Beh, è inutile dire che la mia gara è stata penosissima. Avrei dovuto fare la catena da cinque salti, ma sbagliai il doppio Lutz iniziale perdendo così la possibilità di eseguire una catena che mi avrebbe fatto ottenere un buon punteggio. Nel doppio Rit sono rimasta in piedi per miracolo e le Tacco erano traballanti. In quella Destra ho fatto solo due giri, ma sono riuscita a recuperare aggiungendo due giri di Abbassata Esterna, mentre quella Sinistra era singola e sono riuscita a tenere tre giri, il minimo di giri richiesti per far sì che sia valida la trottola. Uscii di pista mezza disperata e ascoltai le correzioni di Sara senza prestare troppa attenzione ai punteggi. Andai negli spogliatoi a cambiarmi e mi misi il body di società per la premiazione e mi misi subito i pattini. Sara se ne era già tornata a casa, ma io volli rimanere, come da tradizione, fino alla premiazione. Uscii dallo spogliatoio e, quando guardai verso la tribuna, vidi Giulia seduta sulla gambe di Luca che stavano "parlando". Andai anche io sulle tribune. Prima andai da mio padre per sentire cosa ne pensava di quello che avevo combinato in gara e di come erano andate le altre mentre io ero nello spogliatoio.
<<Sono andate maluccio tutte quante. Non ho idea di cosa abbiano sbagliato, però tutte sono cadute più volte>> disse mio padre. Poi andai a sedermi tra Luca (e Giulia?) ed Edoardo.
<<Per ora sei quella che è andata meglio di tutte>> disse Edoardo.
<<Grazie>> risposi io abbracciandolo. Proprio in quel momento mi chiamò Milena per sapere come mi era andata la gara. Parlai un po' con lei, il tempo che la ragazza in pista terminasse la gara, quando notai che c'era Edoardo che sbracciava per attirare la mia attenzione su di lui. Quando finalmente lo notai mi fece segno di passargli il cellulare perché voleva parlare con Milena. Scoppiai a ridere.
<<Milena c'è qualcuno che vuole parlare con te>> dissi. Detto questo Edoardo se ne andò fuori dal palazzetto con il mio cellulare a parlare di chissà cosa con la mia migliore amica.
<<Sai, io e Luca ci siamo rimessi insieme>> disse Giulia guardando Luca. Io rimasi stupita, letteralmente a bocca aperta, ma non dissi nulla. Tacqui e basta.
<<Te l'avevo detto che saresti caduta>> disse Giulia ridendo dopo qualche minuto di silenzio agghiacciante.
<<Sì infatti. Questa è stata la gara delle merde. Chi fa cagare di meno vince>> disse Luca. Io ci rimasi malissimo.
<<La pensi davvero così? Ma sei serio?! Quando sei con lei non sei la stessa persona che esce con me, non sei la stessa persona che riesce a far ridere Sophie nonostante la sua situazione. Ma guardati! Non sei tu!>> dissi alzandomi per andarmene. Sentii gli occhi "esplodere". Avevo lo stimolo di piangere ma mi promisi di non piangere per quelle persone di merda. Stavo proprio per andarmene, quando mi passò accanto Edoardo per ridarmi il cellulare. Lo presi e me ne andai.
<<Tieni il...>> disse Edoardo appena sfrecciai via. Andai fuori per prendere una boccata d'aria. Poco dopo mi raggiunse Edoardo.
<<Milena mi ha detto di dirti che anche se la gara ti è andata male, per lei sarai sempre la numero uno>> mi disse.
<<Grazie>>.
<<Ehi...che succede>>
<<No, niente. Stà tranquillo>>
<<Che ti ha fatto mio fratello?>>
<<No...è che...quando sta con Giulia non lo riconosco più. Non è più quello stesso ragazzo. Non so come faccia, ma lei è in grado di far tirar fuori il lato peggiore delle persone. Non so cosa fare con lui. Un attimo prima dice che lei è un'illusa se pensa che potrebbero tornare insieme, e l'attimo dopo BOOM. "Ehi Stacy, lo stai che stiamo insieme?". Non ce la posso fare>>
<<Mio fratello è così stupido! Senti. Io lo conosco bene. Lui è pazzo di te, ma pensa che a te piaccia un altro. Per cui, quando Giulia è tornata da lui chiedendogli scusa, le ha dato la possibilità di ricominciare tutto da capo. Ora non mentirmi. Tu sei pazza di lui. Non puoi negarlo è evidente. Solo voi due non capite che vi piacete a vicenda. Solo che tu sei troppo timida per farlo e Luca...beh Luca è stupido. È convinto che deve dimenticarti perché per lui sei irraggiungibile, per cui si è messo con Giulia solo per distrarsi. Ma se gli dimostri che ti piace, allora sarà disposto a tutto per te. Te lo assicuro>>
<<Si hai ragione. Grazie>>. Lo abbracciai.
<<Mi sa che è meglio rientrare>> dissi io.
<<Sì, mi sa che tra poco faranno le premiazioni>> rispose. Rientrammo nel palazzetto e dissi:<<Milena è davvero fortunata ad averti! Trattamela bene!>>. Non fece in tempo a rispondere che una voce al microfono disse:<<Si concludono così i campionati regionali>>. Dopo qualche minuto un uomo appese in bacheca la classifica. Nel maschile ha vinto Luca, come al solito. C'era da aspettarselo! Guardai la classifica femminile. Partii dal fondo perché sicuramente sarei stata una delle ultime. Continuai a far scorrere il dito sul foglio, ma il mio nome ancora non l'avevo letto. Continuai fino a leggero accanto al numero 1. Cosa?! Ero davvero arrivata prima?! Non era possibile! Quella è stata davvero la gara delle merde, come aveva detto Luca, anche se sentirmelo dire in quel modo mi aveva fatto incazzare.
Arrivare prima ai regionali è sempre stato il mio sogno, ma non ero felice di averlo vinto in questo modo. Prima premiarono i ragazzi e, dopo il giro di pista post-premiazione, Luca andò a cambiarsi.
<<Prima classificata e campionessa regionale, Pozzi Stacy>> disse una voce al microfono. Entrai in pista e salii sul gradino più alto del podio. Strinsi la mano a tutte le altre ragazze che gareggiarono contro di me e, successivamente, sollevai in alto la coppa. Non ero molto contenta, ma quando vidi la faccia di Giulia, incazzata perché ero arrivata prima, non potei fare a meno di sorridere. Il fotografo scattò una foto proprio in quel momento.
Dopo il giro di pista, prima di andare negli spogliatoi a cambiarmi vidi Luca, da solo finalmente, è gli dissi:<<Ti devo parlare>>. Lui annuii e ci spostammo di qualche passo.
<<Vuoi per caso dirmi che sei felice che mi sia rimesso con Giulia, o vuoi insultarla come l'ultima volta?>> disse. Provai con tutte le mie forze a non incazzarmi.
<<No, niente di tutto questo. Io...>> dissi. Vidi che mi guardò curioso, come dire "tu cosa? Dai dimmelo!" Feci un respiro profondo e dissi:
<<Io ti amo!>>.
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Vita sui pattini || Amore a otto ruote
Tiểu Thuyết ChungMi chiamo Stacy Pozzi e ho 16 anni. Sono qui per raccontarvi una storia: la MIA storia. Non è come nei romanzi rosa dove ormai è tutto scontato. È tutto diverso. Trascorrevo le mie giornate come una normale adolescente, quando, un giorno, tutto è ca...