Entro a scuola e mi fermo a guardare l'orario nella bacheca per capire in quale classe siamo oggi. Classe numero 20. Salgo al primo piano anche se la campana non è ancora suonata e vado in classe. Entro e per fortuna non sono sola, ci sono due miei compagni e...una ragazza che ieri non c'era, è vestita tutta di nero con dei pantaloni strappati ed ha i capelli biondi con delle sfumature nere...'ma questa da dove ne è uscita' penso, comunque la ignoro e mi siedo all'ultimo banco a destra lasciandomi quella strana ragazza alla mia sinistra. Vedo che mi sta guardando, la cosa mi imbarazza e infastidisce allo stesso tempo, poi si alza, viene verso di me e mi dice "Hei scusa, ma tu in che classe sei?"
La guardo nei suoi occhi verdi e mi incanto, non avevo notato quanto fosse bella. Ritorno al mondo reale e dico "Ehm..qui..c-cioè scusa, in seconda I. Sono nuova, mi hanno trasferita ieri"
"Ahh ok scusa pensavo avessi sbagliato classe ahah io ieri non c'ero, comunque piacere mi chiamo Luna" dice porgendomi la mano, io la stringo e dico "Piacere io sono Jennifer"
"Da che scuola vieni?"
"Ehm sono sempre stata all'artistico solo che gli altri anni ero in sede centrale, a quanto pare lì non mi volevano più e mi hanno mandata qua ahah"
"Ah bene!"
Nel frattempo arrivano anche gli altri al suono della campana ed io e Luna interrompiamo la conversazione e torniamo al nostro posto, devo ammettere che è veramente molto carina.
Entra la prof e facciamo le prime due ore di italiano, poi ci spostiamo in giardino per fare altre due ore di ginnastica. Io non ho l'abbigliamento adatto quindi prendo una sedia e mi metto al bordo del campetto a guardare i miei compagni. Mi fanno troppo ridere perché la prof gli fa fare esercizi che possono sembrare facili ma non lo sono, quini ogni tanto qualcuno inciampa su se stesso o finisce addosso a qualcun altro.
Quando finiscono il riscaldamento la prof li lascia liberi, alcuni giocano a calcio, altri a pallavolo in cerchio e poi vedo Luna e un'altra ragazza (se non sbaglio il suo nome è Mary) al centro del campo intente a giocherellare con uno skateboard. Io mi incuriosisco e vado verso di loro "Ma da quando a scuola c'è uno skate?"
L:"Da l'anno scorso mi pare, uno studente ha deciso di donarlo alla scuola dato che non gli serviva"
M:"E ne puoi vedere il motivo!"
Mary mi fa vedere meglio lo skate, in effetti non è in buone condizioni ma funziona 'bene' quindi...
"Posso provarlo?" Mary me lo cede dicendomi "Certo certo, tranquilla"
Metto a terra lo skate e faccio un giretto per il campo evitando gli altri che giocano. Torno da Mary e Luna e le chiedo "Voi sapete fare tipo qualche 'acrobazia' o cose del genere?"
M "Noo assolutamente, io so solo andare avanti ahahah"
L "Ma pure io, il nostro è solo uno svago per dire che stiamo facendo qualcosa, sennò la prof ci rimprovera" dice assicurandosi che la prof non sia nei dintorni , poi riprende a dire "Tu invece sai fare qualcosa?"
J "Ahh okay, ehm io diciamo di si ma è una cosa che saprebbero fare anche i bambini, vi faccio vedere"
Capovolgo lo skate e metto la tavola sulle punte dei miei piedi, mi rivolgo a Mary e Luna e dico "Qualcuna che stia davanti a me? Non faccio questa cosa da tanto tempo e ho paura di cadere"
Mary viene davanti a me e per sicurezza porge le sue braccia verso di me nel caso dovessi cadere, faccio un salto per far girare lo skate e ci ricado sopra per fortuna non perdendo l'equilibrio.
Le due rimangono entusiaste "Wow mi insegni a farlo?" "Che figataa, posso provare?"
Io rispondo "Sii certo! È facilissimo non ci vuole niente"
Così le insegno a fare questa piccola cosa e dopo poca pratica ci riescono bene tutte e due, Mary la prima volta è caduta regalandoci una epic fail, inutile dire che abbiamo riso tantissimo.
Durante il resto della giornata non riesco a smettere di pensare a Luna e ai suoi bellissimi occhi verdi...
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Credo Di Amarti
Romance"Ci guardiamo negli occhi sorridendoci per un po', poi lei inizia a passare il suo sguardo dai miei occhi alle mie labbra e capisco subito le sue intenzioni, cosí mi avvicino a lei lentamente e poi annullo la distanza tra noi con un casto bacio che...