Chapter 25: Part Of Me

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"Dovresti dormire, domani hai scuola" ridacchio leggermente, continuando a tracciare linee senza senso sul foglio davanti a me, ed il mio sorriso aumenta quando sento quella risatina che riesce a far battere il mio cuore più velocemente.
L'amore è anche fatto di questo, di piccoli gesti che scatenano reazioni fisiche dentro di noi, come le farfalle nello stomaco, il rossore, il battito accellerato.
È incredibile il potete dell'amore, capace di farti sentire leggero e felice.
"Lo so, ma non ho ancora voglia di andare a letto...e soprattutto di spostare Gray, è pesantissima quando dorme" risponde Casey, e sento dal rumore leggero in sottofondo che sta sfogliando le pagine di un libro.
"Cosa stai leggendo?" Chiedo infatti, curioso, ed il mio sorriso si allarga quando sento la sua risposta.
"Primrose, è la seconda volta che lo leggo ed ogni volta mi stupisce di più" mormora, quasi sognante, ed io sarei quasi tentato di dirle la verità, confessarle che l'autore di questo libro sono io, ma poi mi ricordo il mio piano, ed immediatamente mi ammutolisco, spostando lo sguardo sul computer dove il ventiquattresimo capitolo aspetta di essere concluso.
"Sono felice che ti piaccia così tanto, ma hai bisogno di riposare sennó domani crolli sul banco di scuola" replico, scarabocchiando un cuore malfatto.
Arte non è mai stata la mia materia preferita.
"Hai ragione...domani passi con Amandine?" Chiede, la voce leggermente assonnata, ed io annuisco prima di ricordarmi che Casey non puó vedermi.
"Sì, prima però devo passare all'asilo ad iscriverla" sospiro, ancora psicologicamente impreparato a vedere la mia principessa andare a scuola, ma è una tappa naturale.
"Va bene...a domani, Ash" mormora, sbadigliando, ed io sorrido quasi in adorazione prima di sussurrare 'buonanotte' e mettere giù, posando poi il cellulare accanto a me.
Giro pigramente sulla sedia, voltandomi verso la porta, e decido di andare a controllare Amandine, crollata non appena si è messa con zio Calum sul divano.
Vuole fare la bambina grande, ma è ancora così piccola e delicata, come una farfalla.
Socchiudo la porta della sua camera, sorridendo quando sento il suo respiro leggero e vedo la sua figura infagottata nelle lenzuola lilla abbracciare stretta il pinguino di pezza che una volta era di Luke e, piano piano, richiudo la porta, sospirando felice.
Sono felice, eppure mi sento solo.
Vorrei addormentarmi abbracciando qualcuno, non stringendo un cuscino in un letto vuoto troppo grande solo per me.
E, come sempre, la persona che mi viene in mente è Casey.
Chissà come deve essere addormentarsi ascoltando il suo respiro lento, svegliarsi sentendola stiracchiarsi come i gatti, semplicemente averla intorno sempre.
Ma lei ha solo diciotto anni, probabilmente mi riderebbe in faccia.
Che situazione complicata, è tutto difficile.
Sospiro, tornando in camera, e non appena mi risiedo davanti alla scrivania comincio a fare l'unica cosa che sembra essere semplice in questo momento.
Scrivo.

Amandine || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora