Indecisa se rispondergli o meno, salvai intanto il numero sulla rubrica. Poi non resistetti.
*Non so, devo pensarci* risposi secca, cercando di irritarlo quanto lui stava irritando me. Certo che avrei voluto conoscerlo meglio. Per farlo avremmo dovuto per forza rivederci. E sì, io volevo rivederlo.
*Ti sei divertita con me?* rispose subito. In quel momento non riuscii a controllare la rabbia. O gelosia?
*Certo, e anche tu con me eh? Scommetto che ti sei divertito molto di più dopo, con quella biondina* inviai il messaggio, disgustata dall'immagine di loro due insieme che cercava di farsi spazio nella mia mente.
*Sei gelosa?* Ma come gli era venuto in mente?
*Io? Ma figurati! Gelosa di cosa poi, puoi fare ciò che vuoi con chi ti pare*
La sua risposta non tardò ad arrivare.
*Ah allora se non sei gelosa posso raccontarti cosa abbiamo fatto dopo che te ne sei andata* Lanciai il telefono sul letto appena lessi quelle parole. Ero furiosa. Chi si credeva di essere? E poi a me non interessava.
Arrivò un altro messaggio e lo aprii, troppo curiosa per non farlo. Trattenni il respiro e...
*Abbiamo pulito la casa e l'ho riaccompagnata a casa sua. Quella "biondina" è mia cugina* Rilasciai fuori tutta l'aria che avevo trattenuto. Dovevo credergli? Che idiota ero stata. Scelsi di fidarmi.
*Scusa, di nuovo*
*Non fa nulla. Domani ci vediamo a ricreazione?* Sorrisi da sola come un'ebete.
*Si...*
*Perfetto, allora a domani. Un bacio* Lessi e arrossii. Per fortuna non poteva vedermi.
*Aspetta...posso farti una domanda?*
*Certo, anche più di una sola* sorrisi di nuovo. Mi sorpresi di come Neil fosse riuscito a farmi passare da irritata a gelosa, poi avermi fatta sorridere e arrossire, tutto in...due minuti e con dei semplici messaggi? Mi preoccupai per come mi sarei sentita se fosse stato qui con me a parlare faccia a faccia. Non poteva avere questa specie di potere sulle mie emozioni.
*Ricordi cosa mi hai detto ieri?*
*Sì, ma ho detto molte cose...dammi un altro indizio*
*Ciò che hai detto a me prima che tua cugina ti chiamasse. Dopo il commento sulla mia timidezza* digitai in fretta e inviai. L'ansia iniziò a farsi sentire, in attesa di una su risposta. Speravo che se lo ricordasse.
*Ah, sì certo. Lo penso ancora, non ho cambiato idea. Mi piaci.*
Anche tu mi piaci, sei così bello e dolce, non vedo l'ora di rivederti e sai che il mio cuore sta battendo così forte che forse, se porti il cellulare vicino al tuo orecchio, riusciresti a sentirlo? Gli risposi così nella mia mente, mentre in realtà risposi con un semplice *Okay...grazie*
*Okay, prego. No, devi smetterla di ringraziarmi sempre* lessi il suo messaggio.
*Hai ragione, scusa*
*Intanto smetti di ringraziarmi, poi con il tempo lavoreremo anche sul fatto di chiedere sempre scusa. A domani, un altro bacio*
Con il tempo? Significava che voleva passare altro tempo con me? "Lavoreremo". Mi piaceva quel verbo usato al plurale. Non io, non lui. Noi lavoreremo. Insieme.
*Va bene, a domani* gli risposi un'ultima volta e poi spensi il telefono.
Il giorno seguente non vedevo l'ora che fossero le undici, l'ora dell'intervallo. Dalle dieci alle undici avevamo il compito di matematica. Non riuscii a concentrarmi; per fortuna Juliet mi suggerì un po' di risposte. Fortunatamente per la classe ma sfortunatamente per me, il compito si prolungò e occupò anche i venti minuti della ricreazione. Così mi agitai. L'ora dopo avevamo storia dell'arte. La professoressa era anziana e poco sveglia cosi stavamo sempre tutti al telefono durante le sue ore, senza che lei se ne accorgesse. Mi arrivò un messaggio.
STAI LEGGENDO
SOLI INSIEME
RomanceL'incontro con Neil avrà un impatto travolgente sulla vita di Daisy, ragazza diciassettenne, all'apparenza semplice, ma con un passato complicato. Nascerà una storia che, tra alti e bassi, la porterà a toccare il cielo con un dito, fino a cadere nel...