Capitolo 35

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Quella mattina mi svegliai tardi. Troppo rispetto al solito, ma stranamentenon mi dispiacque. Alzai la testa da quel comodo cuscino e aprii lentamente gli occhi per leggere il display del mio cellulare. Era quasi mezzogiorno. Mi sentivo un po' frastornata per le ore saltate di sonno, ma era sopportabilissimo se venivo ripagata dalla vista di un Neil addormentato accanto a me. Lo guardai, perso nel suo mondo dei sogni di cui speravo davvero di far parte. Aveva le palpebre abbassate e le lunghe ciglia gli sfioravano la pelle appena sotto gli occhi, come a volerlo accarezzare. I capelli chiari invece si sposavano così bene con il colore bianco delle lenzuola. Aveva una mano infilata sotto al cuscino, nel punto dove io avevo la guancia prima che mi svegliassi, e le labbra dischiuse, leggermente più rosee e piene per i baci della sera prima. Sentii l'impulso disfiorarle ma non lo feci per non svegliarlo. Sorrisi al ricordo di ieri sera. Il portatile era sul comò, per fortuna non si era rotto quando era caduto. Alla fine non era successo niente tra noi, solo qualche altro bacio fino a che non ci eravamo addormentati.

I miei pensieri furono interrotti da qualcuno che bussava alla porta. Chiamai Neil per svegliarlo.

<<Neil,posso entrare?>> Era Denise. Mi alzai dal letto e corsi a recuperare il mio vestito.

<<Aspetta mamma>> rispose lui, trascinando le parole con voce assonnata.Socchiuse gli occhi.

<<Sei ancora a letto?!>> lo rimproverò sua madre dall'altra parte della porta. Neil non rispose. Lo beccai a guardarmi armeggiare con le mie cose, mezza nuda, al centro della sua stanza.

<<Sto ancora sognando?>> chiese sbattendo le palpebre. Avevo appena iniziato a tirarmi su il vestito, ormai completamente asciutto, lungo i fianchi.

<<Neil,rispondi a tua madre invece di stare lì a fissarmi>>bisbigliai, arrossendo. Lui rise vedendomi in difficoltà con la chiusura.

<<Vieni qui>> si alzò a sedere sul letto. Sbuffai e andai verso di lui.

<<Ecco fatto – mi chiuse la zip – e ora non me lo dai un premio?>> continuò, baciandomi la spalla scoperta.

<<Eh?C'è tua mamma qui fuori, non pensarci nemmeno>> mi alzai per allontanarmi il più velocemente possibile dalla mia tentazione preferita. Non mi accorsi dei suoi movimenti e mi sfuggì un gridolino quando mi sollevò all'improvviso dai fianchi, facendomi poi sedere sul comò.

<<Neil,non voglio disturbarti ancora, ma c'è Daisy con te? E' venuto suo fratello a prenderla>> annunciò Denise. Lui la ignorò e poggiò le sue labbra sulle mie, lasciandomi un bacio a stampo, ma si staccò quasi subito e io mi lamentai.

<<Aspetta– sussurrò sulla mia bocca – Mamma, puoi ripetere? Non ho sentito>> disse verso la porta. Non capii se lo fece perché non aveva capito veramente le parole di sua madre o soltanto per guadagnare tempo con me. La seconda era più probabile, ma comunque non mi importava, io non stavo capendo più niente di nuovo. Volevo solo le sue labbra ancora e ancora. Riprese a baciarmi, questa volta più intensamente e io feci pressione con lamia lingua per approfondire il bacio. Lui sorrise prima di dischiudere le labbra, mentre Denise ripeteva ciò che aveva detto un attimo prima.

<<Si mamma...è qui con me>> le rispose Neil, quando ci allontanammo per riprendere fiato.

<<Ah,va bene. Suo fratello chiede se è pronta e può scendere>>

<<Sì, adesso arrivo>> risposi io, scendendo dal comò.

<<Peccato che devi andare proprio ora>> mi sorrise lui, indossando i soliti pantaloncini grigi che avrebbe dovuto usare per dormire. Da quella sera in cui gli avevo permesso di dormire con solo l'intimo addosso, aveva continuato a farlo, non indossando più il suo"pigiama". E a me... ovviamente non dispiaceva.

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