Capitolo 5

107 11 2
                                    

In effetti Starlight corre veloce. Molto veloce. Di certo no come Arion ma sicuramente corre veloce, più di un normale cavallo.

Lo fermo quando vedo che il sole inizia a calare.

Salomon ha imposto una magia per la quale sembra che il sole sorga e tramonti normalmente anche ai poli anche se non è realmente così.

"Meglio fermarsi eh?" Lui scuote la testa in su e in giù e si ferma.

Scendo e lo conduco fino a un paesino.

La camera dell'albergo non è un granché ma si può fare.

Sono circa a metà strada dopo solo mezza giornata di viaggio, entro domani pomeriggio dovrei essere arrivata.

"Signorina?" La flebile voce di una cameriera mi distrae e mi vedo costretta ad andare ad aprire.

Faccio colazione, pago e mi rimetto in viaggio.

Come previsto nel pomeriggio sono arrivata in città.

È surreale non vedere neppure un'auto.

Le strade sono ripulite dalla neve e gli zoccoli di Starlight producono un romure ritmico, molti si girano a gurdarci e noto che tutti indossano vestiti moderni.

"Mi scusi" fermo una donna un po' tondetta "sa dirmi dove si trova questo posto?" Chiedo indicando il nome sulla lettera.

"Certo" risponde dandomi le indicazioni.

Ora, come faccio a sapere il Norvegese vi chiederete? Salomon ha fatto una magia per cui tutti capiscono tutte le lingue, utile ma orrendo secondo me, la diversità delle varie lingue distingue le varie etnie è come se avesse tolto qualcosa alle persone.

"La ringrazio"

Consegno la busta ad un uomo dietro il bancone che poco dopo torna con un pacco sigillato.

Per il ritorno faccio con più calma.

Ci fermiamo dentro un boschetto e preparo il necessario per la notte. Tutto tranquillo e così consumo un pasto fugace prima di coricarmi.

Cammino per i corridoi del castello. Tutti si spostano al mio passaggio ma qualcosa non torna. La mia visuale è troppa bassa perché sia io. Passo davanti uno specchio e invece di me vedo Amaya. Sono nel suo corpo.

Il leopardo va verso le segrete e capisco che sono solo una spettatrice, non posso muovere il suo corpo ma solo guardare attraverso i suoi occhi.

Prende corridoi di cui io non sapevo neppure l'esistenza e sbuca in mezzo alla neve, fuori dalle mura. Inzia a correre fino ad una baracca diroccata ed antra aprendo la porta col muso.

All'interno c'è una scala che porta verso il basso. Arrivata in fondo prende decisa uno dei tanti corridoi che le si presentono davanti e procede così per innumerevoli altre volte fino a non sbucare in un corridoio diverso, più simile a quelli del castello con celle da entrambi i lati ma Amaya non si ferma e continua fino a non arrivare davanti ad una cella in particolare.

Urla strazianti arrivano dall'interno ma non riesco a comprendere le parole dietro ad esse. Riesco a riconoscere le voci però.

I miei dubbi si dissolvono quando il leopardo entra nella stanza.

Incatenato ad una parete c'è Gabriel col corpo straziato mentre legato ad una sedia dall'altra parte della stanza Luke si dimena cercando di aiutare il fratello mentre un uomo incappucciato lo tortura. Dai segni sul corpo del biondo capisco che anche lui è passaro sotto gli strumenti e vorrei urlare, ma non posso.

la Vexillifer,  il lupo e il dragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora