Chapter 16: Casey

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"Vuoi giocare a prendere il thè come le principesse?" Chiedo sorridente alla bambina davanti a me, che cammina fino al tavolino per prendere la teiera mentre io afferro una tazza ed un piattino.
"Non c'è torta" esclama, imbronciandosi un po', ed io ridacchio prima di passare una mano tra i suoi capelli morbidi.
"Tra poco arriverà il tuo papino con la cena, dopo ti daró la torta" rispondo, proprio quando il campanello suona.
"Con le fragole?" Domanda, ed io annuisco prima di prenderla in braccio e rispondere al citofono, non chiedendo neanche chi sia, e quando sento i passi rapidi e pesanti di Ashton salire le scale sorrido tra me e me.
"Pizza per tre" esclama facendo capolino sul pianerottolo con un cartone di pizza, e scoppio a ridere mentre Amandine si sbraccia verso suo padre, che mi passa la pizza prima di prendere in braccio sua figlia.
"Sei stata buona, tesoro? O hai fatto impazzire Casey?" Domanda il riccio mentre gli faccio ceno di entrare, e mi sorride grato mentre entra con la bambina.
"Sì, buona...vero, mammina?" Chiede, stupendomi il fatto che adesso parli di più e soprattutto continui a chiamarmi mammina.
Io ed Ashton ci scambiamo uno sguardo, ma in ogni caso annuisco, sorridendole.
"Bene, brave le mie ragazze. Ora mangiamo?" Chiede Ashton, posando la bambina a terra e togliendosi la giacca, buttandola sul divano mentre li conduco fino in cucina.
"Ha anche dormito un pochino, appena l'hai lasciata qui, quindi stasera non ti stupire se non si addormenta subito" dico, accorgendomi ora di aver lasciato sul bancone il libro che stavo leggendo mentre Amandine dormiva, e mi appresto ad infilare il segnalibro e portarlo in soggiorno, sentendo lo sguardo di Ashton su di me.
"Ti piace quel libro?" Mi chiede improvvisamente, un sorriso sul suo volto mentre si siede portandosi Amandine sulle gambe.
"Primrose? Sì, è un libro molto bello, mi piace molto come scrive l'autore...o l'autrice, chissà" rispondo sinceramente, ricordandomi le pagine lette oggi pomeriggio, probabilmente le più riflessive di tutto il libro.
Il sorriso di Ashton improvvisamente si allarga: "Hai un'espressione sognante" dice, ed arrossisco mentre apro la pizza, che si rivela essere una semplice margherita, prendendo poi tre piatti e dei tovaglioli.
"Quel libro mi fa un po' sognare, credo sia questo il suo scopo. La relazione tormentata tra Primrose e Nathan è coinvolgente, appassionante, ma per me lo sono ancora di più le riflessioni dell'autore sulla natura umana e soprattutto sulla donna...sai, riesci a capire che l'autore ha già provato queste emozioni contrastanti, questa sofferenza che prova Nathan...a volte vorrei sapere chi sia per parlargli" confesso, sospirando alla fine, mentre Ashton mi ascolta attentamente, quando mi accorgo che la piccola si sta sporgendo per prendere un pezzo di pizza.
"Aspetta" esclama, prendendone una fetta e mettendola in un piatto, cominciando poi a tagliarla in bocconi piccoli prima di passargliela ad Ashton, che continua ad osservarmi.
"Buona!" Esclama la piccola, afferrando con una forchettina il primo morso, e sia io che Ashton le sorridiamo mentre afferro una fetta per me stessa.
"Come mai sei cosí sicura si tratti di un autore e non di un'autrice?" Domanda improvvisamente tra un boccone di pizza e l'altro, ed io mi ritrovo a scrollare le spalle.
"Le sue riflessioni sulla donna, sulla sua natura indecisa ed impulsiva. Spesso ha anche ragione sulle donne, ma si vede che è un uomo che cerca di capirle" rispondo sinceramente, osservando poi Amandine con la bocca sporca di sugo, e mi avvicino con un tovagliolo, pulendola.
"Capisco...sai che sta per essere pubblicato un altro libro?" Chiede Ashton, facendomi sorridere mentre annuisco.
"Comunque, come è andato il tuo appuntamento di lavoro?" Chiedo, ed Ashton sospira prima di parlarmi del suo capo, descrivendolo come una persona estremamente dispotica.
Passano veloci le ore quando sei a tuo agio, ed in men che non si dica ci ritroviamo tutti e tre sul divano, Amandine già addormentata tra le braccia di suo padre, che sembra lottare contro il sonno mentre guarda senza interesse Masha ed Orso mentre io mi godo il quadretto divertente, prendendo poi in braccio Amandine e portandola in camera da letto, in modo da farla dormire.
Quando torno Ashton è sdraiato sul divano, addormentato, e sorrido prima di svegliarlo leggermente e, mano nella mano, lo porto nel letto, facendolo strendere accanto ad Amandine, che dorme con il pollice in bocca ed un'espressione beata sul viso, come quella del padre.
Sorrido tra me e me prima di tornare in soggiorno a spegnere la tele, e sentendomi improvvisamente stanca mi stendo accanto ad Ashton ed Amandine, facendo scricchiolare leggermente le molle mentre occupo lo spazio esiguo rimanente, e sto scivolando nel sonno quando un braccio mi stringe, portandomi contro un petto forte e caldo, e cullata da un nuovo profumo di dopobarba mi addormento, stringendomi di più nell'abbraccio di Ashton.

Amandine || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora