Indizi

87 7 4
                                    

Il nome e il volto di Aaron Schwartz restano impressi nella mia mente per tutta la sera e per tutto il giorno seguente. Questa stranezza viene notata da Marcus e Will che cercano , con domande più o meno esplicite, di comprenderne la ragione.
Con loro è piuttosto semplice, qualche risposta efficace ed evasiva e riesco a placare i loro dubbi, cerco di evitare l'incontro diretto con Cloe. Con le non me la caverei di certo con così poco.
Il giorno dopo durante le due lezioni di cavallo che ho in lista mi perdo in molte più spiegazioni del necessario per evitare le domande della mia migliore amica e , sistemati i cavalli, scappo via fingendo un compito che ho scordato di fare. Sono certa di non averla convinta molto ma sarà sufficiente per permettermi di calmare i miei pensieri e affrontarla senza che mi legga la verità sul volto.
In realtà dopo scuola, prima delle lezioni, ho svolto in fretta tutti i compiti per poter andare in biblioteca e dare un'occhiata ai vecchi annuari. Infatti la biblioteca della città in cui pare che viva il misterioso Aaron di recente ha spostato i suoi annuari nella nostra per problemi di spazio.
Una coincidenza forse e si certo estremamente fortuita.
Scesa dell'autobus corro velocemente a casa , Marcus è al lavoro e in pochi minuti mi cambio, mi sciacquo il viso e sono di nuovo fuori di casa con i polmoni che scoppiano, sia per l'ansia di scoprire nuove informazioni sia per la fretta che ho. Fortunatamente la biblioteca è vicina a casa mia, si trova in un vecchio palazzo che è stato restaurato mantenendo la sua atmosfera e i dettagli di un tempo. Da piccola ci ero venuta qualche volta quando mia madre era ancora viva, lei , come me , adorava leggere e se la nostra casa fosse stata più vicina mi avrebbe di certo portato ogni giorno.
Salgo le scale dell'imponente edificio seguendo le indicazioni per la sala annuari, quando supero la porta mi ritrovo davanti una sala piuttosto grande ma piena di scaffali carichi di copertine identiche. Vi sono tre lunghi tavoli e solo una ragazza, poco più piccola di me probabilmente, seduta all'estremità di uno di questi mentre sfoglia distratta un annuario.
Mi avvicino al bancone dove la segretaria scrive velocemente al computer, è piuttosto anziana ma sente subito i miei passi e alza lo sguardo verso di me. Mi guarda come sbalordita, immagino che quotidianamente non molte persone visitino questo luogo. Subito mi sorride e si alza dalla sedia.
-Salve signorina, posso essere le d'aiuto?-chiede lei con tono gentile mantenendo il sorriso.
Mi avvicino al bancone ricambiando l'espressione educata.
- Salve, potrebbe indicarmi gli annuari di questa scuola?- dico appoggiando sul bancone un biglietto con scritto il nome del liceo frequentato da Aaron secondo il suo profilo.
Lei con la mano tira verso di sé il bigliettino e legge il nome della scuola appoggiando gli occhiali al naso.
- Sono quelli appena trasferiti dalla biblioteca della città del liceo, se non erro- dico più in fretta di quanto non vorrei, trasportata dal l'emozione di scoprire di più sul misterioso mittente.
Temo che la donna non abbia compreso le mie parole per le loro velocità ma invece lei alza la testa e mi indica uno scaffale con la mano.
- Si certo, sono sistemati in quello scaffale laggiù, sono divisi per anno e classe. Non sono molto numerosi dovrebbero essere tutto sulla terza mensola-
Ringrazio la donna rivolgendole il mio miglior sorriso e lei fa lo stesso con me. Mi avvicino al fondo della sala, appoggio su una sedia il mio zaino e prendo tutti gli annuari degli anni in cui Aaron frequentava la scuola.La donna aveva ragione: un piccolo liceo con solo tre classi, non molti alunni.
Inizio a sfogliare cercando con gli occhi il volto di Aaron, non so precisamente cosa io stia cercando. Sono solo foto come quella che ho trovato su internet ma al momento non c'è informazione, fino alla più insignificante, che non mi sia utile. Quasi in fondo all'annuario trovo la foto di Aaron, primo anno di liceo, giovane e carino, i capelli pettinati seppure alcuni cadano ostinati sulla fronte alta. Gli occhi attenti e il sorriso non molto pronunciato ma chiaramente visibile. La mia prima impressione è confermata: è davvero molto simile a Marcus. Certo un Marcus con molti anni di meno ma la somiglianza è evidente in ogni casa. Mantengo l'annuario aperto sulla pagina con la foto di Aaron e cerco il suo volto negli altri annuari. Vedo il ragazzino diventare sempre più adulto, gli occhi diventano più profondi e i lineamenti più maturi, più seri nonostante il leggero e immutato sorriso del primo anno.
Lascio tutti gli annuari aperti uno accanto all'altro finché , dopo circa mezz'ora, apro l'ultimo annuario e sfoglio velocemente le pagine. Sfoglio creando il sibilo tipico del bordo delle pagine che taglia con decisione l'aria, sibili veloci e acuti. Le pagine sono piuttosto vecchie, alcune presentano in fondo dei piccoli strappi e la carta infonde il suo classico e inebriante profumo. Le pagine scorrono e , nonostante la loro velocità, mi rendo benissimo conto che il volto di Aaron tarda a comparire. Arrivo alla fine e non ho trovato il ragazzo, riguardo le ultime pagine ma nulla. Poi noto in fondo all'annuario una nota del preside della scuola:
" L'alunno Schwartz lascia improvvisamente la scuola e non si presenta agli esami finali".
Non c'è da sorprendersi che un fatto così in solito sia riportato. Non è stato un errore, Aaron non era assente quel giorno né nulla di simile, Aaron il giorno della foto non frequentava più la scuola.
Dove era andato? La nota non accennava ad un trasferimento in altro istituto anche perché quel liceo era l'unico della città in quegli anni, non vi alcuna giustificazione nell'annuario.
A quanto pare ora ho un nuovo indizio sul quale indagare per la mia ricerca, non ho certo intenzione di arrendermi.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 05, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

La ragazza che amava la pioggiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora