Chapter 6: Casey

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Sono totalmente, follemente, perdutamente innamorata di quella bambina dai ricci biondi e gli occhi color nocciola.
È così dolce, con un sorriso sdentato perennemente sul volto, e soprattutto è tranquilla, assolutamente non capricciosa.
Il padre, a cui assomiglia in maniera impressionante, sembra adorarla, ed io mi ritrovo totalmente innamorata della famigliola.
"Allora, resterete qui per molto?" Mi chiede Mitchell, risvegliandomi dai miei pensieri.
Mi giro verso di lui, che tiene Gray in braccio mentre guarda i cartoni animati, e sospiro: "non lo so...i miei genitori continuano a litigare, e non mi hanno ancora chiamata. Ti dispiace se rimaniamo qui ancora un paio di giorni?" Chiedo, sentendomi a disagio davanti al mio migliore amico, ma questo scuote la testa.
"Sei come una sorella per me, Case, mi casa es tu casa" dice, facendomi scoppiare a ridere, quando Gray si risveglia improvvisamente.
"Ho fame" esordisce, distraendosi dalla televisione, e Mitchell mi guarda, chiedendo tacitamente di preparare la cena.
"Mi sembra di non smettere mai di lavorare" sbuffo alzandomi, e sento Mitchell ridacchiare prima che mi urli dal soggiorno: "dopo cena ti faccio i compiti di matematica".
Sorrido tra me e me aprendo il frigorifero quasi vuoto del mio amico, e non appena vedo delle uova decido di preparare una omelette.
Trovo anche delle fragole, e comincio a tagliarle preparando una macedonia quando ricordo della piccola del diner, ed il mio sorriso aumenta quando sento improvvisamente dei passi dietro di me.
"Ah, comunque quello con cui oggi parlavi era Ashton Irwin" dice il mio migliore amico, cominciando ad apparechiare, ed io mi giro sorpresa: "davvero? Quel ragazzo con la bambina era il famoso Ashton?" Chiedo, stupita, ed il mio stupore non accenna a diminuire quando Mitchell annuisce.
"Wow...sua figlia è la bambina più dolce del mondo" dico, mettendo le fragole in una ciotola prima di accendere la padella e cuocere l'omelette.
"Sai, ti guardava in maniera strana" continua, lanciandomi un'occhiata di fuggita mentre posiziona i tovaglioli sotto i coltelli.
"Forse perchè stavo praticamente sbavando in adorazione su sua figlia" replico, sentendo comunque le guance arrossarsi al ricordo del modo dolce in cui il riccio guardava la figlia.
"Certo, tesoro, certo. La tua ingenuità è disarmante" risponde, ridacchiando leggermente prima di andare a chiamare Gray, che corre in cucina alla parola "cibo".
"Dio, si vede che siete sorelle" commenta Mitchell osservando me e mia sorella con un sorrisetto mentre ci abbuffiamo di omelette, ed alzo gli occhi al cielo prima di mettere in bocca un'altra forchettata di uova.
"Comunque, tornando al discorso di prima, il caro papino Irwin ti guardava in adorazione" riprende, cominciando a mangiare, quando Gray interviene: "di cosa state parlando?".
"Di tua sorella che fa conquiste" risponde lui, facendomi alzare nuovamente gli occhi al cielo.
"Non è vero, figurati se un padre ventenne bello e single viene a guardare me...ma sua figlia è la dolcezza fatta persona" dico, quando improvvisamente il mio cellulare comincia a squillare.
Sospiro quando vedo chi è il mittente e rispondo con un flebile: "ciao, mamma".
"Casey...ho bisogno di parlarti. Hai un secondo?" Chiede, i singhiozzi chiari nella sua voce, e senza dire nulla a nessuno mi alzo, andandomi a chiudere in bagno.
"Parla" rispondo, sedendomi sul bordo della vasca da bagno, quando la sento ricominciare a piangere: "io e papà...abbiamo deciso di...divorziare" annuncia, parlando tra i singhiozzi, ed una morsa di ferro stringe il mio cuore a quelle parole.
"E...io e Gray?" Chiedo in un sussurro, guardando il mio riflesso nello specchio.
"Tu puoi scegliere con chi stare oppure scegliere di andartene di casa, mentre Gray starà con me ed il mio fidanzato" dice, la voce improvvisamente più ferma, e le mie labbra si socchiudono.
"Fidanzato?" chiedo incredula, cercando con tutta me stessa di non buttare il telefono nel gabinetto.
"Sì...Adam" mormora, la voce più bassa di prima, ed i miei occhi si spalancano davanti alla realizzazione: "il migliore amico di papà?".
Ricordo poco di quest'uomo, l'ho visto poche volte in vita mia, ricordo solo che ha gli occhi color nocciola, simili a quelli di mia sorella, ed è davvero alto, ma per il resto il vuoto.
"Sì" risponde, ed io rimango in silenzio qualche secondo prima di attaccarle il telefono in faccia.
Mi sciacquo il viso, cercando di riordinare le idee confuse che vagano senza meta nella mia testa prima di uscire dal bagno, venendo subito travolta dagli occhi color nocciola lucidi di mia sorella.
"Case? Cosa succede?" Chiede, ed io mi abbasso per guardarla negli occhi.
Sospiro e le spiego la situazione, cercando a tutti i costi di farle capire in maniera non troppo dura il concetto di divorzio, e non appena finisco lei butta le braccia al mio collo.
"Voglio stare con te".

Amandine || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora