Capitolo 13.

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Il resto della settimana passò in fretta, come quelle successive e ci ritrovammo a metà Maggio. Juliet era guarita e le cose tra noi andavano bene. Avevamo iniziato ad uscire in quattro. Io, Neil, Juliet ed Eric, ed ogni tanto ci raggiungeva anche Alex. Dopo quel pomeriggio indimenticabile, io e Neil tornammo poco in quel prato. Con la scuola e gli ultimi compiti avevamo davvero pochissimo tempo per vederci, al di là delle ricreazioni.

<<Daisy, vieni oggi al cinema con me ed Eric?>> mi invitò July.

<<A che ora? Perché ho detto a Neil che sarei passata da lui in biblioteca per aiutarlo a letteratura inglese. Domani ha l'ultimo compito>>

<<Per le sette va bene?>>

<<Penso di si, avremo finito per quell'ora. A dopo>> la salutai fuori da scuola.


Poco prima delle tre e mezzo andai in biblioteca. All'inizio Neil aveva proposto casa sua, ma aveva subito ritirato l'invito, senza spiegarmi il motivo...Non voleva ancora presentarmi ai suoi genitori forse. Lo capivo benissimo.

<<Ehi>> lo salutai poggiando la borsa accanto al tavolo e sedendomi di fronte a lui, che alzò lo sguardo dal libro.

<<Ciao>> forzò un sorriso.

<<Come sta andando?>>. Lui aveva già riportato gli occhi sui suoi appunti.

<<Mmh, insomma. Ho capito i concetti, ma è difficile ripeterlo>>

<<Tu come stai?>> chiesi insospettita.

<<Bene>> disse, quasi... distaccato? Non volevo passare due ore in questo modo, con lui così distante.

<<Sei sicuro?>>

<<Sì, perché?>>

<<No niente, mi sembravi strano>>

<<Devo solo studiare questa stupida materia, ho detto che sto bene>> rispose freddo.

<<Non è stupida e comunque scusami, mi ero solo preoccupata per te>>. Mi irritò il tono di voce che aveva usato per rispondermi, come se avessi la colpa di qualcosa. Non si era mai comportato in quel modo prima.

<<Solo perché a te piace l'inglese e tutti quei romanzi inventati, non vuol dire che non è una materia inutile>>

<<Ma vuoi dirmi che hai? Mi stai dando la colpa perché a te non riesce studiare una materia. E comunque non mi importa se la consideri inutile, continuerà a piacermi anche dopo ciò che hai detto>> replicai stizzita. Non capivo il motivo di quelle sue parole proprio adesso.

<<Non ho mai detto che è colpa tua, Daisy>> sbuffò, stropicciandosi gli occhi con le mani.

<<Mi sono sentita attaccata ugualmente. Non mi ha fatto piacere ciò che hai detto e...>>

<<Possiamo smetterla? Sei venuta qui per aiutarmi o per farmi perdere tempo?>> Neil mi interruppe guardandomi. L'irritazione dentro di me mi suggeriva di alzarmi e andarmene, lasciandolo lì con i suoi appunti "inutili", come li chiamava lui. Ma cercai di mantenere la calma e gli risposi in tono neutrale.

<<Vuoi ripetermi quello che hai studiato?>>. Lui annuì. Gli presi il libro e Neil lo ripeté fino a che non lo sapeva quasi a memoria. Erano circa le sei del pomeriggio quando finimmo.

<<Senti, vuoi venire al cinema con me, July ed Eric?>> proposi, una volta usciti dall'edificio.

<<No, sono stanco. Preferisco andare a casa>>. Era strano. C'era qualcos'altro.

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