CAPITOLO 3

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THEO-PRESENTE.

Mi sveglio con le ossa indolenzite ed i muscoli atrofizzati. La tenda è fastidiosamente bagnata, un misto tra l'umidità esterna e la condensa dei nostri respiri, e una fioca luce verde illumina il piccolo spazio, chiaro segno che fuori è ormai arrivato il giorno. Mentre mi domando per quale strana ragione la nostra tenda sia verde invece che rossa come ogni volta, ricordo improvvisamente tutta la serata precedente. Mi volto di scatto verso la ragazza al mio fianco, già sapendo in qualche modo che non si tratta di Holly, e grugnisco infastidito. Non volevo passare la notte nella sua tenda, ma ero stanco per il viaggio e quella ragazza era davvero incontentabile e ... devo alzarmi subito.

- dove vai?- biascica quando si accorge che mi sto rivestendo in tutta fretta.

- dormi. È ancora presto- la rassicuro riallacciandomi velocemente i scarponi.

- a allora vieni qui anche tu- piagnucola mettendo su un broncio che dovrebbe essere grazioso ma risulta essere solo irritante.

- devo andare da Holly. Ci vediamo dopo- taglio corto ignorando le sue proteste. L'aria è più fredda del giorno prima e mi colpisce in pieno volto come uno schiaffo. Il fuoco brucia allegro e scoppiettante, segno che qualcuno si è già svegliato per ravvivarlo, ma lo sorpasso velocemente e punto dritto alla nostra tenda. Che è vuota e sembra non essere stata usata per tutta la notte. Strano. Passo subito alla tenda successiva, che è quella di Marco, per vedere se anche lui è già in piedi, ma lo ritrovo rannicchiato nel suo sacco a pelo con la bocca spalancata e profondamente addormentato. Sto per uscire per controllare Macky e Ben, quando noto il sacco a pelo rosa e blu che giace vuoto e aperto nell'altro lato della tenda. Mentre una piccola parte del mio cervello si domanda infastidita per quale cavolo di motivo il sacco a pelo di Holly si trova all'interno della tenda di Marco, l'altra parte di me ha già agito autonomamente e sta scrollando il mio amico con più forza del necessario.

- ma che caz...

- dov'è Holly?- lo interrompo subito.

- e io che cazzo ne so?- sbraita furioso cercando di voltarsi dall'altra parte per rimettersi a dormire.

- il suo sacco a pelo è qui- gli faccio notare irritato.

Marco sospira pesantemente, poi mi guarda rassegnato e sospira ancora.

- è venuta qui verso le tre, o erano le quattro, non lo so, e mi ha chiesto se poteva dormire qui. Mi ha fatto passare l'inferno. Non ha chiuso occhio e si girava e sbruffava in continuazione. Alla fine non ce l'ho fatta più e l'ho cacciata fuori.

- stronzo- borbotto dandogli un pugno a tutta forza sul braccio che lo fa gemere dal dolore, poi esco e mi guardo intorno. Vedo Rachel uscire dalla tenda dei suoi amici e venirmi incontro.

- tutto ok?- si informa con aria profondamente disinteressata.

- non trovo Holly- replico con un tono più acido di quanto vorrei.

- forse è andata in bagno- mi fa notare ragionevolmente. Già, ci ho pensato anch'io, ma sono passati quasi quindici minuti da quando sono uscito dalla tenda. Non si sarebbe allontanata così tanto da sola.

- ehi, tranquillo. Forse è andata con i miei amici- mi rassicura riempendosi un bicchiere di caffè spuntato da non so dove.

- perchè, dove sono?

- avevamo in programma una camminata questa mattina. Magari è andata con loro.

Torno alla tenda per controllare se il suo zaino è ancora li, ma c'è solo il cellulare ed i vestiti che indossava ieri. Senza farmi il minimo problema, torno a svegliare Marco che ora ha uno sguardo omicida in volto.

- per caso ti ha detto se andava a fare una camminata?

Li per li penso che abbia intenzione di prendermi a pugni, poi la sua espressione si fa pensierosa e sospira di nuovo.

- si, ora che me lo dici, mi ricordo qualcosa del genere. Mi sembra che abbia detto che stava andando con quei due, come si chiamano ....

- Michael e Ava- suggerisco paziente.

- si, con quelli che hai detto tu a fare una passeggiata.

- Quanto tempo fa?

- e io che cazzo ne so. Ora togliti dalle palle e lasciami dormire-grugnisce burbero prima di darmi le spalle e riaddormentarsi praticamente all'istante.

Non potendo fare altro, esco fuori e mi fermo per un attimo a pensare. Non mi piace molto l'idea che sia andata da solo con due perfetti sconosciuti, e mi sento uno stupido perchè so che è colpa mia. Ieri abbiamo passato pochissimo tempo insieme e probabilmente lei ha parlato molto con quei ragazzi mentre io ero impegnato con Rachel. La mia intenzione era di divertirmi un paio di ore e poi tornare in tenda da Holly perchè ha dei problema con gli spazi chiusi e.... cazzo, ecco perchè è andata a dormire da Marco. Avevo completamente dimenticato che soffre di claustrofobia. Che razza di migliore amico sono? L' ho praticamente implorata di venire in campeggio e poi l'ho mollata con gli altri. La mia intenzione non era certo passare l'intera serata e tutta la notte con Rachel. Mi volevo divertire un po' e lei ci stava, anche troppo direi, e poi mi sono addormentato. Sono uno stupido. Potrei provare a raggiungerli, ma non ho idea della direzione in cui sono andati, ne tanto meno da quanto tempo sono partiti. E quanto è ridicolo essere infastidito soltanto perchè ha deciso di passare la mattinata con dei ragazzi appena conosciuti invece di aspettare me? Sopratutto dopo aver appurato di essere stato il primo a comportarmi da coglione? So di essere uno stronzo egoista quando si tratta di Holly, ma non posso farci niente.

Vengo richiamato dalla mie riflessione da un rumore indistinto che riecheggia nell'aria. Solo allora alzo lo sguardo e noto le piccole nuvoline bianche che macchiano il cielo che solo ieri era di un azzurro immacolato. Ma il rombo dei tuoni lontanissimi non lascia spazio a dubbi su quello che accadrà nel corso della giornata. Spero solo che Holly sia tornata prima che il temporale ci investa.

THEO-PASSATO

La prima volta che presentai Holly a mia nonna, le chiesi senza troppi giri di parole se poteva diventare la nonna anche di Holly perchè lei non conosceva la sua e quindi non aveva nessuno che le preparava le merende con torte di mele e crostate di noci. Mia nonna prese subito in simpatia Holly ed iniziò a pretendere che la portassi con me ogni volta che andavo a trovarla. All'inizio mamma non mi lasciava andare a piedi da solo perchè era un po' distante da casa nostra ed aveva paura che mi succedesse qualcosa. Allora nonna prese l'abitudine di venire incontro a me e Holly ogni volta che volevamo andare da lei e poi ci riaccompagnava per un bel pezzo di strada. Poi, prima di salutarci, si avvicinava al mio orecchio e mi sussurrava " stai attento ad Holly" ed io puntualmente la rassicuravo che mi sarei preso cura di lei. Allora le prendevo la mano e non la lasciavo finchè non arrivavamo a destinazione.

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