Capitolo XXVIII ~ Andrew Hemmings.

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"Il problema è che l'amore cancella il dolore ma il dolore non cancella l'amore."

- Tumblr.

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Gli uccelli si libravano in volo nel cielo limpido. Andrew sospirò. Quello stesso cielo ricordava lui gli occhi dell'unica donna che avesse amato, Camille. Chiuse gli occhi e tornò indietro nel tempo, a quando lui, la strega ed Adrian erano un trio, una squadra. Erano stati quegli stessi secoli felici che avevano fatto sì che dopo, li avesse odiati con altrettanta veemenza.
«Signore.»
L'Originale, alzò il busto da terra e riaprì gli occhi. «Joseph, che hai scoperto?»
Il vampiro si avvicinò al proprio sovrano.
«Lucas ha commesso un guaio, mio sovrano. Ha trasformato la figlia di Camille Jones in vampira.»

«Ne sei sicuro?»

Se Camille fosse stata ancora in vita, lo avrebbe ucciso. Non avrebbe mai accettato che sua figlia fosse stata trasformata in una vampira.

«Sì, signore. Malauguratamente non è tutto.»

Andrew si alzò in piedi e andò incontro a Joseph «Che altro succede?» Domandò per nulla entusiasta.

«La ragazza ha manifestato straordinari poteri, forse più potenti della madre.»

Andrew Hemmings era riuscito ad uccidere Camille Jones, solo perché quest'ultima non era riuscita ad uccidere lui.

Londra, 1526

Andrew stava rincorrendo Camille, la strega gli stava nascondendo qualcosa e lui, ovviamente, voleva scoprire cosa. Una volta raggiunta e catturata, si mise a cavalcioni su di lei, bloccandola a terra.
«Dimmi cosa sta accadendo» ordinò il vampiro.
Camille lo guardò con quei frammenti di cielo limpido che si ritrovava al posto degli occhi. Era così innamorato di quella donna che se solo Lilith, la sua compagna, avesse avuto il dono di poter leggere nella mente, sarebbe morta dal dolore, tanti erano i pensieri che durante il giorno erano diretti a Camille soltanto.
«È vivo, devo andare da lui» disse.
Diciotto anni prima, Andrew aveva incontrato la strega - o meglio, aveva percepito il suo profumo inconfondibile e lo aveva seguito sino a raggiungerla - allo stremo delle forze, combattere contro dei cacciatori. Ovviamente lui l'aveva salvata. Non la vedeva da cento anni, ma rimaneva bella come il primo giorno che l'aveva vista.
Camille aveva spiegato al vampiro che erano stati attaccati e che aveva visto Adrian morire con i suoi stessi occhi. Allora Camille era stata accolta nella famiglia Hemmings, insieme a sua figlia Annabelle Marie.
«Diremo che è mia figlia, nessuno oserà sfiorarla neanche con un fiore.»
Così fecero e di fatto - Andrew a parte, perché aveva sempre odiato la ragazzina - nessuno aveva mai osato sfiorare la piccola bambina se non la volta in cui era stata rapita.
«Hai sempre preferito lui. Continui a preferirlo a me e lo farai sempre, non importa quante cose possa fare per te!» Urlò l'Originale.
Camille allungò la mano e la portò sul suo viso «Andrew...vi ho sempre amati entrambi, lo sai. Tengo a voi più che alla mia stessa vita, ma Adrian è il padre di Annabelle. Devo tornare da lui, ricongiungere la mia famiglia.»
La donna tentò invano, di convincere il vampiro, ma questi era fin troppo accecato dalla rabbia per poterla ascoltare davvero.
«Tu...tu non tornerai da lui» farfugliò Andrew per poi iniziare a correre.
Non appena Camille capì le sue intenzioni, era troppo tardi. Il vampiro teneva già in ostaggio la piccola Annabelle.
«Non farle del male!» Lo supplicò.
«Se questa mocciosa è la ragione per la quale torni da Adrian, bisogna che io mi sbarazzi di lei una volta per tutte.»
Annabelle non stava ferma e questo fece innervosire ancora di più Andrew, che le mise una mano intorno al collo. Strinse appena e le guance di Belle si colorarono di rosso.
«Sei per caso impazzito?»
Camille disse qualcosa in latino, un fulmine uscì dalla mano della donna e colpì il vampiro, che dovette lasciare la ragazza per potersi riparare.
«Joseph!» Urlò, e il suo fedelissimo servitore bloccò la giovane, puntandole un coltellino alla gola.
«Andrew, lasciaci andare» chiese Camille disperata «Non voglio ucciderti» aggiunse poi.
Il vampiro le fu in breve tempo di fronte a mezzo passo appena di distanza.
«Sul serio riusciresti ad uccidermi?»
La guardò dritta negli occhi, quelli della strega erano limpidi come la rugiada, mentre quelli di Andrew ricordavano di più il mare in tempesta, così freddi e pericolosi, capaci di tramortire completamente una persona.
Andrew Hemmings era un bell'uomo, dal carattere difficile e tormentato dall'idea dell'abbandono. Voleva tenere le persone a lui care lontane da tutti, credendo che così facendo, queste, non avrebbero corso alcun pericolo.
Camille era rimasta paralizzata all'interno di quel maremoto che erano gli occhi del vampiro, poteva scorgere il suo stesso riflesso all'interno di essi.
No, non sarebbe mai riuscita ad uccidere Andrew e ne era pienamente consapevole, tanto quanto sapeva di amarlo profondamente.
La strega poteva sentire il respiro del vampiro sulle sue labbra.
«Fallo, in questo preciso istante, se ne hai la forza ed il coraggio» le sussurrò all'orecchio.
Andrew prese un pugnale, lo mise in mano a Camille e se lo puntò dritto contro al petto.
«Mi ucciderai in qualsiasi caso, Camille. Che questa lama trafigga il mio cuore o che tu torni da quello stregone, nel primo caso la morte sarà dolce e il cuore verrà trafitto una sola volta, nel secondo caso la mia, sarà una dipartita atroce e per il mio cuore sarà come essere trafitto da mille lame.»
Fece penetrare di poco il pugnale nella sua pelle. La strega chiuse gli occhi e delle lacrime rigarono le sue guance.
«No, non posso» disse gettando il pugnale a terra.
Si piegò sulle sue stesse ginocchia e disse parole sconnesse.
«Andrew, tu hai una compagna ed io ho una figlia. Non siamo più i ragazzi spensierati di una volta, ora abbiamo dei doveri, delle responsabilità. È giusto che io torni dal mio compagno.»

