Anxious

trois

[unedited]

trois; good news

aileen's

Harry.

Harry.

Harry.

tutto ciò che avevo in mente era harry. il ragazzo riccio dagli occhi color smeraldo che riuscivano a farmi sentire al centro dell'attenzione, con un solo sguardo. avevo appena finito la scuola, harry due anni prima di me, e mi ha aspettato. sono stati due anni difficili, continuavano a prendermi in giro, alcune mi chiedevano di harry, altre mi dicevano che non lo meritavo. forse era vero. ma era rimasto con me, e io lo amavo. harry sarebbe venuto a casa mia oggi, avavemo deciso di vivere insieme e comunicare questo ai miei genitori. loro adoravano harry, lo consideravano il ragazzo perfetto ed erano contenti per me.

un suono proveniente dal piano di sotto ha catturato la mia attenzione, così mi sono alzata e ho sceso le scale. harry era sorridente che chiaccherava con mia madre, gli sono andata vicino interrompendo la conversazione e l'ho abbracciato. le sue labbra si sono poggiate sulla mia fronte, lasciandoci un bacio umido e piacevole. ho sorriso, mi sentivo così bene nelle sue braccia. nelle sue larghe spalle, che mi avrebbero protetto da ogni male.

"come siete carini, ragazzi." ha affermato mia madre, sembrava fosse fiera della propria figlia. almeno per una volta. "venite in cucina, così potrete comunicarci ciò che volete dire."

lanciai una veloce occhiata ad harry, un po' ansiosa e preoccupata della loro possibile reazione, ma lui mi ha accarezzato la schiena. faceva sempre così, come per dirmi "tranquilla, è tutto okay. ce la faremo insieme." e amavo letteralmente il significato di quel gesto. saremmo stati insieme fino ai nostri ultimi respiri, e fino a quel momento, avremmo fatto di tutto per stare bene.

harry si è seduto sulla sedia, perfettamente di fronte a mio padre, stavo per andarmi a sedere anch'io, ma lui ha indicato le sue gambe, facendomi capire che avrebbe voluto che mi sedessi lì.

mi sono seduta sulle sue gambe, lui mi teneva i fianchi, con il viso nell'incavo del mio collo. non potevo fare altro che sorridere, era così dolce.

"allora, cosa volete dirci?" ha chiesto il mio patrigno. "non sei incinta, vero?" ha detto preoccupato. sono scoppiata a ridere, accompagnata da harry e mia madre. "beh, cosa ne so io!" e ha riso anche lui.

"no, in realtà, volevamo andare a vivere insieme. ma se per voi è un prob-" ha incominciato a dire harry, ma è stato interrotto da mia madre, "oh, che bello! certo che potete!" era molto felice. lo ero anche io, infondo. sarei andata a vivere con la persona che amavo, e i miei genitori approvavano. non potevo avere vita migliore. "grazie, mamma." ho detto.

"se per voi va bene, domani vorrei portare leen a vedere alcune case. insomma, la scelta deve essere anche sua." ha detto harry osservandomi, ho annuito. "certo! ma avete pensato a come pagare tutto? sapete, avere una casa è abbastanza costoso. ce la farete?"

"sì, mamma. harry lavora, come sai. io posso trovarmi un lavoro-" ho detto, ma harry mi ha interrotto. "non se ne parla, non voglio che tu ti spacca la schiena, lavorerò soltanto io. e poi ho l'eredità dei miei genitori che non è affatto misera."

ho arricciato il naso alle sue parole, volevo avere anche io delle responsabilità, ma non volevo litigare. "va bene. per noi è perfetto, e se avete bisogno di aiuto per qualche mese, potete chiedere a noi." ha detto il mio patrigno con un sorriso splendente.

non avevano mai avuto problemi con i soldi, insomma. avevano due stipendi e arrivavano più o meno ai 4.000$ al mese. mia madre poi non riusciva mai a finirli completamente, così nel conto in banca erano sempre di più. in realtà, mantenermi non era stato molto difficile. ho solo bisogno di vestiti, cibo, e cose del genere. potevano quasi sempre soddisfare un mio desiderio di qualcosa in più, che riguardi tecnologia o meno.

"grazie, sul serio." abbiamo detto insieme io ed harry.

è davvero un sogno ciò che sta succedendo, o è tutto vero?

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è corto, ew. mi dispiace! dal prossimo prometto che succederà qualcosa di figo, lol
ve se amaa.