@MolokoVellocetSono a cavallo. Accanto a me Gabriel monta Starlight. Stiamo galloppando.
Qualcosa fra gli alberi attira la nostra attenzione.
Una donna. Capelli rossi. Cassandra.
Un sussulto mi spinge indietro tirando le redini di Windstorm che arretra.
È ferita o comunque non in buone condizioni. Contro il mio parere Gabriel la monta su Starlight e la porta alla villa.Ora sono in una stanza. Cassandra è sul letto e mi chiede di prendere una sfera dalla sua sacca.
Secondo lei con essa potremmo battere Salomon.
Serve a immagazzinare l'energia dei gemelli.
Ora lei è dalla nostra parte. La sfera lo prova.Sono di nuovo su Windstorm e sto passeggiando per schiarirmi le idee finché un poderoso frisone non mi si para davanti. Non sembra intimorito. Mi guida fin dentro il bosco.
Cassandra è lì. Ci aspettava. Fra le mani tiene la sfera. Eppure sono sicura che fosse nella biblioteca al sicuro...
Con un sorriso mi invita ad avvicinarmi ed io guardo dentro l'oggetto che tiene delicatamente fra le mani. Al suo interno la guerra.
Vedo il soldato trapassarmi lo stomaco, Eaco morire per salvarmi, il ciondolo in frantumi, me in ginocchio, Salomon vincere, le iridi dorate del principe che mi guardano con comprensione, in modo dolce, vedo la mia mano nelle sua, vedo Alta bruciare e una me in lacrime stretta a qualcuno.Mi sveglio di soprassalto con le lacrime agli occhi.
Ricordo quando io e Gabriel trovammo Cassandra e la sfera ma sono sicura che il suo frisone sia arrivato dopo per conto suo e che non mi abbia condotto al bosco. Sono sicura di non aver mai visto quelle cose nella sfera.Con affanno mi tiro a sedere e controllo l'orologio.
Sono le dieci. È tardi il principe si arrabbierà con me.La mia stanza si trova al di sopra delle prigione e questa è stata la mia prima notte di sonno dopo molte. Le urla dei prigionieri erano strazianti.
Prima di uscire mi assicuro che tutto sia in ordine.
Il letto accostato alla parete di pietra è rifatto, i libri sulla scrivania dalla parte opposta in ordine, i vestiti ben ripiegati nell'armadio.
A passo svelto vado verso l'ala del principe sicura di trovarlo nella stanza da tè.
Busso e come mi aspettavo lui è lì.
La stanza è piccola ripetto alle altre ma è accogliente. Un tavolinetto è posto al suo centro davanti un divano antico di color beige e delle poltrone del medesimo colore sono poco distanti, una libreria contieni alcuni vecchi tomi e altri libri più recenti mentre la finestra contornata da tende sottili illumina la stanza.
Sargon è seduto sul davanzale interno e, con la testa appoggiata al vetro, scruta le onde che si infrangono sulla scogliera sulla quale è situato il castello.
In realtà essa prima non esisteva, nessuna scogliera era predisposta alla costruzione di un simile castello quindi è stato il principe stesso a ordinare di formarla con la magia e di farci costruire il castello.
"Sei in ritardo" non mi guarda neppure e la voce non lascia trasparire indizi su ciò che pensa.
"Chiedo scusa" sussurro inchinandomi col busto in avanti.
Ho dovuto imparare a inghiottire l'amaro e fare buon viso a cattivo gioco.
Qui non mi trattano male anzi per essere una serva vengo trattata fin troppo bene.
"Che scusante hai?" Stavolta le sue iridi d'oro incontrano le mie in tempesta.
"Le grida dei prigionieri non mi fanno riposare. Questa è stata la prima notte di pace"
"Non sono tuoi alleati quelli che senti urlare la notte se ciò ti preoccupa. Sono nemici che non hanno niente a che fare con te o il tuo ex esercito" mi rassicura. Mi chiedo come ciò possa farmi stare meglio secondo lui. Sono pur sempre persone che vengono torturate.
