onze

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onze;

Oggi ho deciso di non dare un nome
al capitolo. Ha un nome da solo, a voi
sta immaginarlo e io (per adesso) non
sono nessuno per imporvi un titolo,
almeno per questo capitolo.
La vicenda comincia dal giorno dopo,
lascerò a voi scoprire (tranquille, capirete tutto) quello che è successo il giorno prima,
basta avere pazienza.
Grazie ancora per tutto!

Buona lettura,
Angelica.

-

Il suo braccio trema in modo frenetico, il suo cervello sembra che si muova da destra a sinistra per un singolo movimento, le gambe non riesce a sentirle come prima e il suo viso è poggiato sul cuscino morbido del letto malandato.

Harry si è sentito di nuovo male. Ormai non ha più un cervello suo, è tutto controllato da una polverina bianca non sempre a sua disposizione. Una dipendenza nelle sue mani. Ora è sano, l'effetto è scomparso, ma ne sente ancora il bisogno. La vuole ancora. Tanto.

"Harry!" Sente un urlo, da sotto le scale. Chiude gli occhi sapendo chi fosse, non vuole sentirla adesso. Oltre al suo urlo, subito dopo, sente un tonfo. Un tonfo che vaga nell'aria e arriva nel suo orecchio, poi al suo cervello, puoi alla sua ragione interiore.

A pezzi, si alza, prende le sue ciabatte e cammina verso le scale vedendo Aileen piangere al telefono.

"Aileen che cazzo succede?" Le chiede, confuso. Non ha iniziato a tremare, supplicare, niente. Non risponde.

Harry si irrita, sente un calore formarsi nello stomaco e un'energia salire. "Aileen?" Urla, quando la vede buttarsi a terra coprendo il viso.

Passa davanti a lei, vuole toccarla, urtarla, non gli ha risposto. Non si deve permettere. Aileen sviene. Si sentiva stanca e senza emozioni, distrutta. E lì, Harry capisce che ha fatto qualcosa. Va lì per prenderla, ma con la mano, non riesce a percepirla. Non riesce. Cerca di scuoterla, ma non riesce. La sua mani non si poggia da nessuna parte, ma passa attraverso una pelle così limpidada sembrare trasparente.

Confuso, ripassa la mano. Niente, la sensazione di vuoto che sente è per me orribile, credetemi quando vi dico che queste cose le provo anche io. Li osservo atteggiarsi così naturalmente che il loro compito sembra farmi provare emozioni. Mi accendono il cuore, lettrici. 

E allora, Harry diventa confuso. Che cazzo sta succedendo?

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