Anime gemelle.

CAPITOLO 18

HOLLY-PRESENTE.

Ormai è diventata una specie di tradizione per me e Theo trascorrere almeno qualche giorno in questo campeggio. È il nostro posto speciale in un certo senso perchè qui possiamo trovare davvero tutto ciò di cui abbiamo bisogno: il mare, la montagna, i cavalli. Ci siamo sistemati come sempre nel nostro solito cottage che si affaccia sulla spiaggia. Ce ne sono altri sei nelle vicinanze, poi c'è la locanda con altri posti letto e dove vengono serviti i pasti per chi non ha voglia di cucinare. C'è anche una stalla con diversi cavalli per chi ha voglia di prenderli per una passeggiata. Cosa che noi facciamo puntualmente. I proprietari sono una vivacissima coppia di mezza età che ormai conosciamo benissimo. Ci riservano sempre lo stesso cottage, anche perchè, a differenza della maggior parte dei turisti, noi preferiamo affittarlo verso ottobre, ormai bassa stagione. Non è certo l'ideale per il mare, ma a noi non interessa. Non è per quello che ci andiamo. Quello che davvero ci piace di quel luogo è che ha un aspetto quasi magico e surreale. Ed è solo nostro. Non ci siamo mai venuti con i nostri amici. Perderebbe tutta la sua magia se lo condividessimo con qualcuno.

Ed è così bello addormentarsi con il sottofondo del rumore del mare, o della brezza autunnale che colpisce dolcemente le persiane. E l'aria ha un odore fantastico: profuma di mare, di foglie bagnate, e di aria fresca.

Nonostante sia metà ottobre, l'aria non è ancora pungente ma è abbastanza fresca da spingerti a rannicchiarti sotto la coperta in cerca di conforto.

E il cottage profuma di legno, di mele e di pulito. Lo adoro.

É tardi quando arriviamo, quindi andiamo a cena alla locanda che, togliendo una famiglia di tre persone, altre due coppie e un gruppetto di ragazzi, è tutta per noi. Ordiniamo la zuppa della casa, che è in assoluto il piatto più buono che abbia mai assaggiato, poi prendo le patate al forno e la torta di mele mentre Theo ordina una bistecca con contorno di fagiolini.

Dopo cena andiamo a fare un giro sulla spiaggia. Theo prende un plaid dal nostro cottage e lo stende sulla sabbia. Ci sediamo vicini a studiare affascinati le onde che si infrangono sugli scogli e la luna riflettersi sull'acqua scura. Restiamo in silenzio, abbracciati, per un tempo infinito, finchè non mi addormento tra le braccia di Theo.

La mattina , subito dopo colazione, chiediamo ai signori Stewart il permesso di prendere due cavalli. Subito veniamo raggiunti dal responsabile delle stalle ... e ci manca poco che mi metta a gridare. Non è possibile, non qui. Perchè deve proprio trattarsi di una bionda mozzafiato con il fisico di una dea? La donna si presenta come Sonya e, neanche a farlo apposta, sembra apprezzare particolarmente il mio amico.

- ve la cavate bene? Perchè altrimenti potrei venire con voi- cinguetta provocante. Ok, forse il suo tono è abbastanza normale, ma i suoi occhi non mentono. Non si staccano un istante dal viso di Theo e ignorano me come se non esistessi.

- grazie, ma ce la caviamo- declina educatamente Theo. Buon per lui, perchè se avesse accattato, avrei sicuramente trovato una scusa per tirarmi indietro io! Non voglio comportarmi da stronza e so di non aver nessun diritto di pretendere nulla, ma è stato Theo a propormi di venire qui per passare un po' di tempo insieme, e non ho nessunissima voglia di starlo a guardare mentre rimorchia la solita stangona da portarsi a letto mentre io me ne resto sola ad aspettarlo. Ho smesso di comportarmi come una patetica senza nerbo.

- ok, se siete sicuri io vi aspetto qui- acconsente malvolentieri. Ci scommetto che ci aspetta!

- a dopo allora- le sorride Theo montando con agilità sul suo cavallo. Sonya lo richiama di nuovo e lui torna indietro. Bisbiglia qualcosa che fa ridere Theo e non sento quello che lui le risponde perchè do un calcio al mio cavallo e mi avvio al galoppo, lasciandomeli alle spalle. Mi piego in avanti, incitandolo ancora di più, godendo dell'aria fredda che mi taglia il viso. È così .... bello, liberatorio. All'improvviso sento un rumore di zoccoli in avvicinamento e mi rendo conto che Theo mi sta raggiungendo.