Un orango balla meglio.

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Capitolo 17


Dopo aver preso in prestito il rasoio di nonno Yeollie (ma ssh, è un segreto) ed essermi tolta quella barba e quei baffoni da tricheco, uscii dal bagno fresca come una rosa e andai in soggiorno, dove mi aspettavano gli EXO e soprattutto Jongin.

Il ragazzo indossava un paio di jeans aderenti che gli fasciavano le gambe magre e muscolose, e una canottiera che metteva in risalto i suoi addominali perfetti e scolpiti -pensieri perversi: mode On-. I capelli erano pettinati all'indietro e le labbra carnose (oddioddioddioddio) incurvate in un dolce sorriso.
Per poco non collassai sul posto.
Dio, Jongin, tu non puoi farmi questo.
«Potresti fargli una foto invece di fissarlo in quel modo inquietante», disse Kris alzando un sopracciglio, acido come uno dei limoni che pianta mio nonno in giardino. Anzi, peggio di un limone.
«Sì, sono d'accordo», dissi, nel mio stato di trance.
Ehi, il main dancer era di una figaggine assoluta, dovevo ritenermi fortunata di non essere crollata a terra in preda ad una sincope acuta.
«Mia, stai sbavando», mi fece notare Tao.
«Sì, hai ragione»
«Mia, che ne diresti di adottare un elefante e fargli ballare la conga?», domandò Chen mostrandomi uno dei suoi sorrisetti beffardi. E io mica avevo sentito quello che aveva detto, ero troppo concentrata su quel gran bel pezzo d'uomo di nome Kai.
«Ah-ah, mi sembra un'ottima idea», mormorai, affiancando Jongin e guardandolo come si guarda un piatto di ravioli. Sì, diavolo, i ravioli sono buonissimi e sono amati da tutti.
Jongin, sei il raviolo più bello del mondo.
Sentii Baekhyun che ridacchiava e lo vidi svolazzare attorno a noi con le sembianze di una piccola e adorabile apetta a righe blu e nere "Ziete proprio una bellizzima coppia. Anche ze la noztra Urzulina è cotta di quello zpilungone antipatico", ronzò attorno a Kai per qualche secondo e poi andò a posarsi sulla spalla di Tao.
Il dolce panda, appena si accorse di avere un insetto sulla maglietta, si mise a strillare con quanto fiato aveva in corpo «AAAH! UNA BESTIA! UN ANIMALE FEROCE MI HA APPENA ATTACCATO! VUOLE PUNGERMI! AIUTO, AIUTO!», e si mise a correre per tutta la stanza gesticolando come un pazzo.
"Mi viene la nauzea, zta fermo, MOCCIOZO!", sbraitò Baekhyun con voce incredibilmente acuta.
Lay prese un giornale dal tavolo, lo arrotolò come se fosse un cannolo e cominciò ad inseguire il maknae degli M dandogli violenti colpi sulla schiena «Lo sto uccidendo, lo sto uccidendo!»
«Mi fai male, Yixing!»
«Fermo! E' un'ape! Ora ti punge! Ora la uccido e diventerò il tuo eroe!» e il dolce unicorno continuò a prenderlo agiornalate sulle spalle nel vano tentativo di spiaccicare Baek, che era volato via in preda al panico più totale e si era appostato sul soffitto "Questi sono pazzi", si lasciò sfuggire un gemito "Mi hanno rovinato il trucco. Che dici, Mia? Mi devo vendicare?"
"Te la sei cercata, ape fastidiosa che non sei altro", ribattei, scoppiando a ridere.
Kris intervenne con la sua voce bassa e da cavernicolo «Basta, ragazzi! Finitela, per l'amor di Shisus!», e si mise le mani sui fianchi stile nonna stanca.
Intanto, Tao era caduto a terra e Lay lo colpiva sempre più forte. Sembrava che stesse adorando il fatto di aver trovato un pretesto per picchiare in quel modo il piccolo KungFuPanda «Uomo a terra, aiuto, uomo a terra!», urlò Zitao sull'orlo di una crisi isterica.
Il lidah degli M prese Yixing per le braccia e lo staccò da Tao, che strisciò in un angolino, abbracciò le ginocchia e cominciò a maledire i giornali, le api e gli unicorni in tutte le lingue del mondo. Kris si rivolse a Lay scoccandogli un'occhiata furente «Si può sapere che ti ha preso? Sembravi un indemoniato»
Yixing scrollò le spalle e disse «Lui ha rubato i miei cereali. Non si scherza con Zhang Yixing», ammonì i presenti alzando un dito e andò in cucina.
Silenzio.
Oddio, non è che il "fluffy unicorn" del gruppo mi diventa un "Dark Unicorn", vero? No, Lay non può perdere la sua aria innocente da My Little Pony, non potrei sopportarlo.
My Little Lay.
Rimani Little per favore.
Jongin mi prese dolcemente per il polso e fece scivolare le sue dita nelle mie; poi sorrise nervosamente «Ci muoviamo? Così ti porto a casa alle undici, come vuole Kris Hyung», e lanciò un'occhiata al Galaxy Boy che fissava il vuoto, sconcertato.
«D'accordo» cinguettai, con un sorriso che andava da un orecchio all'altro. Saremmo stati... vicini vicini.
Sehun gridò con uno strano sorriso «Mi raccomando, fate i buoni!»
Manco fossimo i biscotti del signor Balocco.
Kai avvampò fino alla radice dei capelli e scosse la testa, per poi aprire la porta e farmi passare «Scusalo, è un idiota: penso proprio che Yixing lo abbia drogato con il Nesquick come l'altra volta» il suo tono era talmente serio che... gli scoppiai a ridere in faccia.
Come faceva uno a drogarsi con il Nesquick?
Bah, sono cose da Sehun.