Si è alzato ed ora mi è davanti. Abbasso gli occhi.
Mi viene naturale davanti a lui. Riesco a sentire la sua superiorità in questo momento e il mio lupo piega la testa di fronte a qualcuno più potente di lui mentre il mio drago se ne infischia e lotta per farmi tenere la testa alta. Come risultato ho un gran rigirio nello stomaco e gli occhi che non si fermano un attimo.
"Se comunque il poco sonno ti fa avere basse prestazioni ti farò cambiare stanza"
"La mia stanza mi piace signore"
Non voglio cambiare stanza, dalla mia posso arrivare alle cucine o al piano superiore in poco tempo e ormai conosco la zona a memoria un cambiamento mi porterebbe solo svantaggio.
"Questa notte dormirai in una stanza al secondo piano poi vedremo"
Il secondo piano è quello dei nobili di basso rango ma comunque la cosa non mi alletta affatto. Preferisco la compagnia delle serve a quella dei nobili.
"Come desiderate signore"
"Vai a preparare il tè Alexia poi torna con un libro a tuo piacimento" ordina tornando davanti alla finestra con lo sguardo perso nel vuoto.
Io annuisco ma prima che chiuda la porta la sua voce mi richiama.
"Alexia" lo pronuncia in modo assente "in privato chiamami Cassian e dammi del tu mi sembrava di avertelo già detto" mi sta fissando con mezzo busto girato.
"Come desideri...Cassian" pronuncio dopo un attimo di esitazione.
Il principe è così strano, passa da essere un tiranno ad essere dolce e premuroso. I suoi cambiamenti continui mi destabilizzano e mandano in confusione.
Vado in cucina e chiedo ad una delle addette di preparare il tè. Io intanto vado a scegliere un libro.
Decido di andare nella piccola biblioteca al primo piano.
L'occhio mi cade inevitabilmente su "Kajira: la schiava ribelle".
Mi rigiro il volume con la copertina in pelle scura e una K impressa al centro sottostante al titolo.
È uno dei miei libri preferiti. La protagonista, Isadóra, viene venduta dal padre ad un nobile per essere la sua schiva del piacere insieme ad altre donne ma ella si innamora del suo carnefice quando ciò è proibito.
La mia storia non ha niente a che vedere con la schiva ribelle se non il fatto che entrambe siamo prigioniere di un castello in Norvegia, schiave di un uomo. Sargon però mi tratta molto meglio di quando il suo padrone faccese con lei, non mi ha mai ancora nemmeno sfiorata e quando siamo soli cerca di essere gentile.
Torno in cucina e prendo il vassoio che hanno preparato poggiandoci sopra il libro e dirigendomi verso al stanza in cui il principe sta aspettando.
"Kajira? Ti è proprio piaciuto allora" commenta rigirandosi il libro fra le mani.
"Si, mio signore. È una bella storia"
"Vieni" mi fa cenno di sedermi sul divano con lui ed io eseguo in modo rigido.
"Leggi" mi ordina porgendomi il libro ed io eseguo iniziando a narrare la storia della schiava ribelle mentrr lui mi guarda con quegli occhi d'oro
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Angolo autrice:
Prima di tutto grazie mille a MolokoVellocet scrittrice di "Kajira: la schiava ribelle" invito tutti a leggere questo capolavoro e i due libri successivi sono veramente belli.
Detto ciò vi preannuncio che il prossimo capitolo sarà più movimentato e fosse per me lo scriverei anche ora ma è tardi e domani ho scuola quindi vedo se riesco domani pomeriggio oppure dovrete aspettare mi spiace.
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la Vexillifer, il lupo e il drago
Fantasysequel di "Me, il Buio e la Luce" *** Salomon ha vinto. Eaco, il lupo dorato è morto per salvare Alexia. Ga'Hool è stato catturato e i gemelli sono dispersi. Luna e il branco sono scomparsi. Cosa attende la Vexillifer ora?