CAPITOLO 7

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THEO- PRESENTE.

Non posso credere di aver rischiato di perderla. Ora che so che è sana e salva, non riesco più a trattenere i miei pensieri. Mi rendo conto che sto ancora tremando ma non riesco a smettere. Ripercorro con la mente i tre giorni appena trascorsi e non riesco a non pensare che se le fosse successo qualcosa, sarebbe stata tutta colpa mia. Se fossi stato con lei invece che a scopare con una ragazzi di cui non me ne fregava niente, tutto questo non sarebbe accaduto. E adesso la persona più importante della mia vita è dentro un maledetto ospedale e sta facendo una tac alla testa solo perchè non sono stato in grado di tenermelo nei pantaloni. Non credo che riuscirò mai a perdonarmi per questo. Per tutto il tempo in cui ho vagato terrorizzato non avendo idea di cose le fosse successo, l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era al fatto che non l'avrei mai più lasciata allontanarsi da me neanche per un secondo. Mi sono reso conto che di me non rimarrebbe nulla senza Holly. Mi sono reso conto che lei è più importante di ogni altra cosa. Lei viene prima di tutto. Ed io non smetterò mai e poi mai di dimostrarglielo. Per ora la cosa che voglio di più al mondo è stringerla forte e magari restare così il più possibile.

Guardo la porta chiusa da cui è sparita da ormai un'oretta. Sono stato con lei durante le medicazioni seppur sotto lo sguardo infastidito del dottore, ma me ne sono fregato. Non c'era nessuna possibilità che l'aspettassi in sala d'attesa. Poi hanno visto il bozzo in testa e Holly ha raccontato della caduta e di come ha battuto la testa, così l'hanno preparata per una tac di controllo per accertarsi che non abbia un trauma cranico. E a quel punto sono stato davvero costretto a separarmi da lei e questo mi rende nervoso. I nostri amici non riescono a capire il nostro rapporto definendolo con aggettivi che variano dal " bizzarro" a "morboso". Se il fatto che non riusciamo a stare neanche un giorno lontani o che organizziamo le nostre vite l'uno in funzione dell'altro o che stiamo attaccati come pulci o che ci abbracciamo di continuo e cose simili ci rende "morbosi", allora si, lo siamo. E non me ne frega un accidenti. Spesso ci domandano perchè non stiamo insieme, ma loro non capiscono. Io e Holly stiamo insieme dal giorno in cui ci siamo conosciuti. Noi due ci apparteniamo e l'unico motivo per cui non abbiamo mai portato la nostra relazione su un livello più fisico, è che temevamo di rovinare il nostro rapporto, di sporcarlo o ammaccarlo. Ci ho pensato ovviamente, ogni singolo giorno della mia vita lo faccio, ma Holly è al di sopra di me. Quasi intoccabile. Ho dovuto ingoiare il duro boccone della gelosia la prima volta che è uscita seriamente con un ragazzo e sono quasi impazzito dalla rabbia quando mi ha confessato di aver perso la verginità. Si, per noi nessun argomento è tabù. Quante persone possono in tutta onestà affermare di avere qualcosa di simile nella loro vita? Noi invece l'abbiamo, e non vogliamo distruggerlo per nessun motivo al mondo. E quindi non ce ne frega un cazzo se i nostri amici non ci capiscono.

Mi alzo di scatto quando la porta si apre ed Holly ne viene fuori con un sorriso stanco sul volto. Viene dritta verso di me e io le vado incontro.

- tutto bene?- le domando avvolgendo il suo viso tra le mie mani.

- si. Ho solo la febbre alta ed il resto sono solo graffi. Per favore Theo, portami a casa- mi supplica con la voce ridotta ad un sussurro. È a pezzi ed anche io lo sono. E ora abbiamo bisogno solo di stare vicini, nella quiete rassicurante di casa nostra.

- certo- le sorrido posando per qualche secondo le labbra sulla sua fronte bollente. Dopodichè le passo un braccio intorno alle spalle e la guido verso la macchina.

Non appena torniamo a casa, Holly si prepara un bagno caldo ed io mi butto subito in cucina per preparare un brodo caldo. So che non ha tanta voglia di magiare, ma è stata quasi due giorni senza toccare cibo ed ha bisogno di mettere qualcosa nello stomaco. La chiamo quando è tutto pronto e sistemo il tutto sul tavolino che ho spostato vicino al divano. Voglio che stia comoda ed al caldo. Holly mi raggiunge cinque minuti dopo indossando il pigiama che le ha regalato la nonna qualche mese prima.

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