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Arrivammo in discoteca verso le nove e mezza ed entrammo nella grande sala da dove proveniva della musica sparata a tutto volume. Io e il ragazzo eravamo minorenni, ma il buttafuori, appena ha visto il main dancer, era andato in iperventilazione e ci aveva lasciati entrare.
Ero con Jongin, uno dei ragazzi più sexy di questo pianeta, quando c'erano migliaia di fans in tutto il mondo che potevano solo sognare di uscire con lui. Mi sentivo davvero potente, mentre le ragazze che erano lì mi guardavano malissimo e lanciavano nella mia direzione chissà quante maledizioni in cinese, eschimese, giapponese e chi più ne ha più ne metta.
«Forse avresti dovuto indossare una maschera stile Batman», dissi a Kai, mentre ci dirigevamo nella pista da ballo e cominciavamo a danzare a ritmo di musica.
Di nuovo, uomini e donne (mi sa tanto di Maria De Filippi), cercavano di distruggermi con la forza dello sguardo.
Rosicate.
Lui scoppiò a ridere «Forse avrei dovuto», convenne. Mi prese per mano e mi fece fare una giravolta, per poi stringermi i fianchi attirandomi a sé. Oh, Dio, Jongin, non puoi farmi questo. Disgraziato.
"Vi state abbracciando, che carini! Anche se poi non mi va di guardare un porno in diretta, mi raccomando", disse Baekhyun con un che di irritante nella voce "Mia, ti devo dire una cosa"
"Dimmi", mormorai, mentre tentavo di eseguire un passo di hip hop alla perfezione e far vedere alla Dancing Machine di che pasta ero fatta.
"Domani entrerò negli EXO, e mi sa che il dolce Jonginnie dovrà avere l'ardente piacere di conoscere il ragazzo più bello e talentuoso dell'universo", detto questo, ridacchiò come un pazzo e lo sentii schioccare le dita.
Per poco non caddi lunga distesa come una stella marina.
Cosa?
Che aveva in mente quel cretino?
Voleva mettermi in imbarazzo come al solito? Davanti a Kai? Il giorno del nostro primo appuntamento?
Mi immaginai di vedermelo spuntare davanti con addosso un vestito di pelle in stile Niki Minaj, il frustino e i guanti a forma di zampa di ghepardo.
«Mia, tutto bene?», domandò Jongin, preoccupato, aiutandomi a mettermi in piedi.
«Eh? Ah, sì. È che... Ehm... Ho avuto un calo di zuccheri, voglio mangiare, ho fame», dissi, veloce come una saetta, con le guance che diventavano sempre più rosse.
Certe volte mi chiedo come mai io sia così stupida.
Il ragazzo ridacchiò e mi prese dolcemente per mano «Allora andiamo al bar e ordiniamo qualcosa da bere, va bene? Qualcosa di dolce, così non avrai un altro calo di zuccheri», mi fece l'occhiolino, facendomi perdere non so quanti anni di vita, e creammo un varco tra la gente per andare verso la terra promessa: il bar.
Mi sedetti ad una delle sedie girevoli (ero tentata da giocarci per tutta la sera come se stessi su una giostra, ma meglio sorvolare l'argomento) mentre Jongin si appoggiava mollemente al bancone e agitava la mano per ottenere l'attenzione del barman. Quello alzò svogliatamente gli occhi dal cellulare e chiese, con voce priva di emozione «Cosa volete ordinare?» sembrava che ogni cosa lì dentro lo scocciasse.
Viva la vita.
«Due bicchieri di Insam Cha per favore», disse il ragazzo, sedendosi accanto a me e rivolgendomi un sorriso da cucciolo «E' un tipico the coreano a base di ginseng», mi spiegò.
Aw, era un amore.
Non-mi-va-di-sorridere-perché-è-troppo-faticoso gli lanciò un'occhiata stranita «Insam Cha? In una discoteca? Amico, dovresti prendere per te e la tua bella due bei bicchieri di Soju», e incrociò le braccia.
