CAPITOLO 22

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HOLLY-PRESENTE

Era troppo bello per essere vero. Dovevo aspettarmelo, lo so, ma per una volta nella vita, avevo davvero iniziato a sperare che sarebbe andato tutto per il meglio. Ho finalmente l'uomo dei miei sogni, il ragazzo di cui sono innamorata da una vita, non sono mai stata tanto felice come ora. Ed è per questo che avrei dovuto aspettarmi qualcosa di spiacevole prima o poi.

Era da quando avevo sedici anni che non avevo avuto più episodi di svenimento. Avevo fatto le dovute ricerche in ospedale, avevo avuto la diagnosi e la prescrizione di un farmaco da assumere tutte le mattine per un tempo indeterminato, probabilmente per tutta la mia vita. Ma non avevo più avuto problemi da quel giorno, almeno non fino a qualche giorno fa.

Il primo episodio è stato lievissimo, quasi trascurabile, tanto d averlo quasi immediatamente dimenticato. O almeno l'avrei fatto se due giorni dopo non fossi stata colta dallo stesso lieve malessere, stavolta accompagnato da un fastidioso senso di spossatezza che mi accompagnato per tutta la giornata. L'altro ieri, poi, ho avuto un principio di svenimento ed oggi, cinque minuti prima di iniziare il mio turno al ristorante, mi sono sentita improvvisamente senza forze ed in preda alla nausea. Giusto il tempo di guardarmi intorno alla ricerca di un appiglio e sono crollata svenuta.

Esattamente come a sedici anni. Era iniziata proprio così: piccoli malesseri, nausee, giramenti di testa, svenimenti e perfino un paio di attacchi di convulsione.

Ed ora eccomi qui, davanti al pronto soccorso ad aspettare il mio turno. Non ho ancora chiamato Theo. Non voglio che si spaventi o che molli tutto per correre da me, almeno finchè non saprò per certo che è necessario. Oh, so che andrà fuori di testa quando saprà che sono stata al pronto soccorso e non l'ho avvertito, ma non voglio neanche farlo entrare nel panico per nulla.

Probabilmente non è successo niente e non c'è nulla di cui preoccuparsi, per cui me ne sto in silenzio, da sola, ad aspettare che l'infermiera faccia il mio nome. Fortunatamente non c'è molta gente al pronto soccorso, quindo vengo chiamata quasi subito.

Il medico che mi visita è un bell'uomo sulla cinquantina che somiglia vagamente a George Clooney. Non posso stare tanto male se riesco a notare queste sciocchezze, no? Gli spiega immediatamente il mio problema, la mia patologia e gli episodi che si sono susseguiti da qualche giorno a questa parte. Gli spiego anche che il cardiologo che di solito mi segue non esercita in città e che quindi mi è stato impossibile rivolgermi a lui su due piedi e poi aspetto che mi vengano effettuate tutte le visite necessarie: elettrocardiogramma, ecocardiogramma, misura della pressione, febbre e per finire, mi viene prelevato il sangue per le analisi. Il medico mi dice di aspettare all'esterno che siano pronti i risultati e si congeda con un sorriso stanco.

Mezz'ora dopo vengo richiamata.

- allora signorina, sarà lieta di sapere che il suo cuore sembra funzionare benissimo- mi rassicura immediatamente consultando distrattamente i fogli davanti a lui. Emetto un sospiro di sollievo, ma la mia preoccupazione non è sparita.

- quindi non è il cuore. Allora cos'è'? Stress?- indago cauta.

Il medico alza lo sguardo e mi sorride titubante, prima di togliersi gli occhiali e poggiarli delicatamente davanti a se.

- no, non è lo stress signorina Bennett. Vede, lei è incinta di sette settimane- comunica in tono tranquillo.

- cosa?- sbotto incredula

- lei è incinta- ripete come se fosse la cosa più normale del mondo. All'improvviso tutto si blocca. Resto a fissare il medico a bocca aperta, incredula e sconvolta. Non posso essere incinta, prendo la pillola. E poi ho avuto in ciclo il mese scorso, o no? Faccio un veloce calcolo, lo ripeto per ben due volte, ma sono costretta ad ammettere che no, ho saltato il ciclo. Come è possibile che non me ne sia resa conto prima? Come ho fatto a non pensarci? Certo, la novità della mia relazione con Theo è stata una potente distrazione, ma possibile che non mi sia resa conto di aver saltato le mestruazioni? Evidentemente si.

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