Eileen's pov
Rimasi a guardare il corpo di Yume allontanarsi.
Mi scrollai di dosso quel senso di colpa, e presi il foglio per vedere a quale altra lezione avrei potuto assistere.
Educazione fisica, alunni del secondo anno, sezione C.
Mi girai, e mi incamminai verso la palestra. Quando arrivai, trovai un professore intento a selezionare dei palloni da pallavolo per la lezione.
"Salve, professore, sono Eileen Hace, mi hanno dato il consenso di assistere a questa lezione." lo informai.
"Oh, certo. Mi avevano avvertito." sorrise "Ti dispiace aiutarmi? Devo sistemare la rete per la partita tra due classi."
Annuii, cominciando a darmi da fare.
A poco a poco, iniziarono ad uscire i ragazzi, e tra di loro vidi anche il ragazzo con i capelli castani con cui mi ero scontrata quella mattina.
Lui subito mi notò, e mi corse incontro.
"Ehi! Tu sei la ragazza di stamattina?" chiese alquanto imbarazzato.
"Eh si. Grazie per l'ottimo benvenuto." risposi sarcastica.
"Mi dispiace davvero tanto." disse porgendomi la mano. "Io comunque, sono Arion. Arion Sherwind."
Riflette, e infine decisi di presentarmi. "Eileen Hace."
"Sei nuova?" continuò lui.
"A dir la verità, sto assistendo ad alcune lezioni, devo decidere tra la Raimon e la Kirkwood."
"Ohw, capisco. A calcio come te la cavi?" Questa domanda mi spiazzò.
"E adesso che c'entra?" chiesi confusa.
"Alle due ci sono gli allenamenti della prima squadra. Se ti va passa a vederci. Magari giochiamo insieme." e detto ciò si allontanò.
Lo vidi tornare dai suoi compagni. Un ragazzo da capelli blu, raccolti in una coda alta, gli si avvicinò. Poi vidi Arion cominciare a indicare nella mia direzione, e il blu si girò a guardarmi.
Si accorse che lo stavo guardando, e arrossii, abbassando lo sguardo.
"Fa che non venga qui..fa che non venga qui..." sussurrai a me stessa.
E così fu.
Dopo aver finito di sistemare la rete, andai a sedermi sugli spalti, e guardai la partita tra i vari alunni del secondo anno.Yume's pov
Il professore di chimica mi aveva chiesto di fargli alcune fotocopie, anche per le classi che avrebbe avuto successivamente. E, dopo averle fatte, mi diressi verso la mia classe.
"Ehi! Tu!" urlò una voce maschile alle mie spalle.
Mi girai, e mi ritrovai davanti una ragazzo decisamente più alto di me, con i capelli di un rosso vivace, con alcuni ciuffi tirati all'insù. Aveva gli occhi giallo scuro, e non riuscii a non fissarlo.
"Sei del primo anno?" mi chiese improvvisamente.
"Oh...ehm..si, perché?" chiesi leggermente intontita.
"Devi esserti dimenticata queste copie nella sala della fotocopiatrice, le ho trovate adesso. Ecco, tieni." disse allegro, e porgendomi i vari fogli.
"Oddio! Grazie mille! Davvero! Io sono Yume, sono nuova. Tu sei..." chiesi non sapendo come continuare.
"Claude. Mi chiamo Claude." sorrise. "Ma alcuni amici mi chiamano Torch. Scegli tu."
Ricambiai il sorriso.
"Hai davvero un bel sorriso, sai Yume?" continuò, sempre con quel sorriso sul volto.
Io abbassai la testa e presi a giocherellare con le mie dita, borbottando, imbarazzata, un grazie.
"Beh Claude, è meglio se torno in classe, altrimenti penserà che sono andata a farmi una passeggiata, e che voglia perdere l'ora. Ciao." lo salutai con la mano, andando verso la classe.
Lui ricambiò il saluto, per poi voltarsi e tornare da dove era arrivato.
Quel ragazzo era dannatamente bello.
Tornata in classe, il professore mi fece la predica per averci messo un'eternità.
Io non potei controbattere, così andai semplicemente a sedermi al mio posto.
Le mie compagne di banco erano Joanne Yamato e Cerise Blossom. Sembravano simpatiche, ma non ci avevo parlato molto.
E fu proprio Joanne a chiedermi: "Yume, domani io e Cerise andiamo a bere una tazza di thè, e a fare un giro in città, vieni con noi?"
Annuii sorridente: "Certamente, grazie dell'invito."
Yamato aveva i capelli lunghi e biondi, gli occhi rossi, da cui potevi scorgere sempre un senso di sfida. Era poco più alta di me, snella, e attraente. Molti ragazzi avevano già messo gli occhi su di lei, ricevendo sempre come risposta un no. Cerise, invece, era alta, molto magra per via dell'elasticità richiesta dalla ginnastica ritmica. Capelli rosa, abitualmente raccolti in uno chignon, occhi blu, ed era, da quel che capivo, la migliore amica di Joanne.Eileen's pov
La classe di Arion e del blu aveva vinto la partita contro gli altri alunni del secondo anno.
La palestra era davvero fantastica. Tutta questa scuola era una favola. E ci stavo veramente ripensando sul chiamare anche la Kirkwood, ma i miei genitori mi avrebbero costretto.
Il castano mi salutò, e notai che anche il suo amico mi fece un cenno con la testa. Salutai entrambi.
Poi il professore mi richiamò.
"Signorina," disse, intanto mi ero avvicinata "la ringrazio molto per il suo aiuto. E spero di rivederla. Come mia alunna la prossima volta." e detto ciò mi porse la mano.
Gliela strinsi e me ne andai.
Controllai il foglio, e vidi che avrei dovuto sopportare un'ora di matematica in un'altra classe del primo anno. Così decisi di non assistere e tornare a casa.
Provai a trovare una strada alternativa, e ad un tratto mi ritrovai in un ponte. Al di sotto c'erano un fiume, e accanto un campo di calcio. Sarei venuta qui qualche volta, ad allenarmi.Proseguii, e riconobbi le varie vie che avevo trovato la mattina.
È così in poco tempo arrivai a casa, dove c'era solo mio fratello.Spazio autrice:
Ecco qua uno dei primi due capitoli di oggi. Più tardi dovrei riuscire a pubblicare anche l'altro.
Ma non abituatevi, tra poco comincerò a postare un capitolo al giorno.
Beh sono comparsi altri personaggi che vedrete altre volte.
E Yume ha incontrato un bel figo eh?
Yume: ehi ehi. Proprietà privata, ragazza mia.
Io:...
Stavo dicendo, credo che abbiate capito quale sia il ragazzo protagonista con Eileen, se non è così presto lo scoprirete
:D
Sappiate che quando arriverò a certi traguardi farò anche degli speciali *^*
Comunque, volete il doppio aggiornamento? :))Gaia xx
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InazumaEleven: Complicated choice.
FanfictionIl sogno di Eileen è sempre stato il Giappone. È dovuta rimanere a Londra visto che sia la madre che il padre lavoravano lì. Nonostante sia nata e cresciuta nel paesino di Lawtown, lei è sempre rimasta favorevole al trasferimento della famiglia in G...