Mi stupisco ancora di quanto tutto di questo libro possa sembrare reale. Anche dopo averlo letto tre volte. Le parole si fanno strada nella mia testa e restano esattamente la, rammentandomi che molte piú persone di quante ne credessi vivono la mia stessa noiosa quotidianità con annesse tutte le difficoltà. Questo, peró, mi ricorda anche quanto allora sia insignificante la mia esistenza, perchè se io fossi nata per essere utile al mondo, sarei stata la delusione del genere umano.
Sollevo lo sguardo stordita da tutti quei fuochi di parole, e ci metto un po' per ricordarmi come mi chiamo.
Osservo Ally che dorme stremata e russa sommessamente.
La situazione mi strappa un risolino e solo ora che tutto è calmo mi concedo di pensare quanto io e lei siamo diverse.
Lei è molto piú estroversa, simpatica, raggiante, affascinate, attraente e bella di me. Lei è semplicemente molto piú.
Io invece sono enigmatica, taciturna, non riesco ad ammettere i miei sentimenti per gli altri, mi innamoro troppo facilmente e odio soffrire. Anche se negli ultimi tempi -paradossalmente- sembra la cosa che mi risulta piú semplice fare.Chiudo il libro interrompendo i sogni e le paranoie della protagonista e lo ripongo nello scaffale insieme a tutti gli altri.
Mi tuffo sotto le coperte e sprofondo il viso nel cuscino. Gli occhi mi bruciano come due cocci di carbone e la schiena sembra non voler smettere di farmi male per ripicca.Dopo minuti di indecisione, ritengo che sia meglio chiamare mia madre, perchè non la sento da qualche giorno e potrebbe offendersi e coscedola, questo sarà già accaduto.
Mi risponde dopo due squilli e la sua voce sembra abbastanza calma. Pericolo scampato.
Mi racconta che negli ultimi giorni ha continuato a sistemare la nuova serra e che mia zia verrà a trovarla la settimana prossima. Chiudo la telefonata senza piú un filo di voce dopo un'ora di aggiornamenti, e mi rituffo tra le braccia del mio consorte. Passano pochi istanti e i miei occhi si fanno pesanti, poi comincio a distaccarmi lentamente dalla realtà e le mura crema della mia stanza lasciano il posto ad una villa piena di gente ubriaca. La gente si strattona e si insulta, altri sono impegnati in scambi di effusioni nauseanti ed mi sembra che l'aria nella stanza si sia fatta irrespirabile.In un angolo della stanza vedo Josh che bacia una ragazza senza mai staccare lo sguardo da me, con un ghigno malevolo sul volto. La testa mi esplode e le palpitazioni del mio cuore paiono aumentare. Vorrei scappare ma i miei piedi rimangono piantati a terra, costringendomi ad assistere a quella scena cosí sconcertante e... dolorosa?
Sento un brivido sui fianchi e comincio a dimenarmi come un'anguilla, ritrovandomi davanti gli occhi vispi di Ally che mi scrutano. Era solo un incubo, uno schifoso e maledetto incubo.
Il mio respiro pesante comincia a regolarizzarsi, ed io torno alla realtà."Alex, smetti di dormire, stasera voglio andare a mangiare fuori con te."
Sentenzia"Mi ero appena addormentata! Ma è possibile che in questi ultimi giorni non riesco a rilassarmi? E poi non puoi chiedere a Jack di portarti a cena? Non servono a questo i fidanzati?"
Il mio tono stilla veleno, ho detto troppe parole senza misurarle.
Il sorriso le muore sul volto. Si, ho proprio esagerato."Scusa, dai..."
Non riesco a finire la frase."No, tranquilla, ho capito, sei andata dritto al punto."
E si volta.Ricorro al mio vecchio metodo e l'abbraccio da dietro impedendole di reagire.
"Scusa, ti prego sono un'idiota. Scusa. Sta sera mi va proprio un hamburger fuori. Odio dire quelle cose con te, ma questi avvenimenti mi hanno stravolta completamente. Scusa."
Ho utilizzato piú "scusa" in questa frase che in tutta la mia vita.
Lei mi sorride e mi abbraccia, annuendo.
Mi da una pacca sulla schiena e mi fissa negli occhi."Va a prepararti, io mi lavo e mi vesto, faccio in un secondo."
E va a chiudersi in bagno senza lasciare tempo per altre parole.
È incredibile come possa riprendere il buonumore in un secondo. È un uragano.
Mi fisso davanti all'armadio e faccio tintinnare le cruccie ripetutamente, non sapendo cosa mettere. Alla fine opto per un jeans e una camicetta rossa. Lascio i capelli sciolti e non mi trucco nemmeno.Alla fine, dopo momenti interminabili in cui Ally non sa se scegliere le scarpe basse o quelle col tacco, usciamo di casa, io esausta e lei che sprizza energia da tutti i pori.
Lei ha dormito, tu no, mi rammenta il subconscio.
Già.Ci fermiamo in un ristorantino piccolo e intimo, con pochi tavolini.
Ordiniamo due hamburger con patatine, e la fame comincia a impossessarsi di me non appena mi arriva al naso l'odore del cibo."Jack?"
Chiedo io, senza controllare le mie parole."Oh, era fuori con Josh, ha detto che sarebbero andati a farsi un drink in qualche bar..."
Il solo suono del suo nome mi provovoca un nodo allo stomaco. All'improvviso la fame mi è passata. Perchè riesce a rovinare sempre tutto, senza nemmeno essere presente?
I miei pensieri si dissolvono nell'aria non appena mi viene posato davanti un piatto che fuma. Ally batte le mani felice e il suo bel visino scompare dietro all'immenso panino.
Non è vero, la fame non mi passerebbe mai, nemmeno sotto imposizione. Finisco quasi immediatamente la mia cena e Ally continua a rubarmi le patatine dal piatto dopo aver finito le sue.Le punto un dito contro e la minaccio
"Prova ancora a rubarmi il cibo e giuro che ti uccido."Lei scoppia a ridere e alza le mani in segno di resa.
"Spero che Lexa non torni prima di stasera, si porterebbe con se qualche amichetto, come al suo solito."
Ally parla senza nemmeno guardarmi.Questa sua affermazione mi fa riaffiorare alla mente una scena. E la curiositaà mi mangia dentro.
"Ally, sai perchè l'altra sera Josh ha dormito nella mia stanza?"
Spero che possa rispondermi."Bhe, era con Jack che alla fine ha dormito nella mia stanza e Josh era troppo ubriaco per tornare a casa sua. Credo che per questo sia venuto da te, magari sapeva che Lexa non ci sarebbe stata."
Ecco che la confusione torna ad impossesarsi di me. Lo odio, riesce a risucchiarmi tutte le energie e confondermi sempre le idee.
««««»»»»
Capitolo di passaggio, byeeee
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due perfette imperfezioni.
Romance"si trova l'amore come le cose perdute, sempre nel posto che non si sarebbe mai immaginato."