Chapter 30: Casey

9.2K 750 32
                                    

"Non piangere, tesoro, andrà tutto per il meglio, vedrai" mormoro tra i capelli di Gray, cullandola come facevo quando era più piccola e come faccio adesso con Amandine che, per mia fortuna, ha preso sonno.
"Come può andare meglio, Case? Come puó? Tutta la mia vita è una bugia" singhiozza, stringendosi di più al mio petto, ed inizialmente non so cosa risponderle, così mi limito ad accarezzarle i capelli, un gesto che la conforta da quando non era altro che una neonata.
"Tu sei mia sorella, okay? Magari sulla carta non lo sei del tutto, ma sei mia sorella a tutti gli effetti. Quando mi sposerò sarai tu la mia damigella, quando adotterò un bambino o una bambina tu sarai sua zia e la sua madrina. Tu sei mia sorella, Gray, l'altra metà di me, e di sicuro non sarà un dettaglio stupido come questo a ostacolare il nostro rapporto" spiego, mantenendo un tono calmo e dolce, quello che si usa con i bambini per far capire loro i concetti più complessi, e nonostante abbia quasi undici anni lei è ancora una bambina a tutti gli effetti. È semplicemente stata costretta a crescere troppo in fretta.
"Giurin giurello?" Chiede, alzando piano il viso leggermente rosso dalla mia spalla, mostrandomi poi il mignolo, e sorrido prima di intrecciare il mio con il suo.
"Giurin giurello. Ora vai di là con Amandine e cerca di dormire, io intanto preparo una torta al cioccolato per più tardi" esclamo, battendo piano sulla sua coscia, e con un sorriso poco nascosto Gray si alza, lasciandomi un bacio sulla guancia prima di sparire nella mia stanza, chiudendo la porta alle sue spalle.
Sospiro, alzandomi dal divano, e cercando di dimenticare le troppe cose successe nelle ultime due ore infilo il grembiule, cercando poi la ricetta della torta al cioccolato che so le due bambine ameranno, eppure qualcosa continua a stringermi lo stomaco.
Paura.
E se Nina fosse tornata per prendersi Amandine? E se Ashton fosse ancora innamorato di lei?
Cerco di cancellare i pensieri negativi dalla mia mente, ma loro non vogliono andarsene.
Non dovevo arrendermi all'amore, se non l'avessi fatto ora non sarei in una cucina a sbattere delle uova e a chiedermi se Ashton è tornato con Nina.
Sospiro, posando la ciotola per non rischiare di romperla con i miei movimenti troppo veloci e poco garbati, e prendo un respiro profondo, le mani sul bancone, prima di riprendere, ripassando mentalmente la lezione di storia per tenere la mente occupata.
E infatti in un quarto d'ora l'impasto cremoso color cioccolato è pronto, facendomi sorridere al profumo.
Non appena infilo la teglia in forno, peró il trillo del campanello mi fa sobbalzare, e corro alla porta, pregando che le due bambine non si siano svegliate.
Apro la porta, pronta a trovarmi davanti Mitchell o mia madre, magari per scusarsi, ma davanti a me trovo Ashton con un sorriso ed una rosa bianca in mano, che immediatamente mi porge.
"Mi dispiace per oggi pomeriggio, non è così che doveva andare" si scusa, abbassando leggermente lo sguardo mentre entra, ed io sorrido tra me e me prima di scuotere la testa.
"Non è colpa tua, la faccenda di Gray era un punto interrogativo da troppo tempo e la mamma di Amandine...non potevi prevederlo" rispondo, posando poi la rosa in un vaso del salotto, non mettendo l'acqua perchè, come al mio solito, preferisci far seccare i fiori.
"Non chiamarla 'mamma di Amandine', semplicemente Nina. Non si merita quell'appellativo" replica Ashton, seguendomi fino in cucina, ed io annuisco titubante prima di sfilarmi il grembiule e prendere posto accanto a lui.
"Sento che hai cucinato...torta?" Chiede, giocherellando con la ciotola di farina, ed io annuisco prima che una manciata di polvere bianca mi venga lanciata sul viso e la risata dolce di Ashton si diffonda per la cucina.
"Ashton Irwin!" Esclamo, prendendo poi la ciotola con ancora del cacao dentro, e con una mossa fulminea glielo lancio addosso, rendendo le sue guance di un dolce color cioccolato.
"Hey, hey, hey, aspetta" mi richiama lui, afferrandomi poi per la vita e portandomi più vicina a lui.
"Scusa per oggi" mormora un secondo prima do far coincidere le nostre labbra, nonostante la farina ed il cacao sui nostri volti, e finalmente tutto va di nuovo bene.

Amandine || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora