Capitolo 31

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Nei giorni successivi continuai ad uscire con July e con Neil. Alternavo l'uno o l'altra, oppure uscivamo tutti e tre insieme. Io preferivo ovviamente stare sola con Neil, non per egoismo, ma solo perché pensavo che alla mia amica potesse dare fastidio vedere me e lui insieme, quando lei aveva litigato con Eric. Al contrario, Alex non lo avevo più visto dal giorno di quella maledetta festa, ma Neil aveva detto che stava bene. Eric invece sarebbe partito stasera, era già Venerdì.

La mattinami svegliai ansiosa per la mia migliore amica che avrebbe dovuto incontrarlo. Era come se dovessi quasi parlarci io, speravo tantissimo che tutto sarebbe andato per il meglio e che avrebbero fatto pace. Come io avevo perdonato Neil, dopo aver ascoltato la sua versione dei fatti, allo stesso modo poteva fare Eric, sentendo la verità dal punto di vista di Juliet. Mi dispiaceva per loro se fosse andata male, ma non dovevo pensarci. Erano una coppia abbastanza affiatata e sicuramente si sarebbero capiti l'uno con l'altra.Stasera avrei chiamato la mia amica per sapere come tutto si fosse risolto.

Verso le dieci arrivò Neil a casa mia, come ogni mattina. I miei genitori lavoravano fino ad Agosto, così lui passava sempre da me. Inoltre oggi mio fratello era andato al mare con i suoi amici, quindi ero proprio sola.

<<Ciao!>>lo salutai facendolo entrare, felice di vederlo.

<<Ciao bellissima>> si abbassò per lasciarmi un bacio leggero, prima di oltrepassarmi. Io chiusi la porta e poi lo seguii.

<<Cosa vuoi fare oggi?>> domandò, avviandosi verso il divano. Pensai che quello e il letto fossero i suoi due posti preferiti della mia casa.

<<Mmh, non lo so. Sinceramente non ho pensato a niente>> risposi. Le altre mattine decidevamo insieme cosa fare, se uscire a fare una passeggiata o andare ad un bar, oppure semplicemente restare a coccolarci davanti alla Tv.

<<Io stavo pensando che potremmo andare in piscina. Oggi fa davvero caldo>> propose sedendosi. Io rimasi davanti a lui.

<<Io...non posso...>> abbassai gli occhi sul pavimento.

<<Ehi, vieni qui – Neil allungò una mano per afferrare la mia e mi sistemò in piedi tra le sue gambe – Perché?>> mi guardò preoccupato da sotto le ciglia.

<<No nulla di strano – lo rassicurai, accarezzandogli le dita – solo che è...sono quei cinque giorni del mese>> mi sentii arrossire all'istante.

<<Ah, hai...>> annuii velocemente per non farlo finire. Era imbarazzato quanto me, ma almeno l'espressione del suo viso si era rilassata e leggevo la solita luce di tranquillità nei suoi occhi.

<<Non importa, possiamo stare qua – mi sedetti accanto a lui, che seguì attentamente i miei movimenti – Ti fa male la pancia?>>

<<Un po'>> risposi sinceramente.

<<Dovresti metterci sopra qualcosa di caldo>> suggerì. Era una cosa naturale per le ragazze avere il ciclo, ma mi stupiva e allo stesso tempo mi riscaldava il cuore il modo in cui Neil cercava di prendersi cura di me. Non lasciava mai al caso nessuna piccola cosa che mi riguardasse, se poteva aiutarmi in qualche modo lo faceva.

<<E come lo sai?>> alzai un sopracciglio, scrutandolo.

<<Ho sempre visto mia mamma farlo>> spiegò.

<<Oh credevo fossi diventato un dottore durante al notte>> commentai, prendendolo in giro. Ottenni l'effetto desiderato quando lui scoppiò a ridere. Mi piaceva poter parlare di queste cose con Neil, superato l'imbarazzo iniziale,in modo semplice e scherzoso.

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