Capitolo 14.

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Era un po' di tempo che io e Juliet non uscivamo insieme da sole. Avevo voglia di stare con lei e fare due chiacchiere, senza ragazzi intorno, così decisi di chiamarla. Rispose quasi subito.

<<July! Ti va di uscire oggi o hai da fare?>>

<<No, va benissimo! Chiamo anche Eric?>>

<<Mmh, in realtà intendevo solo noi due. Non ho detto niente a Neil>>

<<Ah, si si va bene lo stesso. Pomeriggio tra amiche>> ridacchiò e io feci lo stesso, dato che aveva subito capito ciò che intendevo.

<<Andiamo al centro commerciale? Così vediamo un po' di negozi e magari compriamo qualcosa per la festa del diploma di Eric...non ho idea di cosa mettere, e non manca molto tempo>>

<<Giusto, buona idea! Inoltre devo parlarti di una cosa, così non dovrò aspettare fino a domani per dirtela! >>

<<Cosa?>> la mia curiosità si misi subito a lavoro.

<<Te lo dico dopo, così stai un po' in ansia!>>

<<No, july ti prego, devo preoccuparmi?>> chiesi allarmata.

<<Daisy stai tranquilla, posso solo dirti che è una cosa bella>>

<<Ma se...>>

<<A dopo!>> Juliet terminò la chiamata, lasciando la mia frase sospesa nel vuoto insieme ai miei mille dubbi che adesso aleggiavano per la stanza. Chiamai Neil subito dopo.

<<Signorina, che piacere sentirla>> rispose al terzo squillo.

<<Neil, hai la febbre o stai diventando pazzo?>> risi.

<<In realtà penso entrambe>>

<<Come entrambe? Contemporaneamente?>> finsi un tono allarmato.

<<Penso di avere la febbre e dovresti venire qui a curarmi. Inoltre sono pazzo di te. Quindi sì, contemporaneamente. E' possibile?>>

<<Per te è possibile tutto. E comunque non posso venire a "curarti" mi dispiace. Ti ho chiamato proprio per dirti che sto per uscire>> lo avvisai.

<<E dove andiamo?>>

<<Non andiamo. Io vado al centro commerciale, tu resti a casa>>

<<Hai invitato tua mamma al posto mio, peccato>> stavolta fu lui a fingere un tono di tristezza.

<<Chi ha detto che vado con mia mamma? In realtà l'ho chiesto ad una persona...>>

<<A chi? Daisy con chi ci vai?>> parlò velocemente.

<<Neil stai calmo>> lo provocai ancora. Era divertente. Forse per lui no, ma era bello vedere quanto fosse geloso.

<<E tu rispondimi. Ti ho chiesto con chi vai, dimmelo>>

<<Geloso, ci vado con Juliet>> risi.

<<Non sono geloso>> si lamentò.

<<Non mettere il broncio adesso>>

<<Non l'ho fatto>>. Mentiva, ero sicura che lo aveva fatto. Potevo capirlo dal tono di voce adorabile come quello di un piccolo bambino a cui non è stata data la caramella che desiderava.

<<Devo andare a prepararmi o farò tardi>>

<<Okay, chiamami quando torni. Stai attenta e fai la brava>>

SOLI INSIEMEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora