CAPITOLO 1

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THEO- PRESENTE.

Seduto su un angolo del letto della mia stanza, mi guardo intorno con attenzione, giusto per essere sicuro di non aver dimenticato nulla di fondamentale. Faccio l'ennesimo inventario mentale del contenuto del mio maxi zaino da campeggio e solo dopo aver ricontrollato ogni cosa mi convinco ad abbandonare la mia camera per assolvere al compito più difficile in assoluto. Senza perdere tempo, raggiungo in fretta la cucina ed inizio a preparare il caffè, infilo quattro cornetti al cioccolato nel microonde e sistemo il tutto nel vassoio da portata. Mi avvicino alla camera di Holly con un misto di terrore e divertimento. Intendiamoci, la mia amica Holly è senza ombra di dubbio una ragazza dolce e simpatica, sempre disposta ad ascoltarti e a darti una mano, quasi sempre di buon umore e pronta a sorridere ... tranne la mattina. Per qualche strano fenomeno, in questo momento della giornata, lei cambia personalità fino a trasformarsi in una specie di tarantola spruzza -veleno capace di uccidere a sangue freddo perfino il suo migliore amico. Me, appunto. E siccome la conosco meglio di chiunque altro e sono preparato( purtroppo per esperienza personale) al suo cattivo umore mattutino, sono dovuto ricorrere all'unico espediente che so di per certo utile ad addolcirla. Busso piano prima di entrare senza aspettare una risposta. Sarebbe inutile. Mi avvicino con circospezione al suo letto e sorrido quando la scorgo nascosta sotto le coperte. È sdraiata sulla pancia e coperta fino alla testa. Solo la matassa incasinata di riccioli bruni è visibile, sparpagliata in ogni direzione sul cuscino rosa pallido.

- sveglia dolcezza- le sussurro cercando di scoprirle il viso sotto quel groviglio di capelli. Nessuna risposta.

- su piccola, è ora di partire- insito alzando di poco il tono di voce. Non ho nessuna voglia di rischiare una decapitazione per averla spaventata.

- è mattino, il sole splende, gli uccellini cinguettano, le rondini volano, le cavallette gracchiano, le cicale cantano, i gattini miagolano, le galline chiocciano, le zanzare....

- ve bene, va bene, sono sveglia ...- sbraita alzando di scatto la testa e fulminandomi con i suoi assonnati occhi verdi. Trattengo un sorriso.

- oh, benissimo, perché è tardi e tra poco arrivano i ragazzi e dobbiamo ancora controllare il tuo zaino.

- io ti odio- sibila cercando di nascondersi sotto il lenzuolo.

- no, non è vero.

- si, invece- borbotta imbronciata.

- no che non mi odi. Tra mezz'ora ti pentirai di avermi detto una cosa del genere, sopratutto dopo che avrai visto cosa ti ho portato.

Come risvegliata dalle mie parole, inizia ad annusare l'aria interessata.

- cos'è quest'odore?

- indovina- le sorrido poggiandomi con la schiena sulla lettiera al suo fianco.

- Caffè?- domanda improvvisamente sveglia.

- si- confermo compiaciuto.

-e cornetti caldi?- continua speranzosa addolcendo il tono della voce.

- con tanta, tanta cioccolata dentro.

Holly sospira pesantemente prima di affondare il viso nel cuscino.

- stronzo, riesci sempre a corrompermi- farfuglia infastidita. Sorrido fugacemente, ma anche lei mi conosce fin troppo bene.

- e togliti quel sorrisetto compiaciuto dalla faccia- dice voltandosi nella mia direzione.

- non ho sorriso- mi difendo sorridendo.

- si invece- insiste prima di afferrare piccata un cornetto e addentarlo famelica. La vedo chiudere gli occhi ed emettere gemiti soddisfatti mentre ingoia il primo boccone.

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