Anna Pavlovna parve riflettere.
- Cosa pensereste se vi proponessi di far sposare il vostro "figliol prodigo" Anatoli? ...Dicono che le zitelle ont la manie des mariages [Hanno la fissa dei matrimoni] ...Io non penso di avere questo difetto... ma avrei comunque una petite personne [tipina] ...Che sembra fatta apposta per voi... une parente à nous [una dei nostri...] ...une princesse Bolkonskaja... Vive con il padre burbero, poverina... É un po' poco social...
Il principe Vasilij non disse niente, ma un leggero cenno sul suo viso segnalò quanto egli stesse rapidamente tirando conclusioni e registrando l'informazione nella sua memoria (la rapidità era indispensabile, per un uomo di mondo come lui).
- Lo sapete che Anatoli mi costa quarantamila rubli all'anno?
Sbuffò.
Poi si lasciò sfuggire i suoi pensieri meno felici:
- Cosa succederà tra cinque anni se quello mi continua su questa strada? ...Voilà l'avantage d'être père... [Ecco il vantaggio di essere padre] ...È ricca, questa vostra principessa?
- Suo padre è molto ricco e molto tirchio... Vive da solo in campagna ...É quel famoso principe Bolkonskij mandato forzatamente in prepensionamento quando il vecchio imperatore era ancora vivo... Quello soprannominato "il re di Prussia"...È uno parecchio sveglio... ma è una mina vagante... ed é difficile viverci insieme.... La pauvre petit est malheureuse comme les pierres [La povera piccina è triste come un sasso isolato...] ...Ha un solo fratello... Quello che si é appena sposato da poco con Lise Heinenn... fa l'aiutante di campo per Kutuzov... Questi neosposini verranno qua stasera, li vedrete...
Nota: Kutuzov era il comandante in capo dell'esercito Russo.
Il principe Vassili agguantò di colpo le mani della signorina Schérer.
- Di grazia, chere Annette... Arrangez-moi cette affaire et je serai à tout jamais le plus fidéle de vos "esclafes", comme l'ècrit mon starost au bas de ses rapports...
[Sistematemi questa cosa ed io sarò per sempre il più fedele dei vostri "schiaffi", come scrive il mio starosta in fondo ai suoi rapporti...
Nota: lo Starosta era il portavoce dei servi della gleba che vivevano nella tenuta di un nobile. Nel libro originale Tolstoj scrive "esclafes" invece di "esclaves" (schiavi), che in francese assomiglia alla parola "esclaffer" (scoppiare a ridere).
- ... Se la ragazza é di buona famiglia ed é ricca non mi interessa altro...
Poi (con l'abituale distinta eleganza di maniere che lo caratterizzava) il principe Vassilij baciò la mano della damigella d'onore.
Ci mise un po' a lasciarla, però, la mano.
Sembrava esitare.
Alla fine affondò nella sua poltrona, sconsolato, e girò la testa dall'altra parte per non guardare la Pavlovna.
Lei si decise a parlare:
- Eh bien, écoutez [Ascoltate] ...Farò un chiacchierata a questo proposito con Lise, la femme du jeune [La moglie del giovane] Bolkonskij questa sera stessa... Chi lo sa? ...Magari mettiamo in piedi la cosa... Ce sera dans votre famille, que je ferai mon apprentissage de vieille fille [Sarà per la vostra famiglia, che farò il mio apprendistato da zitella].
Nel frattempo il salone di Anna Pavlovna continuava, a poco a poco, a riempirsi.
Vi si stava radunando tutta la più fine e selezionata società di Pietroburgo.
A prima vista questa "soirée" sembrava molto eterogenea (vi erano persone di indole ed età parecchio diversi); una cosa importante però accomunava tutti: erano parte della stessa cerchia elitaria.