douze

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douze; lips start to shake


Scusatemi per questo capitolo,

ma dovevo sfogare il mio odio in qualche modo. So che non è il massimo, perfavore, scusatemi.

Buona lettura,
Angelica.

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Uno scatto. Gli occhi si aprono con uno scatto. 10 secondi e inizia a percepire il freddo. Percepisce una sensazione strana, un tremolio alle braccia che sembra non cessare più. Le mani pallide, non più ambrate come una volta, si muovono freneticamente e le labbra, sono chiuse e appiccicate l'una all'altra, segno che sono state chiuse per troppo tempo. La guancia sinistra, appoggiata sul pavimento gelato del mattino e una visione del mondo che oscilla da destra a sinistra in modo confuso, sfocato. Aspetta un po' prima di alzarsi e andare a cercarla.

Si gira mettendosi in posizione supina, a pancia in sù. Piega il ginocchio così da mettere il piede sul pavimento. Posa le mani sul pavimento e concentra la forza sulle mani, cercando di alzare il busto. In pochi secondi, appoggia la mano sinistra sul lavandino e si solleva, spostando tutto il peso sui piedi. Subito, sente un qualcosa nel suo stomaco salire dall'esofago e abbassa la testa, inorridito da quella sensazione, facendo uscire dalla sua bocca quello schifo che, per essere sincera, non mi va proprio di descrivere. Vomita l'anima-vorrebbe, ne sarebbe felice-vuole fermare tutto il dolore, la tristezza, l'amore.

Perchè lui non sa amare. Lui è nato per distruggere, disintegrare, consumare. Infatti, consuma l'amore della sua Leen come se fosse la sua unica fonte di energia vitale. Per essere vivo, per non morire. Lui è debole, e ha bisogno di amore per respirare. Lui respira la vita di Leen come se fosse ossigeno.

Dopo che quella sensazione di confusione nello stomaco finisce, lui esce da quella porta bianca e rovinata per poter cercare il suo corpo.

Un grido, "Aileen!" esce disperato dalle sue labbra. Lei non sente. Un grido muto. Un altro grido, "Aileen!" E lei apre gli occhi,  secchi per le lacrime. Mugola, percepisce il fuoco nella sua mente che le brucia il cervello, lo riduce in cenere, lo fa rinascere e risubire le stesse cose.

Il grido muto delle sue labbra tremanti. Lei è lì, bloccata sul pavimento e con un viso spaventato, dal braccio si intravede del sangue secco. Un rosso vivo, colore così energico che all'estremità era bordeaux.

Lei non vive, lei ormai sopravvive. Sopporta, resiste, abbraccia la sofferenza di quel dannato e la fa sua; come se non le facesse minimamente male.

E con quel corpo vuoto di emozioni positive, lui si avvicina a lei e la guarda dritto negli occhi. E quando, lo sguardo della ragazza incontra il suo, lui rabbrividisce.

È la prima volta che negli occhi di Aileen, si legge solo odio.

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