Anime gemelle.

CAPITOLO 6

HOLLY-PRESENTE.

Il sole è alto in cielo quando finalmente riusciamo a ritrovare il sentiero tracciato. Lo seguiamo con passo svelto ed eccitato, fiduciosi come non mai di ritrovare ben presto la zona del nostro accampamento. Quando lo scorgiamo da lontano, quasi scoppio a piangere per il sollievo. Li c'è Theo, del cibo, una benedetta bottiglia d'acqua e anche dei vestiti asciutti. Per una piccolissima frazione di tempo, ho temuto davvero che sarebbe finita male, e tutto ciò a cui riuscivo a pensare era Theo che avrebbe sofferto tremendamente se mi fosse successo qualcosa. Ed il solo pensiero di non vederlo più, di non poterlo più stringere o vedere il suo bellissimo sorriso , mi ha dato la forza di andare avanti,seppur con il corpo a pezzi e pieno di ferite. Se c'è una cosa che ho imparato in queste poche ore è stato che non bisogna mai dare niente per scontato. Il mio più grande rimpianto per tutto il tempo è stata proprio il fatto che non lo avevo salutato, che non gli avevo detto quanto significasse per me, che non sapesse quello che provavo per lui. È la persona più importante della mia vita e, sono abbastanza stanca per ammetterlo, quello che sento per lui va al di la dell'amicizia o dell'amore. Lui è una parte di me, la parte più bella. Mi è indispensabile come l'ossigeno, o il cuore, o il fegato, o qualsiasi altro organo vitale. Non so davvero dove la vita mi avrebbe portato se non lo avessi incontrato, ma di una cosa sono sicura: non sarebbe stata così fantastica. E desidero con tutto il cuore che Theo sappia queste cose.

La prima cosa che noto avvicinandomi, è che ci sono parecchie persone raggruppate nella piccola radura. Riconosco Macky, Ben e anche Rachel, ma le altre non le ho mai viste in vita mia. Non sembrano accorgersi di noi finchè non siamo a pochi metri da loro. A quel punto Macky sposta lo sguardo su di me e la sua bocca subito si spalanca in una smorfia incredula. E poi me la ritrovo addosso, che sorride e piange contemporaneamente, stritolandomi in un abbraccio spezza ossa.

- oddio, meno male. Ci avete fatto prendere un colpo. Dove eravate?- sputa tutto d'un fiato allontanandosi giusto lo spazio necessario per guardarmi in volto.

- cosa hai fatto alla faccia?- domanda subito dopo con un'espressione inorridita. Sto messa così male?

- sono solo graffi. Abbiamo beccato il temporale, e poi ci siamo persi- mi giustifico distrattamente guardandomi intorno. Ava e Michael stanno parlando concitatamente con Rachel ed un altro paio di signori, Ben ci sta correndo incontro con espressione preoccupata seguito a poca distanza da altri due uomini. Aggrotto la fronte e lancio un'occhiata interrogativa alla mia amica.

- chi sono? E dov'è Theo?

Macky scuote la testa, divertita ed incredula.

- chi sono? Tesoro, mancate da trenta ore! Eravamo terrorizzati. Abbiamo dovuto chiamari gli uomini dei soccorsi.

Oddio, che idioti siamo stati! Abbiamo creato un casino con la nostra imprudenza.

- e Theo?- ripeto cercando di nascondere la vergogna ed il senso di colpa.

- Theo è fuori a cercarti Holly- si intromette Ben ansimando dalla sforzo della corsa.

- cosa?- strillo nel panico- da solo? Da quanto tempo si è allontanato?

- da qualche ora. È da ieri che fa avanti ed indietro. Non ha voluto aspettare i soccorsi quel testone. Dovremmo avvertirlo che sei qui. È uscito fuori di testa.

Ben sta scuotendo la testa, come fa ogni volta in cui ci troviamo ad affrontare il discorso del mio complicatissimo rapporto con Theo. Nessuno dei nostri amici lo capisce, ma a noi non interessa.

- signorina, scusi?

Alzo lo sguardo verso l'uomo stempiato di mezz'età che mi sta osservando con rimprovero.