Forza

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Rimetto il mio principino nel suo box e mi prendo un po' di tempo per viziarlo.
Lo striglio e lo pulisco,disfo le treccine sulla criniera e sulla coda lasciando il manto nero ondulato.
Gli do acqua e cibo poi lo lascio con un veloce bacio sul naso.
Non so se sono pronta a varcare la porta di casa e a vivere una realtà che mi fa male.C'è un solo modo per scoprirlo.
Apro la porta e sembra tutto normale.
Il salotto,la sala da pranzo e la cucina non sono illuminate quindi accendo la luce e anche se mi aspetto un cambiamento é evidente che non c'è nessuno.
Probabilmente sono usciti per cercarmi,ormai é quasi buio.
Mi tolgo la giacca e le scarpe poi mi stendo sul divano.
Dovrei essere preoccupata perché é notte e le persone a cui voglio più bene al mondo sono chissà dove che mi cercano disperati.
Ma non ho forza nemmeno per quello.
Chiudo gli occhi e cerco di concentrare i miei pensieri solo sul movimento regolare dei miei respiri.
Ad un tratto il cellulare suona e mi fa sobbalzare.
Guardo lo schermo.É Will.
-pronto-
-Sophie grazie al cielo stai bene mi vuoi dire dove sei finita?!É arrivata qua Cristine nel panico dicendo che eri scappata.Mi spieghi cosa credevi di fare!-
dice tutto così velocemente che fatico a capire tutto
-Sono a casa.Di a Cristine di tornare qui e ti prego vieni anche tu ho bisogno di te-
la mia voce lo sta letteralmente implorando
-Arrivo subito-
dice per poi chiudere la chiamata.
So che Will mi farà stare meglio.
Sto per riprendere la calma quando sento la porta aprirsi.
All'inizio sono spaventata poi dall'ombra vedo apparire mio padre.
O dovrei dire Nicolas ormai non so più nemmeno questo.
Non gli do nemmeno il tempo di guardarsi intorno che gli salto addosso e lo stringo.
-Scusami-strozzo piangendo
-No Sophie hai tutti i diritti di odiarmi.Ti capirei- dice e si sente il tono affranto nella sua voce
Alzo il viso e osservo il suo evidentemente deformato dal dolore.
I suoi capelli marrone scuro e i suoi occhi che sembrano così uguali ai miei.
-Io ti devo tutto come potrei odiarti.Mai-
detto questo le mie scorte di forza per parlare erano finite così mi limito ad abbracciarlo.
Forte fino ad imprimere sul mio corpo il segno delle sue braccia.
Lo faccio entrare in casa e gli tolgo l'impermeabile fradicio.Mentre lui si toglie le scarpe preparo due tazze di latte caldo e gliene porgo una.
Il calore mi scalda il corpo e mi provoca piacevoli brividi lungo la schiena.
Le finiamo subito così le rimetto al loro posto.
-É meglio che tu ti vada a cambiare-gli dico accarezzandogli la spalla
-Sì hai ragione-
risponde per poi incamminarsi verso la sua stanza.
Anche io vado nella mia stanza ,mi tolgo i miei vestiti bagnati,li metto nel cesto dei panni da lavare e indosso una felpa larga bianca pesante.
Cambio le calze e mi metto le pantofole.
Poi mi guardo allo specchio e vedo i miei capelli in condizioni disastrate così li pettino e mi faccio una coda alta.
Nello stesso momento in cui finisco la coda suonano alla porta
-Vado io!-
urlo
poi corro giù per le scale come una pazza e spalancò la porta.
Subito il mio corpo mi si pervade di una strana sensazione.Come una boccata di aria fresca nel deserto o comunque un qualcosa che ti rigenera.
Gli occhi di Will sono ancora un attrazione forte verso di me.
Dopo mezzo secondo sento Will venirmi contro , stringermi le braccia intorno alla schiena e premere le sue labbra sulle mie con forza.
Nel fare questo movimento cadiamo sul divano ma le nostre labbra non accennano a staccarsi.
Dopo qualche minuto ci fermiamo e lui mi guarda con dolcezza riparando tutte le voragini che ho dentro .
Gli accarezzo il viso e la pelle liscia mentre lui mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Mi sbagliavo.Per lui praticamente tutto avrei la forza di superare.

La ragazza che amava la pioggiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora