Chapter 19: Little White Lies

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"Ora tu ti calmi e la smetti di fare la trottola impazzita, okay? Sono uno sous-chef e ho già preparato tutto ció che c'era da cucinare. Rilassati, cazzo" sbotta Calum afferrandomi per le spalle, ed io lo ammonisco con uno sguardo per la parolaccia.
"Non imprecare con Amandine in casa" sbuffo, sottraendomi dalla sua stretta, ed il moro alza gli occhi al cielo prima di indicare la porta con un cucchiaio di legno.
"Vai ad apparecchiare, Ash" ordina, mettendo su il suo migliore sguardo severo, ed io annuisco prima di prendere la tovaglia e quattro piatti, entrando poi nel soggiorno.
Davanti al tavolo, Amandine è sul divano impegnata a guardare Masha e Orso e a giocare con una bambola dai capelli blu, un dolce regalo di zio Michael, e sorrido sentendola borbottare parole senza senso prima di stendere la tovaglia sul tavolo.
Grazie a Dio Calum è diventato sous-chef in uno dei ristoranti migliori di tutta Sydney, senza di lui non so minimamente come avrei fatto. Probabilmente sarei finito per ordinare qualche pietanza al ristorante cinese.
Invece, un buonissimo profumino di pollo arrosto aleggia per la casa, facendo crescere la mia fame pian piano che apparecchio.
"Papino, tra quando arriva mammina?" Chiede improvvisamente Amandine, facendo capolino con la sua chioma di ricci dallo schienale del divano, e le sorrido prima di avvicinarmi, prendendola in braccio e lasciando piccoli baci sul suo viso morbido come una pesca.
Ha preso la pelle di sua madre.
Il pensiero di Nina rannuvola leggermente il mio umore, ma è questione di secondi prima che senta Calum urlare.
"Che succede?" Chiedo, entrando in cucina preoccupato, ma Amandine scoppia a ridere vedendo zio Cal con la mano sotto l'acqua fredda, probabilmente a causa di una bruciatura.
"Ridete, ridete. Nel frattempo ho finito di preparare la cena, e la torta al cioccolato è pronta" borbotta, fingendosi arrabbiato, ma tutti sanno che Calum non si arrabbia mai sul serio.
Sto per cominciare a ringraziarlo in tutte le lingue che conosco quando il campanello suona, ed il volto di Amandine si trasforma in una maschera di entusiasmo.
"Mammina! Mammina!" Esclama, correndo verso la porta, e sto per girarmi verso Calum pregandolo di scomparire dalla porta sul retro quando lo vedo già con giacca e beanie addosso impegnato ad aprire la porta.
"Sai, per Nina non l'avrei mai fatto, ma questa Casey mi sta simpatica" esclama con un occhiolino prima di uscire, e scuoto la testa prima di raggiungere velocemente l'ingresso, dove la piccola tenta in tutti i modi di saltare abbastanza in alto da aprire la porta, facendo svolazzare la sua gonnellina rosa.
Sorrido e la prendo in braccio, aprendo subito la porta alle due sorelle sorridenti.
Non hanno gli stessi occhi e gli stessi tratti, ma hanno decisamente lo stesso sorriso.
"Buonasera...e scusate il ritardo, qualcuno non riusciva a staccarsi dal Nintendo Ds" saluta Casey, lanciando poi un'occhiata giocosa a sua sorella che alza gli occhi al cielo.
"Non è vero, è colpa tua e della tua relazione di storia" ribatte, facendo imbronciare Casey che pensa un po' prima di concludere il dibattito: "la vera colpa è di Mitchell che ha voluto a tutti i costi decidere cosa farmi indossare".
Scoppio a ridere al loro scambio di battute e apro di più la porta, scostandomi di lato in modo da farle entrare, e non appena la ragazza passa Amandine comincia a sbracciarsi, buttando le braccia al collo di Casey che la prende subito.
"Ciao, principessa. Mi hai aspettata per prendere il thè, spero" la saluta, e sento il cuore sciogliersi davanti al sorriso di pura felicità che le rivolge la piccola, annuendo.
"Hey, anche io voglio prendere il thè con voi!" Interviene Gray, cominciando a giocherellare con una manina di Amandine mentre chiudo la porta.
"Che ne dite di mangiare, adesso? Muoio di fame" esclamo, facendo scoppiare a ridere Casey e Gray che annuiscono vigorosamente, tanto che la treccia di Gray comincia a disfarsi leggermente sul ciuffo.
"Cosa ha preparato, chef?" Chiede con tono giocoso Casey, mettendo Amandine a sedere al suo posto, intuendolo probabilmente dai tre cuscini impilati sopra.
Sorrido prima di rispondere: "ho preparato pollo arrosto con patate ed insalata e torta al cioccolato...con fragole" spiego, prendendomi meriti che non mi spettano, e qualcuno sembra pensarla come me perchè...
"Cucinato zio Cal!" Esclama a voce alta Amandine, imbronciandosi leggermente, ed arrossisco sotto le risate delle due sorelle.
"Sì, ehm...diciamo che non sono un cuoco provetto...ha cucinato il mio migliore amico Calum" confesso, passando una mano dietro al collo cercando di smorzare l'imbarazzo, ma ci pensa Casey a mettermi a mio agio: "tranquillo, non ti preoccupare. Ora però ho davvero fame, sotto con le vivande!" Dice, mantenendo quel sorriso da capogiro sulle labbra che fa sorridere anche me, ed obbediente come un soldatino vado a prendere i piatti, cercando di ignorare il battito improvvisamente accellerato del mio cuore.

Amandine || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora