Yume's pov
"Aaaaaah! Che doloreeee!" urlarono Xavier e Jordan insieme.
Lanciarono in aria i pupazzi, e si nascosero dietro il divano, terrorizzati.
"Eddai ragazzi, non siete molto maschi se vi impressionate per così poco." ridacchiai.
Mi guardarono impassibili, per poi mandarmi amichevolmente a quel paese.
Claude mi picchiettò la spalla.
"Amore, non è che...c'è un altro film? Quel pupazetto sul triciclo mi fa paura. È inquietante." era spaventato, anche se meno degli altri due.
Alzai gli occhi al cielo, e mi alzai.
Estrassi la chiavetta dalla porta USB, e scelsi uno dei tanti film in DVD che avevo.
"L'era glaciale 4 vi può andare bene?" chiesi speranzosa.
Loro mi risposero con tre grandi sorrisi.
Io scoppiai a ridere, e inserii il DVD.
I due ragazzi che prima erano terrorizzati, saltarono sul divano, impazienti di vedere il film alternativo. Assomigliavano tanto a dei bambini, ma erano tutti e tre adorabili.
"Jordan?" lo chiamò Xavier.
Il verde si voltò, e ricevette un cuscino in faccia.
Io e Claude ci guardammo negli occhi, per poi scoppiare a ridere.
A Jordan venne un tic all'occhio e colpì entrambi i ragazzi dai capelli rossi con due cuscini.
Prima che potessimo iniziare una vera e propria battaglia con i cuscini, il film cominciò.Eileen's pov
Mi trovavo in terrazza, persa a guardare il cielo cosparso di stelle che c'era quella sera.
"Che succede El? Di solito sei felice di vedermi. Stasera sei tanto assente.."
Yahiko era uscito, senza fare molto rumore.
Aveva le mani in tasca, e, come me, stava fissando il cielo.
"Non è niente." mentii, sorridendogli.
"Sei sempre brava a mentire, eh?" disse lui, duro.
"Yahiko, lascia stare." dissi, con il morale a terra.
"È per quel ragazzo vero?" continuò ignorando la mia richiesta, e centrando in pieno la causa del mio dolore.
Rimasi in silenzio.
"Beh, vorrà dire che ci parlerò io."
Non mi lasciò il tempo di ribattere, che entrò in casa.
Rientrai anche io pochi minuti dopo di lui.
Avvisai i miei familiari che sarei andata a dormire, e augurai a tutti di passare una buona serata.
Nell'istante in cui entrai in camera mia e mi stesi sul letto, sentii qualcuno bussare.
"Si, che c'è?" chiesi scocciata.
Sentii la porta scricchiolare, segno che era stata aperta. Ma non mi voltai, continuai a fissare il soffitto.
"Sorellina.."
Era Tezcat.
"No Tez non iniziare ti prego. Siamo due ragazzi complicati. Gli ho detto di amarlo, e lui se ne è semplicemente andato. Non dirmi altro. Fa già male abbastanza." dissi tutto d'un fiato, con voce flebile e fragile.
Lui si sedette accanto a me, facendomi segno di poggiare la testa sul suo petto.
Mi avvicinai, e appena mi abbracciò, alcune lacrime mi rigarono le guance.
"Come dice sempre Arion, andrà tutto bene Eileen. Tutto bene."
Il suo tono era dolce, come una melodia in grado di farti addormentare.
Un paio di minuti dopo, infatti, tutto ciò che vidi, fu il buio.Victor's pov
Eileen.
Lei era il mio pensiero costante.
Mi passai le mani tra i capelli, frustrato.
Qualcuno bussò alla porta.
"Si, avanti." dissi.
Mia madre entrò, e in poco tempo il suo sguardo si fece preoccupato.
"Non fare domande, mamma. Per favore. Non voglio parlare."
Non avevo dormito, e probabilmente non avevo un bel aspetto.
Spostai lo sguardo fuori dalla finestra, per guardare il sole sorgere.
"È ora di prepararsi, tra mezz'ora hai scuola." mi avvisò lei semplicemente, per poi lasciarmi un bacio tra i capelli scompigliati.
Mi diressi verso il bagno per darmi una sistemata, e capii la reazione di mia madre.
La mia pelle era più pallida del solito, e dei lievi segni violacei mettevano in risalto la mia nottata insonne.
Sbuffai, stressato da quella situazione.
"E sono di nuovo qui...ridotto come uno straccio.."
Uscii con la mia solita espressione indifferente in volto, scendendo al piano terra.
Senza salutare i miei genitori, mi diressi verso scuola, camminando con lo sguardo basso.Eileen's pov
Eravamo già alla seconda ora di quella giornata insopportabile. Continuavo a lanciare delle occhiate a Victor che stava nella classe accanto.