Soju? Sbarrai gli occhi fino a farli diventare delle dimensioni di due palline da tennis. Non avevo mai bevuto alcool, ed ero sicura di non riuscire a reggere praticamente nulla di alcolico. Una volta, a Natale, avevo scambiato il liquore con la Coca cola e avevo cominciato a cantare a squarciagola per le strade "E' Natale a casa miaaa!".
Quindi non sapevo proprio cosa fare.
«S-soju?» balbettai, sbiancando di colpo.
«Grazie per il tuo consiglio, Hyung. Ma noi prenderemo il the, grazie mille», replicò Kai, con un sorriso di pietra. Si vedeva che cercava in tutti i modi di non prendere quel tizio a calci nel didietro.
"Vuoi che gli strappi la spina dorsale e ce lo frusti?" domandò Baekhyun. La proposta sembrava allettante, ma scossi la testa e risposi "Meglio di no. Jongin sembra avere la situazione sotto controllo".
"Okay. Preparati, Mia. La divah sta per entrare in scena."
Il barman alzò le spalle e si girò per preparare le nostre ordinazioni.
All'improvviso, sentii delle risate provenire dalla pista da ballo e osai voltarmi per controllare. Per poco non mi misi a gridare: Baekhyun era lì, in carne ed ossa, che ballava come un orango che cerca di salire su di un albero. Anzi, penso che quell'orango balli pure meglio.
L'angioletto sembrava essere davvero soddisfatto e orgoglioso di sé, mentre scuoteva il sedere a destra e a sinistra e saltellava come un canguro.
«Ma chi diamine è quello?», fece Jongin, inorridito.
Non riuscivo ancora a credere ai miei occhi. Mi veniva voglia di strapparmeli, pulirli con uno di quel fazzoletti per gli occhiali e poi rimetterli a posto «Ah... lui... Mai visto in tutta la mia vita», risposi, prendendomi la testa fra le mani e scuotendola nervosamente.
"Dio, Baek, che combini?" praticamente urlai.
"Faccio vedere al mondo che so ballare da urlo"
"Penso proprio che 'L'urlo' di Munch sia stato dipinto mentre un povero tizio ti guardava danzare"
"Ma zitta!" replicò lui, e si mise a fare la mossa dell'irrigatore.
"Oddio..." dovevo fermarlo, assolutamente. Ne valeva della salute dei miei poveri occhi.
"Ti stanno prendendo in giro tutti quanti."
"E' solo perché... non vedono oltre"
Alzai un sopracciglio "Io penso che il problema sia perché vedono"
Baekhyun ci vide -finse di accorgersi di me per la prima volta nella sua vita- e agitò la mano in aria, urlando come un ossesso «Mia ssssi, da quanto tempo!», si avvicinò trotterellando e mi strinse in un abbraccio stritolatore. Per poco non mi si spezzarono le costole.
Quando sciogliemmo l'abbraccio, sentii l'angioletto che diceva "Noi siamo vecchi amici, okay?" annuii.
«Ehm, se non sono indiscreto... Tu chi diavolo sei?», domandò Kai.
Baek ridacchiò, giulivo, e diede uno schiaffo all'aria «Che sciocchino, non mi sono presentato. Il mio nome è Baekhyun e sarò il nuovo membro degli EXO a partire da domani!»
Mi battei la mano sulla fronte.
Jongin sbiancò «C-cosa?!»
«Vi dirà tutto il vostro manager. È un piacere conoscerti -diede un pugno sulla spalla della Dancing Machine- nuovo compagno di band». Poi tornò a concentrarsi su di me e si finse sorpreso «Sono anni che non ti vedo... Qual buon -e bellissimo- vento ti porta qui?»
Lo guardai come se volessi tagliargli le gambe ed usarle come bastoni per il mini golf. Sì, mini, perché è basso «Un concerto. E la zia che si è dimenticata del mio arrivo», risposi, ancora sotto shock.
Sarebbe stata una luuunga serata.  


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