«Quindi torni da lui, semplicemente perché è giusto, non perché è ciò che vuoi davvero.»

Camille non rispose. Prova lampante che il vampiro avesse ragione.
«Tu non tornerai mai da lui.»
Sopraffatto dalla rabbia, Andrew colpì la strega dietro al collo, facendole perdere i sensi.
Quando Camille si svegliò, la prima cosa che notò fu che non riusciva a muoversi perché era legata, la seconda che vi era del fuoco, sotto di lei.
Incrociò lo sguardo di Andrew il quale se ne stava comodamente seduto ad intagliare un qualcosa di indefinito.
«Mi stai uccidendo? È così che mi dimostri il tuo amore?»

«Ti sto salvando da una vita che non vorresti, quindi suppongo di si.»

Qualche minuto dopo era arrivato Lucas, aveva iniziato ad alzare i toni con il padre perché per lui, era qualcosa di estremamente ignobile far assistere a quel modo, la morte della madre a quella che lui aveva definito "solo una bambina".
Di tutta risposta Andrew, che odiava Annabelle con tutto se stesso perché gli ricordava che Camille aveva avuto una figlia con Adrian ma allo stesso tempo somigliava tantissimo alla prima, si scaraventò contro il figlio.
Un po' per distrarsi, un po' per non andare a salvare Camille, un po' per scaricare tutta la frustrazione che aveva in corpo.

**

Quando Andrew era tornato, di Camille non era rimasto niente se non la cenere. Pianse qualche lacrima e quando sentì alcuni singhiozzi poco distanti, scorse Annabelle. Si diresse verso di lei e le diede qualche calcio, prima che Lucas spuntasse di nuovo.

«Padre, lasciatela, lei non c'entra niente.»

«No, lei è la causa di tutto» sussurrò per poi tirare un altro calcio, che, però, non andò a segno.

Lucas si era materializzato davanti alla ragazza e aveva bloccato il colpo.
Fu allora che Andrew capì.

«Ricorda Lucas, i sentimenti, l'amore, non portano altro che delusione, debolezza e dolore.» Disse per poi andare via.

«Signore, sta piangendo, si sente bene?» Domandò Joseph facendo tornare il vampiro nel presente.

Andrew annuì e asciugò quelle lacrime dovute a stupidi ed indimenticabili errori commessi in passato.

«Dobbiamo trovarla e ucciderla. Non permetterò che mio figlio faccia la mia stessa fine.»

🌕 🌖 🌗 🌘 🌑 🌒 🌓 🌔

Autrice:

Un altro nodo, si scioglie. Questo capitolo è incentrato su Andrew e l'amore distruttivo che provava per Camille, la donna che lui stesso uccise pur di non farla tornare da un uomo che non amava realmente.
Cosa ne pensate di questo personaggio?
Vi piace il capitolo?

Alla prossima, baci.
Sara.

Bad Blood. [lrh]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora