Luca mi guardò stupito.
<<È uno scherzo, vero?>> mi disse.
<<No. Mai stata più seria in tutta la mia vita!>> risposi.
<<Io...devo andare...ci sentiamo Stacy>>. Mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò. La giornata non poteva andare peggio di così! Sfiorai con la mano la guancia dove mi aveva baciato Luca e andai a cambiarmi con quel pensiero fisso in testa. Uscii e andai in macchina. C'era troppo silenzio, così mi misi le cuffiette e iniziai ad ascoltare la musica. Il giorno dopo, al pomeriggio, andai a trovare Sophie che era ancora in ospedale e le portai la coppa che vinsi il giorno prima. Lei era più contenta di me. Passai il pomeriggio a disegnare con lei. Quella sera stavo finendo di studiare, quando sentii il cellulare vibrare. Avevo ricevuto un messaggio da "Campione" seguito dal cuore. Luca?! Diceva:"Ehi...sabato pomeriggio alla stazione di Monza, alle 13:30? Porto anche Edoardo, chiedi a Milena se viene anche lei...è importante...".
"Okay" risposi dopo che Milena mi disse che sarebbe venuta con me.
La settimana passò in fretta. I miei allenamenti andavano migliorando. Pian piano divenni più sicura in tutte le difficoltà del disco, sia i salti sia le trottole, anche se le "Tacco" erano ancora troppo corte per essere valutate. Le bambine del primo corso stavano ancora imparando le difficoltà base e, ristretto al primo corso dell'anno precedente, precedevano a rilento. Ginevra era una delle poche che riusciva ad imparare in fretta, ma secondo me, dopo qualche anno, avrebbe mollato il pattinaggio.
A scuola cominciavano a rialzarsi le medie dei voti in tutte le materie.
Ero davvero contenta per questo, ma non potevo fare a meno di pensare alla mia sorellina. Andavo a trovarla tutti i giorni dopo la scuola. Non c'era niente di meglio che vederla sorridere appena aprivo la porta della stanza.
Sabato arrivò in fretta e con Milena andai alla stazione per poi prendere in treno e andare a Monza. Arrivammo a Monza centro e come al solito erano in ritardo. Ci sedemmo su una panchina e aspettammo che arrivassero. Arrivarono correndo con mezz'ora di ritardo. Con mia grande sorpresa vidi una persona che non avrei mai voluto vedere. Giulia. Sempre lei. Cosa vuole ancora quella?! Luca ha detto che mi doveva dire una cosa importante e sicuramente mi avrebbe detto che non potremmo più essere amici. Non so perché ma ne ero convinta!
Salutai tutti, tranne lei ovviamente: mi sta troppo sul cazzo quella ragazza!
Decidemmo di andare al nostro solito posto. Ci incamminammo e mi ritrovai in una situazione alquanto "forever alone": davanti a me c'erano Milena ed Edoardo che si tenevano per mano e, per la mia gioia, anche Luca e Giulia si tenevano per mano. Io ero rimasta indietro di qualche passo e loro continuavano a parlare senza accorgersi che io non c'ero. La cosa mi ha fatto deprimere abbastanza, ma decisi lo stesso di andare con loro perché Luca doveva dirmi qualcosa di importante, o almeno questo mi aveva detto. Arrivammo al nostro solito posto e iniziammo a chiacchierare tra noi. Dopo un po', Giulia, Edoardo e Milena, vollero andare a prendere qualcosa da mangiare. Perciò io e Luca rimanemmo da soli. Dopo parecchi minuti di silenzio, mi alzai in piedi, intenzionata a fare un giro da sola, dato che quel giorno tutti avevano deciso di lasciarmi da sola. Appena mi alzai, Luca scattò in piedi. Io mi girai per andarmene quando sentii Luca dire:<<Anche io>>.
<<Anche tu cosa?>> risposi.
<<Anche io ti amo!>>. Non feci in tempo a capire se l'avesse detto veramente o l'avevo solo sognato, quando mi prese per il polso sinistro facendomi voltare verso di lui. Mi strattonò in avanti in modo da potermi avvicinare di più a lui e mi diede un bacio...tutto questo accadde in pochi secondi, per cui ero ancora sotto shock. Ammetto che è stato il momento più bello da quando la mia sorellina è stata male. Fino a quel momento ero quasi sempre depressa.
Ma, come al solito, i miei momenti di gioia non durano. Infatti, quando lui si staccò dal bacio e mi abbracciò, sentii in lontananza una vocina irritante. Ebbene sì, la "rompi coglioni" di turno, cioè Giulia, tanto per cambiare. Si mise in mezzo a noi e ci divise. Lei prima guardò me, fulminandomi, poi guardò lui, con aria di supplica.
<<Che cosa succede qui?!>> disse lei.
<<Oh niente>> risposi io.
<<Beh a dire il vero stavamo discutendo, se così si può dire. Stavamo dicendoci tramite fatti che io e Stacy potremmo stare insieme>> si intromise Luca. Io non potei fare a meno di ridere e lo stesso fecero gli altri.
<<Tu e questa sottospecie di sgualdrina?! Non ci posso credere! E tu avresti il coraggio di mollare una come me per...lei?! Ma davvero?! Se è questo che vuoi>> disse Giulia.
Detto questo si girò e diede un bacio ad Edoardo. A quel punto ero completamente impazzita! Ero così incazzata che le tirai un pugno in faccia facendole sanguinare il naso. Mentre se ne andò via correndo riuscii a dire:<<Sgualdrina sarai te, brutta troia! Hai fatto la bulla con la persona sbagliata!>>.
La giornata andò decisamente meglio del previsto. Ora che Giulia si era tolta dai piedi, finalmente io e Luca potevamo stare insieme o almeno così credevo.
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Vita sui pattini || Amore a otto ruote
Ficción GeneralMi chiamo Stacy Pozzi e ho 16 anni. Sono qui per raccontarvi una storia: la MIA storia. Non è come nei romanzi rosa dove ormai è tutto scontato. È tutto diverso. Trascorrevo le mie giornate come una normale adolescente, quando, un giorno, tutto è ca...