Bad Blood. [lrh]

Capitolo XIV ~ E riprese a respirare, ma non si sentì più viva.

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"Posso giurare di aver sentito il mio cuore spezzarsi.

E' una sensazione strana, effettivamente.

Ti si mozza il fiato per qualche secondo,

poi senti una sorta di vuoto, di voragine, perforarti lo stomaco.

E accade: riprendi a respirare ma non sei più vivo."

- ossigenomancato, Tumblr.

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Annabelle entrò in casa Clifford, era psicologicamente distrutta. Non ce la faceva più, a trattare male Lucas, a sopportare il perenne mal di testa, a fingere di non provare dolore sentendo il sangue ribollirle nelle vene e a fingere che tutto andasse bene e che non le capitasse di punto in bianco di sentire delle voci in testa. Adrian Garcia continuava a comunicare con lei, "Figlia mia, dove ti trovi?", "Presto ci ricongiungeremo", "Non fidarti di nessuno".

Quelle tre frasi continuavano a ripetersi nella sua testa e Annebelle non ne sapeva il motivo reale, ma aveva preferito non dire niente. Aveva preferito credere al suo presunto padre, e non fidarsi di nessuno.

Si stese sul divano sperando di riuscire a prendere sonno così da non sentire più quelle dannate voci rimbombarle in testa. Cadde in un sonno tremendamente profondo.

Francia, 1536

Erano passati dieci anni da quando Lucas aveva trasformato Annabelle in un vampiro. Oramai si era abituata a guardarsi allo specchio e, nonostante gli anni passassero, vedere riflessa sempre la stessa figura, lo stesso viso, lo stesso corpo, tutto immutato.

La Francia era in subbuglio a causa della terza guerra contro la Spagna. Lucas era un amico fidato di re Francesco I, il quale, aveva permesso ai due di alloggiare nel castello a tempo indeterminato.

- Sua sorella potrebbe essere la futura consorte del mio amato primogenito Francesco. Sarebbe un'ottima regina seppur le manchino i titoli adeguati - la ragazza stava ascoltando la conversazione tra il fratellastro e il re.

- Con tutto il rispetto, sua maestà, ma Annabelle non credo sia interessata ad uomini più giovani di lei, nemmeno se questo dovesse impedirle di diventare regina di Francia.- Lucas regalò all'uomo un sorriso tirato.

- Ma tutte, al suo posto, accetterebbero senza esitare. Lei glielo proponga, caro Robert.-

- Ovviamente. - rispose in modo freddo.

Odiava essere chiamato con il suo secondo nome.

Annabelle si ritirò velocemente nelle sue stanze e fece finta di essere intenta a leggere un libro sulla scrivania. Ad illuminare la stanza vi erano solo delle candele, tra cui, quella sulla scrivania.

Lucas fece il suo ingresso nella stanza. - Annabelle - la richiamò. Lei si voltò cercando di non far trasparire nulla dalla sua espressione - Alla buon ora. E' il vespro oramai, cosa ti ha trattenuto tanto? - domandò.

- Il re. Francesco I desidera che tu divenga la consorte del suo primogenito Francesco, ti sta praticamente posando su un piatto d'argento la corona di Francia.- il suo tono era piatto, come al solito.