William

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Osservo la leggera pioggia che ha iniziato a rigare i vetri dell'autobus.
Sono le 7:45 e siamo all'ultima fermata prima di quella davanti alla scuola.
Vedo salire un ragazzo che non avevo mai visto.
A occhio e croce potrebbe avere la mia stessa età.
Arrosisco all'istante quando mi rendo conto che l'unico posto libero è di fianco a me.
Lo guardo mentre squadra l'autobus
e arriva alla mia stessa conclusione.
Mentre si avvicina osservo il suo fisico.
É abbastanza piú alto di me e ha
capelli e occhi di un marrone nocciolato.
Mi sorride mentre si siede accanto
a me.
Tolgo le cuffie dalle orecchie e metto il cellulare nello zaino.
-Piacere,mi chiamo William-
mi porge la mano destra
-Ciao mi chiamo Sophie.
Non ti ho mai visto da queste parti-
-Mi sono trasferito da poco e oggi
è il mio primo giorno di scuola.
Confesso di essere abbastanza
agitato-
-Anche io mi trasferita peró già da diversi anni.Mi ricordo perfettamente
cosa provavo il mio primo giorno
nella nuova scuola.Un misto di tensione e paura-
-Esattamente.Hai azzeccato in pieno-
ci fissiamo qualche secondo finché
di nuovo il sangue torna a scorrermi
nelle guance.
Mi giro e cerco di coprirmi il volto.
William appoggia la sua mano sulla
mia spalla e mi incita a girarmi
-Non ti devi vergognare.
Sei molto piu carina con un po'
di colore su quella pelle pallida-
I suoi occhi sono magnetici.
-Dove vivi Sophie?-
-Fuori città in una villetta con maneggio.Mio padre è Nicolas
Scholl-
Sgrana gli occhi e vedo l'euforia farsi strada nella sua espressione.
-Nicolas Scholl! Stai scherzando quell'uomo è il mio mito vivente.
Vedi anche io cavalco e stavo proprio
cercando un maneggio dove allenarmi-
-Il nostro maneggio si chiama Scholl's centre.
Puoi venire a fare una prova questo pomeriggio-
-Che posso dire sarebbe stupendo-
gli sorrido e mi accorgo che l'autobus
sta frenando.
Il tempo è volato.
-In che classe ti hanno messo?-
-3B-
la coincidenza mi fa nuovamente sorridere.
-Anche io-
Ora anche lui sorride.
-Sarebbe troppo chiederti anche di farmi da guida?-
-No,non è troppo-
prendiamo lo zaino e scendiamo.La pioggia ormai è sfumata in qualche goccia solitaria.
Camminiamo verso l'entrata e la campanella suona qualche secondo dopo.
-La nostra classe è al primo piano.
Vieni-
arriviamo in classe e nello stesso is tante arriva anche il nostro professore.
-Prof le presento il nostro nuovo compagno di classe. Si chiama William....-
-Anderson.Mi chiamo William Anderson professore-
-Bene William l'unico posto libero é quello vicino alla signorina Scholl.
Cerca di metterti in pari assieme a lei
con il programma-
ci sediamo e la lezione comincia.

La ragazza che amava la pioggiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora