Eileen's pov
Non per screditare la Kirkwood, ma non era niente in confronto alla Raimon.
Forse lo dicevo perché ormai avevo fatto la mia scelta, ma li i ragazzi erano troppo vivaci, e i professori non riuscivano a mantenere un clima adatto in classe. Quelle due ore in cui sono stata li, sono state un inferno.Dovetti tornare a casa a piedi, mio padre mi aveva mandato un messaggio dicendomi che era andato via con Teztcat a prendere delle cose per la casa, e che le chiavi erano sotto il tappeto.
Chiamai subito mia madre, che ripose dopo pochi squilli: "Ciao tesoro, dimmi tutto. Come è andata?" chiese tranquilla.
"Beh, mamma, quelle due ore sono state un inferno. C'era troppo rumore nelle classi, e beh, se per voi va bene, io avrei scelto la Raimon Junior High." dissi, leggermente ansiosa.
"Sì beh, sei tu che devi studiare, quindi va bene, domani papà ti accompagnerà, perché io oggi ho un turno di notte, quindi tornerò a casa per le tre di mattina. Mi dispiace tesoro." rispose, facendomi capire che era realmente dispiaciuta.
Non eravamo partite con il piede giusto qui a Tokyo io e mia madre, ma ora sembrava davvero più serena.
Dopo poco aggiunse: "Ehi, indovina con chi sono?" chiese divertita.
"Dimmi che non sei con Vlad! Cavolo vi ho interrotto un'altra volta! Chiedigli scusa da parte mia." dissi, schiaffeggiandomi mentalmente per avere sempre un ottimo tempismo.
Senti urlare un 'non preoccuparti' un sottofondo, e intuii che fosse stato Vlad.
"Va bene mamma, adesso vado, io vado un po' ad allenarmi e a correre, tanto papà e Tezt sono a prendere delle cose. Per mezzogiorno sono a casa. Un bacio, ciao."
E riattaccai, anche se non mi aveva ancora risposto.
Prima che riuscissi a mettere in tasca il cellulare, mi arrivò un messaggio, e sorrisi quando lo vidi:
Vlad :3
Guarda che mi offendo se non vieni a trovarmi oggi. E se mi lasciano uscire mi fai vedere come te la cavi con la palla. :D
Io: Certo che vengo. E porterò anche la palla va bene! A dopo Vlad :3Dopo averlo inviato, recuperai la chiave di casa, aprii e andai in camera a cambiarmi, prendendo i pantaloncini blu, misi il top abbinato, e una maglia bianca.
Presi un manciata di caramelle, le misi dentro la borsa, insieme a cellulare e cuffiette, alla mia palla, e ad una bottiglia d'acqua.
Mi cambiai le scarpe, richiusi la porta, e andai al campo al fiume.
Visto che erano le dieci e mezzo di mattina di giovedì, non trovai nessuno. I ragazzi, a quest'ora erano tutti a lezione.
Poggiai la borsa su una panchina, e cominciai a fare diversi giri del campo.
Dopo una decina di giri, ero abbastanza riscaldata.
Iniziai con la prima super tecnica che avevo creato, e che avevo sempre più aumentato di potenza.
Durante questo tiro, tutto intorno a me si oscurava, mi muovevo velocemente per scartare dei possibili giocatori davanti a me e, ad una certa distanza dalla porta, dovrei alzarmi la palla e colpirla in una sorta di rovesciata.
Avevo passato di molti giorni a pensare a un possibile nome, e alla fine, scelsi ombra leggendaria.
Per il resto dell'allenamento cercai di migliorare l'armatura. Riuscivo a durare per poco tempo, e la potenza era limitata.Yume's pov
Quella mattina notai che Eileen non c'era in giro. Volevo ringraziarla per avermi lasciato l'esercizio alla trave.
Ma perché aveva abbandonato questo sport?
Magari stava pensando di non venire più in questa scuola a causa mia.
Scossi la testa per abbandonare quei pensieri.
Da lontano notai Claude con altri suoi amici, uno aveva i capelli rossi, più scuri di lui, mentre l'altro ce li aveva sul verde pistacchio, raccolti in una coda di cavallo, con dei ciuffi lasciati ai lati del viso.Oggi avrei avuto una giornata abbastanza tranquilla, a parte i compiti, non avevo altro da fare.
Joanne e Cerise erano simpatiche, e disponibili.
La bionda mi aveva chiesto di andare a casa sua domani. E avevo accettato.La giornata a scuola passò velocemente. E anche a casa, le quattro arrivarono presto.
Controllai il cellulare, ma non avevo nessuna notifica, e così scesi per vedere se mia madre aveva bisogno di aiuto.
Quando scesi sembrava pronta per uscire.
"Dove stai andando?" chiesi un po' preoccupata.
"Oh tranquilla, volevo passare al supermercato per prendere delle cose. Sai i tuoi nonni arriveranno domani e staranno da noi fino a domenica. Verranno anche alla tua gara." disse sorridente.
Io battei le mani, cominciando a saltellare per casa.
Quando mi calmai, le chiesi: "Vuoi che venga con te? Non ho niente da fare."
Lei annuì, ringraziandomi.
E detto ciò uscimmo per andare a fare le nostre compere.Visto che si era fatta ora di cena, io mamma decidemmo di mangiare fuori.
Ammiravo davvero molto mia madre.
Mi aveva cresciuta da sola, dopo che mio padre l'aveva messa incinta, se ne era andato con la scusa di non essere pronto ad essere padre. Certo, a diciannove anni si è ancora giovani, ma mia mamma mi ricorda sempre che io sono la cosa più bella che le sia mai capitata.
"Non sei e non sarai mai uno sbaglio. Solo, sappi che per me, rimarrai sempre la mia dolce bambina." questo fu ciò che mi disse quando affrontammo l'argomento su papà.
Poi, non capivo perché mi ostinavo a chiamarlo 'padre'.
Da piccola chiedevo molto spesso di lui. Ma con gli anni ho cominciato a smettere di fare domande, e darmi le risposte.
Anche i miei nonni hanno sempre appoggiato mia madre. Per mia nonna è stato più difficile. Anche lei era rimasta incinta di mio zio Nagato alla stessa età. E vedere la storia ripetersi, l'addolorava. Per lei, sua figlia aveva ancora una vita davanti da vivere.
Ma mia madre non avrebbe cambiato idea.Tornate a casa, lasciai un bacio sulla guancia a mia mamma, per augurarle la buonanotte.
Salii le scale, e mi diressi in camera mia.
Preparai i libri per le lezioni del giorno successivo, e, dopo essermi cambiata, andai a dormire.Spazio autrice:
Sappiate che lo faccio perché vi voglio troppo bene. Questo è il terzo capitolo di oggi. E per il bene mio e della mia casa, l'ho pubblicato prima delle undici. Così sono salva da un attentato con un bazooka. :')
Spero di avervi reso felici con un capitolo un più❤
E grazie per tutti i bei commenti che mi lasciate, siete fantastici.
Io:ah Aitor, hanno tutti detto che la tua battuta faceva schifo ed era vecchia. Aggiornati.
Aitor: *va a deprimersi in un angolino*
Arion: *gli fa pat-pat sulla spalla*
JP:Gaia? Quando compi gli anni?
Io: il 19 marzo, perché?
JP: era per sapere.
Io: ah okay.
JP: wow e di sabato, e poi è anche durante il giorno della festa del papà! Ma di solito festeggiate solo il tuo compleanno...
Io: JP...
JP: ..o date qualche regalo-
Io: JP BASTA PARLARE! SEI IRRITANTE.voi quando compite gli anni invece?
Buonanotte :3
Gaia *^*
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InazumaEleven: Complicated choice.
FanficIl sogno di Eileen è sempre stato il Giappone. È dovuta rimanere a Londra visto che sia la madre che il padre lavoravano lì. Nonostante sia nata e cresciuta nel paesino di Lawtown, lei è sempre rimasta favorevole al trasferimento della famiglia in G...