblico e uscii di pista. Abbracciai Sara, la quale mi disse che avevo fatto una bella gara e che ero stata brava. Un attimo dopo l'uomo al microfono disse:<<Giuria punteggio. Difficoltà: 7.0/7.2/7.2; contenuto artistico: 6.8/6.9/6.7>>. A sentire questo punteggio quasi piansi. Era un punteggio piuttosto alto e superarlo sarebbe stato difficile. Prima di andare a cambiarmi andai a salutare gli altri rimasti in tribuna e mi ritrovai in un'ammucchiata di abbracci da parte dei miei amici. Poi andai ad abbracciare la mia famiglia. Erano tutti contentissimi e mio padre disse che era orgoglioso di me.
<<Ora è meglio che vada a cambiarmi>>. Gli altri annuirono. Effettivamente impiegai molto a salutare tutti, tanto che ora stava facendo il prova pista il quarto gruppo. Alessandra si offrì di accompagnarmi negli spogliatoi dato che anche lei aveva lì la sua roba. Nel tratto che ci divideva dal nostro spogliatoio, parlammo della gara e degli errori che avevamo commesso. Quando lei terminò di raccontare iniziai io. La guardai mentre parlavamo e camminavamo e, come al solito, gesticolai. Sentii un "Attenta!" quasi gridato dalla mia amica accanto a me. Non feci in tempo a capire cosa stesse succedendo che mi ritrovai per terra. Mi accorsi pochi secondi dopo che ero andata a sbattere contro qualcuno e sicuramente quel qualcuno aveva indosso i pattini, altrimenti non sarei caduta.
<<Scusa>> mi disse. Mi aspettai di udire una voce femminile, invece era la voce di un ragazzo, anzi IL ragazzo: Luca Brambilla. Mi allungò la mano per aiutarmi ad alzarmi. La afferrai e lui mi aiutò a rimettermi in piedi.
<<Colpa mia>> risposi.
<<Stacy, giusto?>>
<<Si. Stacy Pozzi. Proprio io. Tu invece devi essere...Brambilla?>>
<<Luca. Esatto>>
<<Beh, Luca, hai fatto una bella gara. Complimenti!>>
<<Grazie. Anche la tua. È stata spettacolare!>>
<<Grazie>> risposi arrossendo leggermente. Mi sorrise e disse:<<A dopo Stacy>>
<<Okay>> risposi. Lui se ne andò ed io e Alessandra entrammo nello spogliatoio e chiudemmo la porta.
<<Ma hai visto quanto è figo quel ragazzo?! Capelli castani...occhi azzurri...muscoloso...è stato gentilissimo. Ti piace, Stacy, ammettilo!>> disse Alessandra senza riprendere fiato e con gli occhi a cuoricione.
<<Ma se nemmeno lo conosco! È solo carino, niente di che!>>
<<Carino?! Solo carino?! Quel ragazzo è praticamente Dio sceso in terra!>>
<<Si Ale. Se hai finito di idolatrarlo puoi aiutarmi a sfilare il body?>>
<<Subito capo!>> disse lei mentre entrambe scoppiammo in una risata. Mi misi il body della società e rimisi i pattini. Nel mentre di tutto ciò, la gara era ufficialmente finita ed io e Alessandra andammo davanti alla bacheca dove avevo letto l'ordine di entrata. Sta volta dovevamo leggere i risultati prima della premiazione. Alessandra fece scorrere il dito sul foglio e mi disse:<<Seconda!>>
<<Grandissima!>> e ci battemmo il cinque.
<<Ora tocca a te>> disse lei. Guardai il risultato. Mi girai verso Alessandra con una faccia sconvolta e urlai:<<PRIMA!>>. Ci abbracciammo forte, il tutto seguito da urletti e risate. Andammo da Sara a comunicare il risultato e ci abbracciò anche lei. I miei amici e la mia famiglia erano sulle tribune e noi, da bordo pista, dicemmo loro i risultati. Tutti ridevano e si abbracciavano. Iniziò la premiazione. Premiarono la categoria di Alessandra e lei, dopo il giro di pista, si mise ad aspettarmi a bordo pista. Premiarono anche la seconda categoria e anche quella di Luca, il quale, anche lui, si mise a bordo pista.
<<Prima classificata e campionessa provinciale, Stacy Pozzi>>. Entrai salutando e salii sul gradino più alto del podio. Mi consegnarono la coppa e la alzai con la mano sinistra, il tutto seguito da urli e applausi. Passarono le altre classificate e mi strinsero la mano. Dopo ciò, spostai la coppa sulla mano destra e la sollevai. Feci il giro di pista e raggiunsi Alessandra a bordo pista. Mi iniziai ad avviare per andare negli spogliatoi quando qualcuno mi mise una mano sul fianco e mi bloccò. Mi girai e mi ritrovai Luca.
<<Beh congratulazioni Campionessa>> mi disse.
<<Grazie...Campione>> risposi io. Avevamo entrambi un sorriso stampato sul volto.
<<Prima che vada a cambiarmi, puoi fare una foto a me e ad Ale?>>
<<Si certo>>
Andai a prendere il cellulare nello spogliatoio e lo porsi a Luca. Io e Alessandra ci mettemmo in posa con le coppe in avanti e lui scattò la foto.
<<Grazie>> dissi.
<<Aspetta. Posso avere anche io l'onore di fare una foto con la Campionessa?>>
<<Si. Al massimo sono io ad avere l'onore di fare la foto con il Campione>>. Ridemmo tutti e tre. Mi misi nella stessa posa della foto con Ale con la coppa nella mano destra e rivolta in avanti. Lui però, anziché mettere la coppa cosi come l'avevo messa io, la mise nella mano sinistra e con la mano destra mi cinse il fianco. Lo stesso feci io con la mano sinistra che avevo libera e Alessanda scattò. Mi ripresi il cellulare e lo misi nella tasca dei pantaloni, ancora appesi all'attaccapanni. Ci cambiammo e preparammo la borsa. Avevo indossato la tuta ed ero pronta ad uscire con la mia amica, quando sentii Luca dire:<<No Stacy, aspetta>>
<<Si?>>
<<Hai il cellulare a portata di mano?>>
<<Si>>. Sflilai il cellulare dalla tasca e lo tenni in mano.
<<A che ti serve?>>
<<Me lo presti un attimo?>>
<<Sì, tieni>> glielo porsi. Scrisse qualcosa e mi fece vedere la schermata che stava chiamando qualcuno. Un secondo dopo squillò un cellulare nella stanza: era il suo. Mi restituì il cellulare disse:<<Beh. Ora tu hai il mio numero ed io il tuo. Ci sentiamo Campionessa>>.
<<A presto>> risposi arrossendo. Uscite dallo spogliatoio consegnai la borsa a mio papà e il body alla mamma. Sophie mi corse incontro e mi disse:<<Posso vedere la coppa?>>
<<Certo>>. Gliela diedi. Lei la sollevò ed io la presi il braccio e la alzai.
<<Ora sei tu la Campionessa!>> le dissi. Scoppiammo tutti a ridere. Uscimmo dal palazzetto e nel tragitto per arrivare alla macchina io, Alessandra, Milena e Mirko ci mettemmo in disparte a chiacchierare. Le altre se ne erano già andate. Appena ci staccammo dai genitori Alessandra iniziò quasi a "sclerare" e raccontò tutto quello che era successo con Luca. Loro tutti erano contentissimi che io avevo il numero di Luca e mi dissero che era utile, anche se io, sinceramente, non sapevo che farmene.
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Vita sui pattini || Amore a otto ruote
Genel KurguMi chiamo Stacy Pozzi e ho 16 anni. Sono qui per raccontarvi una storia: la MIA storia. Non è come nei romanzi rosa dove ormai è tutto scontato. È tutto diverso. Trascorrevo le mie giornate come una normale adolescente, quando, un giorno, tutto è ca...