Capitolo 21.

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Neil mi portò a casa sua.

<<Scusami, io non volevo disturbare, posso andare da un'altra parte...>>

<<No Daisy, non disturbi mai. Sai che a me fa solamente piacere averti qui. E poi dove vorresti andare da sola. I miei genitori inoltre, sono a lavoro fino a stasera>>. In quel momento pensai che sua sorella non era mai in casa. Forse era abbastanza grande da abitare da sola in un'altra casa? O magari lavorava anche lei tutto il giorno? Avevo tante domande che mi ronzavano per la testa ma ero davvero stanca. Neil mi diede un panino che aveva fatto sul momento e iniziai a mangiarlo appena finì di preparare anche il suo.

<<Vuoi qualcos'altro?>> mi chiese dopo.

<<No...mmh...>> esitai un attimo e lui se ne accorse.

<<Ti serve qualcosa? Dimmelo>>

<<Tu...tu lo bevi il caffè?>> lo guardai timidamente da sotto le ciglia. Ne avevo bisogno per alleviare un po' di stress e recuperare energie.

<<No, non mi piace. Te lo preparo>> sorrise per poi andare verso il piano-cottura.

<<Non importa se devi farlo solo per me, posso anche non prenderlo>> parlai in fretta e mi avvicinai a lui ma Neil mi allontanò dandomi una leggera spinta con i suoi fianchi.

<<Smettila di dire che non importa e poi io voglio farlo>> disse serio, vuotando il liquido in una tazzina quando era pronto. Non gli dissi che lo preferivo nei bicchierini di plastica, altrimenti ero sicura che si sarebbe messo a cercarne uno per tutta la casa per accontentarmi. Si prendeva così cura di me e io lo apprezzavo davvero tanto. Anche se non ero abituata ancora a tutte queste attenzioni.

<<Zucchero?>>

<<Sì, metà cucchiaino per favore>>. Mise la quantità di zucchero richiesta, girò con il cucchiaino e poi mi diede la piccola tazza. Lo bevvi velocemente e gliela restituii.

<<Era buonissimo, grazie>> sussurrai al suo orecchio e gli lasciai un leggero bacio appena sotto, riuscendo a farlo sorridere e arrossire allo stesso tempo. Passammo diversi minuti in silenzio fino a che Neil lo interruppe parlando.

<<Cosa vuoi fare? Stai bene?>> mi osservò attentamente.

<<Si, sono solo stanca e confusa. Ma non preoccuparti, mi basta riposare un po'>> lo seguii verso il divano. Lui si sedette e mi fece segno di raggiungerlo. Mi rannicchiai contro il suo corpo e chiusi gli occhi. Nonostante i suoi muscoli da normale adolescente di diciassette anni, era molto comodo e confortevole.

<<Ti dà noia se accendo la televisione?>>

<<No, fai pure>> . Prese il telecomando con una mano e poggiò l'altra sulla mia schiena. Pochi minuti dopo mi ero già addormentata.


Fui svegliata dal mio cellulare che vibrava sul divano. La televisione era spenta e anche Neil si era appisolato. Presi il telefono e mi alzai, cercando si non svegliarlo. Andai verso la cucina.

<<Pronto?>>. Era mia madre.

<<Ciao Daisy>> il suo tono era calmo, pacato.

<<Ciao mamma>> non sapevo cosa dire.

<<Penso di aver...esagerato prima. Ne possiamo parlare stasera a cena? Torni a casa?>> le sue domande mi sorpresero. Sarei tornata a casa sicuramente quel giorno stesso. Me ne ero andata per sbollire la rabbia, ma non ero quel tipo di figlia che scappava per giorni senza dare notizie ai genitori.

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