Lui mi ignorava.
Ma non sembrava affatto attento alla lezione, sembrava così perso nei suoi pensieri.
Io, invece, mi sentivo così affaticata, e la testa mi scoppiava.
Alzai la mano, chiedendo il permesso di poter uscire dalla classe per andare al bagno. Il professore me lo concesse.
Quei pochi passi che mi dividevano dal corridoio sembrarono impossibili. Le forze mi stavano abbandonando.
E, poco dopo, tutto ciò che sentii, furono le urla di una Yume preoccupata che mi chiedeva cosa mi stesse succedendo.
Volevo risponderle.
Ma non avevo nemmeno le forze per quello.Victor's pov
Vidi una Eileen debole cercare di uscire dalla classe.
Il resto successe velocemente.
Lei ebbe un mancamento e la sua amica cominciò a piangere urlando di riprendersi.
Mi alzai di scatto.
"Blade, le chiedo di sedersi."
Ignorai il richiamo del professore e corsi verso la porta.
Qualcuno mi bloccò per la spalla.
Di nuovi il professor Takushi.
Me lo scrollai di dosso e gli urlai contro: "È LA MIA RAGAZZA, MALEDIZIONE! MI LASCI ANDARE! DEVO PORTARLA IN INFERMERIA."
La mia risposta gli fece serrare la mascella, segno che si era irritato a causa del mio atteggiamento.
Ma, con mia sorpresa, mi lasciò andare.
"Ne riparleremo dopo" disse, irremovibile.
Lo ignorai, e mi precipitai dalla rossa.
"Lasci fare a me, me ne occupo io."
Il loro professore mi sorrise, annuendo.
"Vengo anche io."
Una ragazza dai capelli tendenti all'argento con gli occhi rossi a causa del pianto, mi stava fissando.
Annuii, tenendo tra le mie braccia Eileen.
La portai in infermeria, e lì calò il silenzio.
"Tu...tu sei Victor vero? Ti ho visto con Eileen molte volte. Sei il suo ragazzo?" il suo tono era debole.
"Si sono io. Ma, tu e lei non siete migliori amiche? Almeno lei mi ha detto così."
Lei sorrise, e annuì semplicemente.
Per un altro po' ci fu silenzio, poi la ragazza si alzò, e si diresse alla porta.
"Da quello che ho notato, le cose tra voi non stanno andando bene. Altrimenti lei non sarebbe in quelle condizioni. Ma trattala bene. Non troverai nessuna che possa vedere le stesse cose che lei vede in te. E lei ti vede per come sei davvero. Lei capisce tutti." e detto ciò, si allontanò.Ero rimasto abbastanza spiazzato da quelle parole. Lei vedeva il vero me.
Come faceva?
Come poteva?
Ma, in realtà, una sola, ma complicata, domanda mi tormentava: come poteva essere arrivata ad amarmi?
A risvegliarmi dai miei pensieri fu proprio lei a stringermi la mano.
Le sue guance erano bagnate da delle calde lacrime, e vederla in quello stato fu come ricevere un pugno nello stomaco.
Lei stava così per me.Eileen's pov
Non riuscii a trattenere le lacrime.
Dopo due giorni senza parlare, lui si trovava con me in infermeria.
Lui si alzò, lasciando la mia mano, e dirigendosi verso la porta.
Lo bloccai per il mantello.
"Victor dove stai andando?" chiesi subito, preoccupata.
Lui sospirò.
"Eileen...io..ho bisogno di pensare..di stare da solo..." e detto ciò, mi spostò la mano, ed uscì, chiedendo la porta dietro di sé.
Mi misi le mani tra i capelli, stanca di quella situazione. Era già la seconda volta.
Ma questa sembrava molto peggio.
E non avevo la minima idea di come sarebbero andate le cose.Spazio autrice:
Ehiiii, ecco qui un capitolo un po' più lungo del solito. Spero che vi piaccia.
Ah, che amore che è Victor :3
Comunque ho messo un avviso per le 4K visualizzazioni (quasi)
E se avete domande da farmi, fatele.
Rispondo a tutto :)
Ciao, e grazie mille ^^
Quello in foto è Yahiko eheheh :D
Gaia-chan (≧∇≦)/
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InazumaEleven: Complicated choice.
FanfictionIl sogno di Eileen è sempre stato il Giappone. È dovuta rimanere a Londra visto che sia la madre che il padre lavoravano lì. Nonostante sia nata e cresciuta nel paesino di Lawtown, lei è sempre rimasta favorevole al trasferimento della famiglia in G...