Capitolo 8

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Eileen's pov
Io, mio fratello e mio padre ci trovavamo nella segreteria della Raimon, visto che papà doveva firmare diversi documenti. Quando finimmo, ci consegnarono il diario, l'orario delle varie lezioni, e la divisa.
"Sul serio devo mettermi questa roba?!" chiesi irritata.
"È il regolamento, mi spiace." mi rispose la donna.
"Oh ma dai!" presi quanto mi avevano dato, e me ne andai sbattendo la porta.
Poco dopo dovetti subire una ramanzina da parte di mio padre per il poco rispetto che avevo dimostrato.
Gli lasciai la divisa, e me ne andai, ignorando i suoi richiami.
Controllai l'orologio. Le nove erano passate da pochi minuti, quindi non avrei dovuto interrompere una possibile spiegazione.

La mia sezione era la F, nonché quella di Yume.
"Ma proprio con lei dovevo finire in classe?!" dissi parlando con me stessa, e cercando di non dire cose di cui mi sarei pentita.
Bussai, per poi aprire la porta.
"Buongiorno, sono nuova, mi chiamo Eileen Hace, mi sono trasferita da Londra da poco." dissi cordialmente.
"Oh, molto piacere. Su ragazzi, date il benvenuto alla vostra nuova compagna." proseguì il professore.
Tutti mi rivolsero un benvenuta, e infine mi venne indicato il mio posto. Un banco vicino alla finestra, e in seconda fila.
Venni richiamata diverse volte per la poca attenzione dimostrata, ma io infondo ero così. Fredda, distaccata, e di solito antipatica.
Studiavo a casa, e in classe mi immergevo nei miei pensieri.
Al suono della campanella che stava ad indicare la ricreazione, uscii, cercando di evitare chiunque.
Ma, ovviamente, arrivò Yume.
"Ehi Eileen, volevo ringraziarti per avermi lasciato l'esercizio." disse riconoscente.
"Me lo hai già detto tre volte." risposi secca.
Lei non disse altro, così mi allontanai.
Cercai un albero, e salii sopra un ramo robusto. Recuperai le cuffiette dalla tasca dei miei soliti jeans strappati, e me ne infilai una, così da poter riuscire a sentire il suono della campanella, con l'altro orecchio.

Yume's pov
Non avevo ancora capito perché le stessi così antipatica.
"Non ti preoccupare, non è colpa tua. Mia sorella si comporta così con tutti." disse una voce dietro di me.
Mi girai, e trovai un ragazzo con i capelli scuri, con due ciuffi ai lati del viso, con le punte bianche e rosse.
"Ohw, Eileen è tua sorella?" chiesi, cercando di capire.
Lui annuì, sorridendomi. "Io sono Tezcat comunque. Tu?" chiese.
"Yume, piacere." risposi, cercando di ricambiare il sorriso.
Spostai lo sguardo alle sue spalle, notando Claude. Guardando meglio vidi che era con una ragazza bionda, che si girò nella mia direzione e mi sorrise. Era Joanne. Mi dava fastidio il fatto che stesse letteralmente attaccata a Claude, nonostante sapesse cosa provi per lui.
E ciò che accadde dopo, mi diede il colpo di grazia.
Le labbra della bionda appoggiate su quelle del rosso, in un bacio casto.
Si staccarono poco dopo, lei sempre sorridente, lui intontito.
Lei fu la prima a voltarsi verso di me per vedere la reazione che avevo avuto, e lui fece lo stesso poco dopo.
Claude sgranò gli occhi, e rimase immobile.
Io mi girai verso Tezcat, e gli sorrisi. Lui assunse un'espressione interrogativa. Portai le braccia attorno attorno suo collo, e lo guardai negli occhi.
"So che è un atteggiamento da stronza, ma devo chiederti il permesso di baciarti. Ho bisogno di vendicarmi. Sappi che non significherà niente. E che mi dispiace." sussurrai, facendomi sentire solo dal ragazzo difronte a me.
Lui annuì.
E poco dopo ci baciammo.
Quel bacio, purtroppo, dentro di me, non provocò assolutamente niente.
Qualsiasi emozione era stata sostituita da un dolore insopportabile.
Dopo che ci staccammo, lui mi abbracciò, sussurrandomi: "Andrà tutto bene. Eviterò di dire di questo a mi sorella, perché prima o poi diventerete amiche. E se quello che ti interessa è il rosso li infondo, il colpo e andato a segno."
Lo ringraziai per l'ennesima volta, e appena mi voltai, delle lacrime cominciarono a rigarmi le guancie.
Corsi lontano da lì per evitare di farmi notare dalla gente.
Andai al campo dove di solito si allenava la prima squadra del club di calcio, e mi sedetti sull'erba fresca, piangendo in silenzio.

Dopo poco, due mani si posarono su entrambe le mie spalle.
Alzai lo sguardo e vidi i due amici che ieri erano insieme a Torch.
"Voi che ci fate qui?" chiesi, asciugandomi le lacrime.
"Beh abbiamo visto tutto da lontano.." iniziò il ragazzo dai capelli rossi.
"...e ti abbiamo visto correre via. Anche se avevi appena baciato un ragazzo. E abbiamo capito tutto." finì l'altro ragazzo.
Sembravano gentili.
"E perché siete venuti da me?" chiesi, non capendo.
"Perchè Torch è uno stronzo per aver ricambiato il bacio di quella biondina..." iniziò uno.
"E perché abbiamo capito che provi qualcosa per il nostro amico, e ti vogliamo aiutare." concluse l'altro.
Prima che potessi aggiungere altro, loro si presentarono.
"Io comunque sono Xavier." disse il rosso. "E lui, è Jordan." disse indicando l'amico.
"Sono Yume. E comunque, lasciate stare, Eviterò il vostro amichetto da oggi in poi." dissi loro, abbassando la testa.
"Vuoi che ti lasciamo sola?" chiese Jordan.
Io annuii, rivolgendogli un sorriso, anche se si potè capire che stavo male per davvero.

Spazio autrice:
Ed eccomi qua con il primo capitolo di oggi! Scusate se aggiorno tardi, ma oggi ero un po' impegnata.
Anyway, state bene?
Yume:io no...
Io:eddai, Yume, vedrai che andrà tutto meglio. *sorride*
Yume: mh...*si alza e se ne va*
Io: *sad moment* ಥ⌣ಥ
Debby ora ti ho svelato il motivo delle domande è puoi vivere felice :')
In teoria posto anche più tardi :D
Ciao ciao❤

Gaia *^*

InazumaEleven: Complicated choice.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora