Chapter 26: Casey

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"E siamo a tre" sospira Julie, porgendomi un fazzoletto non appena starnutisco per quella che è l'ennesima volta della giornata, ed io la ringrazio con un leggero sorriso prima di soffiarmi il naso, maledicendo internamente questo dannato raffreddore.
Improvvisamente il campanello del locale suona, avvisando l'arrivo di un cliente e facendo aumentare il mio mal di testa martellante, e non appena noto Julie sorridere maliziosa capisco di chi si tratti, soprattutto quando sento due mani posarsi sulla mia vita.
"Hey" mormora la voce dolce di Ashton, e sorrido leggermente prima di girarmi, sorridendo mentre cerco di non fargli notare il mio malessere.
"Stai male?" Chiede, guardandomi con sguardo preoccupato, ma io scuoto la testa, cercando di mostrarmi in forma.
Fallisco ed il riccio posa lentamente le labbra sulla mia fronte, premendole piano, ed io mi ritrovo a trattenere il respiro.
"Sei calda, Casey. Vieni, ti accompagno a casa" mormora preoccupato Ashton, stringendo tra le mani ghiacciate le mie guance bollenti, e nonostante il contrasto sia quasi doloroso annuisco, allontanandomi leggermente in modo da chiedere il permesso ad andarmene, ricevendolo subito.
"Amandine?" Chiedo al riccio non appena usciamo fuori, e sollevo ancora di più la sciarpa coprendo totalmente il naso, ottenendo uno sguardo divertito da Ashton.
"È con Luke, quindi tranquilla, si prenderà cura di lei mentre io mi prenderò cura di te" risponde, e come sempre il mio cuore comincia a battere più veloce, quando noto che alza al massimo il riscaldamento della macchina per tenermi al caldo.
"Ti porto da me che è più vicino...Gray è con tua mamma?" Domanda, osservandomi di sfuggita prima di tornare a concentrarsi sulla strada, ed io annuisco, sentendomi lentamente scivolare nel sonno, cullata dal calore della macchina e dalla sua voce melodiosa che dice qualcosa che non riesco a cogliere.
E probabilmente mi addormento seriamente, perchè non appena riapro gli occhi mi ritrovo in un letto che non conosco sotto una coperta molto diversa dalla mia color cielo.
Sento la testa pesante ma con uno sforzo mi tiro leggermente su, sentendomi sempre peggio per via della febbre ormai confermata, quando noto una foto sul comodino accanto a me, e ricordo di essere andata via con Ashton, quindi questa sarà la sua stanza.
"Ben svegliata, vuoi una tazza di the?" Esclama infatti Ashton, facendo capolino dalla porta con un sorriso, e nuovamente sento il mio cuore cominciare ad andare ad un ritmo tutto suo.
"Sì, ti prego" rispondo, portandomi due dita sulla fronte e massaggiandola piano, quando sento improvvisamente due braccia avvolgere sia me che la coperta ed un petto caldo stringermi.
"Ti ammalerai anche tu" mormoro con voce roca per la malattia, ma Ashton si limita ad accarezzarmi i capelli e mormorare un "sssh" a voce bassa, così poggio la testa sul suo cuore e comincio ad ascoltare il suo battito costante, rendendomi conto di quanto sia veloce.
"Non devi prenderti cura di me, posso cavarmela da sola" sussurro, crogiolandomi nel suo calore e nel suo tocco.
"Non devo, ma voglio. Non voglio che tu stia male, fisicamente ed emotivamente, quindi il mio compito è proteggerti" risponde piano, e per qualche secondo regna il silenzio prima che alzi leggermente la testa, posando un bacio sul suo collo.
"Grazie, Ashton" dico a voce bassa, e lo noto sorridere un secondo prima che le palpebre mi si facciano nuovamente pesanti e scivoli in un sonno profondo.

Amandine || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora