Rinascita

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Essere felice è il senso della vita di ogni essere vivente e io non ho mai apparentemente avuto molte possibilità.
Ma mentre il sole si scaglia nel cielo mi sembra di essere rinata.
Riprendo il cavallo e do un ultimo sguardo all'orizzonte mentre il vento mi muove i capelli,parto al galoppo veloce come non ho mai fatto,come avevo pensato di poter fare solo con le potenti falcate di Spirit.
Un brivido mi scuote le vene e mi rendo conto che il patto non è mai stato infranto,che i cavalli mi stanno salvando di nuovo,che io sono nata per questo e non avrei mai dovuto voltargli le spalle.
Ma non ripeterò lo stesso errore adesso che mi è stata data una nuova occasione.
Rimetto il cavallo a posto,lo sistemo assicurandomi che stia al meglio dopo la fatica di prima mattina poi lo saluto con un bacio sul naso soffice e riprendo l'autobus verso casa.
Ho paura che Marcus si sia spaventato con il mio comportamento.Ma stavo troppo male per seguire quel minimo di raziocinio che mi era rimasto e soprattutto avevo paura,paura di quello che mi aspettava se il dolore e il passato avessero continuato a opprimere la mia anima.
Non aspetto di arrivare a casa e digito subito un messaggio a Marcus per dirgli che sto bene e che sto tornando a casa e specialmente di perdonarmi per la mia impulsività ma dato che ero molto confusa avevo assoluto bisogno di schiarirmi le idee.
Lo invio e ricevo la sua risposta dopo pochi secondi in cui mi dice di stare tranquilla e che mi aspetta a casa con i cornetti freschi per la colazione.
Un sorriso mi sfugge e appoggiando la testa sul vetro mi rivengono alla mente delle parole che devo aver sentito da qualche parte seppure la memoria non mi permetta di capire dove
"L'assoluto di un amore può rendere caldo un vento freddo vincendo le difficoltà che nella vita incontrerà"
L'amore,lo stesso che mi ha ridotto al dolore che non pensavo di poter provare,mi sta salvando.
Vorrei scoppiasse a piovere perché laverebbe la mia anima,perché ho bisogno che quel forte odore aspro e legnoso mi riempia i polmoni,che le gocce fredde mi lavino via di dosso le mie cicatrici.
Perché la pioggia mi ha insegnato che se stai fermo a guardare il cielo in tempesta primo o poi un fulmine ti colpirà e non importa quanto sarai forte,quel fulmine ti distruggerà.È così che fa la vita e me lo ha insegnato lei.
Quando ti senti al sicuro ti colpisce per questo bisogna imparare a non fermarsi mai,a non arrendersi sotto la bufera.
Il pullman si ferma,scendo e con pochi passi entro nel palazzo di casa mia e prima che suoni il campanello Marcus mi apre la porta e mi stringe in un forte abbraccio,di quelli uguali a quando mi abbracciava papà e in cui sento che Marcus è davvero mio padre anche se mi conosce da così poco.
-Sono felice che tu stia bene-mi sussurra nelle orecchie
Io in tutta risposta lo stringo più forte che posso.
Ci sediamo a tavola e il profumo dei cornetti freschi al cioccolato e del caffè mi fa brontolare lo stomaco e mi rendo conto di star morendo di fame.
Affondo subito i denti nella brioche masticando con voracità e lasciando che il caffè mi scaldi il corpo.
-Devo dirti una cosa Sophie-annuncia Marcus con un sorriso a trentadue denti.
Nonostante il sorriso queste parole mi spaventano.
-Dimmi-sussurro con indecisione mascherando la paura.
-Ieri sono stato a cena con i genitori di Cleo-
I genitori di Cleo? Come fa a conoscerli?-mi avevi detto che lei viveva nella tua vecchia casa e che avevano tenuto alcuni dei cavalli che avevate e subito mi è venuta un'idea.Mi ero reso conto che eri turbata e volevo trovare qualcosa in grado di farti stare bene e con le tue parole mi è stato subito tutto chiaro.
A cena ho proposto a suo padre di riprendere l'attività d'insegnamento al maneggio dato che me ne avevi parlato e che mi avevi detto che le strutture e i recinti sono ancora in perfetto stato.Per loro che devono mandare avanti una villa così grande e mantenere i cavalli sarebbe una bella entrata in più visto che sicuramente tutti gli allievi della scuola non vedranno l'ora di tornare al prestigioso maneggio Scholl.Ancora di più se sapranno che a insegnare sarà la famosa figlia del campione stesso-
Si ferma e mi guarda.
Mi rimbombano le sue parole nella mente "Ancora di più se sapranno che a insegnare sarà la famosa figlia del campione stesso"
-Scusami ma ho paura di non riuscire a seguirti-rispondo confusa
-Ho proposto loro di lasciare che sia tu a insegnare vista la tua grande passione e ancor il tuo più grande talento.Loro sono subito stati d'accordo con me nell'ammettere che tutti gli allievi sarebbero subito tornati se a insegnare fosse stata Sophie Scholl,la figlia del maestro che ha fatto scuola in tutto il mondo.L'idea li ha entusiasmati molto e hanno detto che non vedono l'ora che tu inizi e che si sarebbero impegnati loro a spargere la voce tramite amici e volantini.Lo so che non ti ho chiesto nulla ma sapevo che i cavalli avrebbero placato la tua sofferenza perché sono sangue del tuo sangue,è scritto nel tuo DNA,così come tuo padre era un genio con i cavalli tu non puoi che essere come lui se non meglio.Io sono davvero convinto che questo lavoro potrebbe aiutarti a essere felice come vuoi tu-
Vorrei scoppiare a piangere,vorrei urlare fino a farmi scoppiare il petto ma la gioia mi paralizza e mi fa tremare.
-Ma-Marcus non so da-davvero cosa dire,è-è la migliore sce-scelta che tu potessi pren-prendere-balbetto con le lacrime agli occhi e con veemenza mi alzo facendo traballare la tavola e corro da Marcus stritolandolo tra le mie braccia.
-Sei felice?-mi chiede lui
-Si,non puoi capire quanto.Grazie Marcus ti voglio bene-
Qualche lacrima scende e si assorbe nella maglia di Marcus mentre con dolcezza paterna mi accarezza i capelli

La ragazza che amava la pioggiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora