addestramento-parte 2

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Sono quasi le cinque del pomeriggio.
Ho passeggiato con Spirit
per un tempo che mi
é sembrato un secondo.
Quel cavallo sprigiona una voglia di
vivere che metterebbe di buon umore anche un depresso.

-Ok bello ora che sei un po' più
rilassato cominciamo a fare qualcosa
di un po' più complicato-
Gli  attacco la longhina alla capezza.Subito nei suoi occhi vedo sfumare la tranquillità e farsi strada
la rabbia.
-Buono bello.Stai calmo facciamo solo
qualche giro al trotto nel recinto-
Mi segue con il passo smozzato
come se al mio minimo movimento
sbagliato fosse pronto a scappare.

Apro il cancello e lo faccio entrare
con più lentezza che riesco.
Lo faccio fermare a bordo campo
e sdrotolo la longhina.
Mi fermo a centro recinto.
-Forza Spirit ora cominciamo con qualche giro al passo-
Non si muove.Lo incito con la voce e fa qualche passo lento e incerto.
-Bravissimo piccolo così-

Continuo con la voce e velocizza il passo. Facciamo cinque o sei giri così
finché non lo incito al trotto.
Ci vuole un po' ma alla fine comincia a trottare.
-Si piccolo bravissimo! Avanti,su avanti così-
Sono felicissima e quasi salto sul posto.
Facciamo così per una decina di minuti poi lo faccio rallentare
e alla fine fermare.

Ho fisse in testa le immagini della sua stupenda andatura.Non avevo mai visto nulla di simile.Sembra un cigno non un cavallo.La sua eleganza si vede in ogni singolo crino,in ogni singolo pelo fino negli zoccoli.
-Sei speciale Spirit.E il mondo odia
i diversi.
Ma io non ti abbandoneró capito?
Mai.Ho troppi debiti con voi angeli a quattro zampe e ho troppo affetto
in quei tuoi stupendi occhi-

Una lacrima mi taglia gli occhi,poi due,tre,quattro.
Sto piangendo a dirotto.
Spirit si avvicina e mi striscia il muso
sulle guance.Mi lecca le lacrime e gli si legge negli occhi lo stupore al loro sapore salato sul palato.

-Ora basta tristezza.Oggi é un giorno speciale.A cena doppia razione di avena per il nostro campione-
Lo riporto nel box,lo lavo per togliergli il sudore dal manto nero e lo striglio.Gli sciolgo le treccine e gli verso l'acqua fresca.
Per ultimo gli metto l'avena nel mangiatoio.
-Domani Spirit ti rivengo a trovare però è lunedi dovró fare anche i compiti quindi vengo più tardi.Sono sicura che ti piaceranno.A domani Spirit-
gli do un bacio sul naso morbido e mi allontano.

Quando entro in casa sono quasi
le otto. Vado in camera ,mi tolgo i vestiti e vado a farmi una lunga doccia calda.Mi lavo lentamente i capelli e sto li ferma finché non mi sciolgono tutti i nervi.
Esco, mi metto l'accappatoio e mi stendo sul letto.
Faccio alcuni respiri profondi e
rimane fisso nella mia testa Spirit.
Rimango sola con la mia testa fino
a che non sento la porta di sotto
sbattere.
-Sophie eccomi!-
-Arrivo-
Mi infilo una maglietta e i pantaloni del pigiama e con le pantofole nei piedi corro giù dalle scale.
-Sophie ti va una pizza per cena?-
-Sì da morire-
-Bene allora margherita o salsiccia?-
-Salsiccia-
-Ok-
Tira fuori le pizze dal congelatore e le
mette nel forno.
Io intanto apparecchio.
C'é un silenzio molto teso.Non vedo da così tanto tempo mio padre da non saper più stare con lui.
E a quanto pare anche lui é arrugginito in materia di figlie.

La ragazza che amava la pioggiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora